Lui.

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Il primo scivolo che decidiamo di provare è da fare in coppia su di un gommone a due posti. Io decido di stare con Virginia ma poi Laurenti si lamenta del fatto che sarebbe scomodo avere un gommone solo per due ragazzi così alti e prima che possa decidere lui con quale delle due ragazze voglia stare chiedo a Bruno di fare coppia con me. Lui ovviamente accetta e andiamo a metterci in fila seguiti a ruota dagli altri. Mentre mi complimeto con me stessa per la mia abilità nel precedere Alessandro nei pensieri mi assale una punta di rammarico: forse mi sarebbe piaciuto almeno un pochino stare in coppia con lui, alla fin fine mi sarei divertita, per quanto possa essere narcisista non nego che abbia uno spiccato senso dell' umorismo e... *ma che cacchio mi frulla per la testa?!? Torna in te Valentina!!!*.
Sbatto le palpebre ripetutamente per tornare nel mondo reale e noto con piacere che abbiamo terminato la fila e che i prossimi a scendere siamo noi.
Mi giro verso i nostri amici dietro che stanno discutendo su chi sará il fortunato a mettersi nel posto davanti.
Io e Bruno intanto siamo pronti per scendere e ovviamente sto io davanti visto che lui non si cura di queste cose "infantili".
In effetti ora che ci penso tato è il più piccolo tra noi quattro: Laurenti ha perfettamente un anno più di me visto che è nato anche lui a fine luglio ma dell'anno precedente al mio, Virginia ha 9 giorni meno di me (primi di agosto) e lui invece è di inizio ottobre.
Nonostante ciò è il più maturo in questo genere di situazioni.
Certo che poi però compensa nel fare il cretino ogni volta che incontriamo delle coppiette per strada... alcune volte si mette a gridare frasi come "staccatevi! Siete ridicoli!" oppure "Tanto prima o poi vi lascierete!" e mi fa fare certe figure di merda che lo ucciderei all'istante.
La scivolata è parecchio divertente, il mio migliore amico fa di tutto per buttarmi giù da gommone e ci riesce. Dallo scivolo esco prima io e dopo qualche secondo lui sul gommone.
Dopo aver visto la sua faccia tutta soddisfatta di avermi fatto cadere mi rimangio il discorso di prima sulla maturità.
Aspettiamo gli altri due che scendono senza intoppi e ci dirgiamo alla prossima attrazione.

Verso l'ora di pranzo ci ricongiungiamo con il resto del gruppo e tra un boccone e l'altro iniziamo a discutere sul campo che si terrá a breve.
Come al solito però mi perdo nel discorso e il mio sguardo si posa sul profilo di Laurenti.
Sembra un principe.
Biondo, alto, con un portamento elegante. Gli mancano solo  gli occhi azzurri, i suoi sono di un castano chiaro che però non mi dispiace affatto.
Fissandolo ricordo che qualche mese fa Bruno mi aveva raccontato che Alessandro mi trovava carina.
Ma probabilmente reputa chiunque carina.
Conosco molte ragazze che gli sbavano dietro solo per un semplice complimento o carezza da parte sua.
Povere ingenue.
Non sanno che lo fa con tutte.
Stuzzica qualsiasi ragazza gli possa sembrare interessante e tutte ci cascano come pere cotte.
Lo conosco fin troppo bene ormai per farmi abbindolare.
Può essere bello e intelligente quanto gli pare ma io non ci casco, non sarò una delle tante.
Guardo in direzione del "principe" che sta facendo l'occhiolino ad una ragazza al tavolo accanto al nostro mentre con il braccio sinistro cinge la vita ad una ragazza del nostro tavolo che per giunta mi sta antipatica e che è perdutamente innamorata di lui.
Nonostante non mi stia troppo simpatica mi fa un po' pena perché non si accorge che il ragazzo che le piace la reputa solo un giochino per il suo immenso ego.
Starei qui a fissarlo per ore.
Nonostante il suo egocentrismo smisurato ha qualcosa di estremamente affascinante.
Sarà il suo sorriso?
La parlantina?
I suoi capelli biondi?
Il gesto che fa per spostarli dal viso?
Non lo so... eppure qualcosa deve essere.
Ad un tratto si accorge che lo sto fissando e mi fa un sorrisetto orgoglioso.
Io giro la faccia dall'altra parte cercando di essere disinvolta ma a quanto pare non ci riesco più di tanto visto che inizia a ridere.
Le due ochette che gli stanno accanto non capiscono il motivo della sua risata ma nonostante questo, ridono con lui sperando di fargli piacere.
Questa scena mi fa innervosire ma cerco di non darlo a vedere.
La ragazza che era al tavolo accanto si è persino alzata per presentarsi a Laurenti e gli si è seduta accanto.
Li fisso con un leggero sdegno nei confronti di quel ragazzo tanto sicuro di sé. *O forse è gelosia?*
*NO!*
*Come può essere gelosia se mi è sempre stato antipatico? Non ha senso!*
Ad un certo punto quella di cui neanche so il nome posa le sue labbra inesistenti per quanto sono fine sulla sua guancia da principe.
*Cosa?!?* questo è davvero troppo.
*Come può permettere tutto ciò a una che neanche conosce?!*
Ricordo di aver lasciato il telefono all'ombrellone e decido di andarlo a prendere e magari restare li.
Mi alzo dal tavolo facendo attenzione a non farmi notare ma non è affatto facile... sono nervosa e agitata e la mia goffagnie si accentua del 200% in questo genere di situazioni.
Leggermente rossa dall' imbarazzo spiego di aver dimenticato il cellulare dentro lo zaino e noto che Alessandro mi sta guardando.
Aggrotto la fronte e giro i tacchi in direzione degli ombrelloni.
Arrivata lì mi siedo ai piedi di un lettino per il sole e prendo lo smartphone dalla tasca interna del mio zaino.
Ora sono più tranquilla.
*Ovvio ero preoccupata che qualcono mi avesse rubato il telefono!.... Vero?*
Decido di far finta che questo sia il vero motivo per il quale sono praticamente scappata dalla zona di ristoro.
Collego le cuffie al cellulare e metto un po' di musica.
Non posso permettermi di provare qualcosa nei confronti di un ragazzo, specialmente se quel ragazzo è Alessandro Laurenti, mi sono già fatta abbastanza male con Dario, non ho nè la voglia nè le forze di fidarmi ancora di una persona di sesso maschile che non sia il mio migliore amico o mio fratello. Non mi fido neanche di mio padre, figuriamoci di un tipo con cui parlo si e no una volta ogni due mesi.
Mentre mi perdo tra note di 'See you again' e i miei pensieri sento che qualcuno mi sfila la cuffietta destra e mi accarezza delicatamente il collo.
Senza neanche girarmi mi appoggio alla sua spalla e dico:
-"Scusa tato se sono andata via così... è che quel Laurenti mi stava facendo innervosire con il suo atteggiamento da galletto presuntuoso. E poi avevo anche dimenticato il telefono quindi..."
-"Gelosa?"
😨
Questo lieve sibilo pronunciato vicino alla mia clavicola mi raggela.
*QUESTA VOCE NON È DI BRUNO!*



-strangedreams25 ☆

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