CAPITOLO BONUS 4

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-Direi che questa è perfetta Mikey-

Il biondo lasciò la mano del marito battendo le mani come un bambino, facendolo ridere. L'agente immobiliare sorrise porgendo i documenti al maggiore che, facendosi dare una penna lesse attentamente il foglio, firmandolo in ogni punto assegnato. Luke fece la stessa cosa, estremamente eccitato all'idea di avere finalmente una casa tutta per loro, riconsegnando il documento alla signora. Pagarono poi in contanti, volendo evitare eventuali debiti in futuro, riprendendosi per mano.

-Ecco a voi. Queste sono le vostre chiavi. Ve ne do un paio per uno e uno di scorta-

I due ragazzi ringraziarono, aspettando che la porta si chiudesse dietro le spalle dell'agente immobiliare, ovviamente dopo averla salutata. Ci erano volute due ore, è vero, ma ora avevano la casa che stavano cercando da parecchio tempo. Avevano trovato una piccola villetta poco lontano da quella dei loro genitori, a circa una decina di distanza, in una stradina tranquilla. Michael non fece in tempo a girarsi verso il biondo che quest'ultimo staccò le loro mani saltandogli in braccio, circondandogli il bacino con le gambe e posizionandogli le braccia intorno al collo. Il maggiore barcollò per qualche istante, posizionando le mani sotto il sedere di Luke per tenerlo in braccio senza farlo cadere. Gli sorrise dolcemente, notando come gli occhi del minore fossero lucidi.

-Abbiamo una casa nostra Michael!-il biondo non potette fare a meno di lasciar scappare una lacrima di felicità-Sono così felice amore mio......-

Michael gli lasciò un piccolo bacio sul mento, annuendo felicemente.

-Si piccolo mio.....abbiamo una casa tutta nostra-

Luke sorrise, posando dolcemente le labbra su quelle del maggiore, godendosi il loro tocco delicato e gentile. Le lingue si intrecciarono in una dolce danza. I respiri coordinati si mischiarono, rendendo il tutto un po' più eccitante.

-Ti va di dare un'altra occhiata?-

Il biondo annui vivacemente, lasciando un altro bacio sulle labbra di Michael che sorridendo prese a camminare verso la cucina. Fece il giro del tavolo, lentamente, uscendo per raggiungere il salotto. I loro occhi rimasero intrecciati per tutto il tempo. Raggiunto il divano, mise a sedere Luke sullo schienale, facendosi circondare il bacino dalle sue gambe, arrivando a sfiorargli il bacino col suo. Sorrise sulla bocca del minore, congiungendo le loro labbra velocemente. Numerosi schiocchi interrompevano il silenzio della casa, dovuti al separarsi e riunirsi delle loro labbra. Tuttavia Luke si staccò, circondandogli il collo con le braccia, sorridendogli dolcemente e con un pizzico di malizia. Le sue dita giocherellarono con i capelli alla base del collo del maggiore, stringendoli e tirandoli leggermente.

-Voglio rivedere il piano superiore, soprattutto la nostra nuova stanza-

Michael rise baciandolo di nuovo, ma mentre il biondo era distratto dalle sue labbra, lo sollevò, riprendendolo in braccio e facendogli lasciare un urletto per lo spavento. Luke lo guardò con gli occhi spalancati, stringendo la presa intorno al suo bacino. Cominciò a mordergli il collo, sentendo il corpo del maggiore irrigidirsi e sorrise gemendo di proposito per farlo eccitare. Michael ansimò piano, camminando verso le scale dove cominciò a fare un gradino alla volta, barcollando parecchie volte a causa del minore. Ci impiegò svariati minuti ma riuscì a raggiungere la porta della loro stanza, sbattendoci Luke contro. Egli allungò una mano verso la maniglia, riuscendo ad aprirla e permettendo a Michael di entrare. Camminò velocemente verso il letto, dove si lasciarono cadere l'uno sopra all'altro, sorridendosi a vicenda. Luke gli accarezzò i capelli, scendendo con la mano sulla guancia. Il suo percorso proseguì fino alla parte sinistra del petto, dove la posò sopra il cuore. Il maggiore osservò ogni suo movimento, tenendo la bocca socchiusa, il braccio teso e il peso del corpo sulle ginocchia per tenersi sollevato e non pesare al maggiore. La schiena del biondo era premuta sul materasso, la gamba destra leggermente piegata e appoggiata alla schiena dell'altro. L'altro braccio abbandonato lungo il fianco. Immobile. Quasi fosse paralizzato. I sorrisi fatti di felicità e amore. Così

veri e sinceri. Sapevano di loro, della loro unione. Del fortissimo sentimento che gli univa. Quando il giorno del loro matrimonio si scambiarono le promesse......quelle stesse promesse furono più vere di quel che ci si sarebbe mai potuto immaginare. Infondo, saranno anche stati sue semplici ragazzi di Sydney, ma il fatto di essersi innamorati così in fretta, letteralmente dal primo sguardo, li aveva uniti più che mai. E si.....la gente poteva considerarli pazzi, non solo per essere due ragazzi, ma anche per la fratellanza che li univa....è vero. A loro, però, non interessava. Insomma perché farsi rovinare la vita da gente che nemmeno conosci? Non avrebbe alcun senso. A loro non importava essere considerati degli errori: erano felici, insieme e con una figlia. Non desideravano nient'altro sinceramente. Michael si abbassò, lasciandogli un bacio sulla fronte, sorridendogli nuovamente.

-Vuoi che chieda a mamma e a tuo padre di tenere Hope fino a domani?-

Luke si morse il labbro, annuendo lentamente. Vide il maggiore sorridere ed alzarsi per prendere il proprio telefono e posò lo sguardo fuori dalla finestra, ascoltando la voce dell'altro come sottofondo. Sorrise non appena sentì un versetto venire dal telefono del marito, girandosi e notandolo col telefono staccato dal suo orecchio grazie al vivavoce. Si alzò, raggiungendo Michael e appoggiando il mento alla sua spalla, salutò la piccola e i loro genitori. Il maggiore approfittò della loro conversazione per posare la bocca sul collo di Luke, lasciandogli dolci e teneri baci. Il povero ragazzo arrossì cercando di non gemere ma fallendo miseramente. Sentirono Karen ed Andrew ridacchiare, cosa che fece intuire ad entrambi di essersi fatti scoprire. Così ancora, rosso in viso, salutò ringraziandoli e si allungò posando il telefonino sul comodino. La risata di Michael si propagò nella stanza, facendo si che Luke lo fulminasse con lo sguardo.

-Michael tu! Ugh! Ti diverti a farmi imbarazzare davanti ai nostri genitori eh?-

Michael sorrise, prendendogli le mani fra le proprie.

-Lo adoro amore mio. Ma ora.....dove eravamo rimasti prima?-

Lo spinse di nuovo verso il letto, ma si fermò poco prima di lasciarlo cadere, guardandolo negli occhi. Voleva essere sicuro che Luke lo volesse quanto lui. Ormai sapeva che non avrebbe neanche più dovuto porsi queste domande, poiché entrambi erano sempre più che disponibili di donarsi l'uno all'altro, ma era talmente premuroso nei confronti del marito che gli chiedeva sempre se fosse d'accordo o meno. Solamente dopo il cenno di assenso da parte del marito lo rifece stendere sul letto.

-Abbiamo buona parte del pomeriggio e tutta la notte-mormorò

Luke sorrise mordendosi il labbro, facendolo con aria innocente a Michael. Quest'ultimo deglutì spalancando gli occhi e respirò affannosamente per qualche istante.

-Non fare quell'aria innocente Lukey. Ormai so che se vuoi diventi una belva a letto-

Il biondo annuì posizionando le braccia sotto la testa.

-Lo so. Ma sappi che è colpa tua amore. Sei troppo sexy e dannatamente scopabile......ma ora non voglio parlare. Fammi sentire in paradiso Mike-

E posso giurarvi che Michael lo fece. Oh eccome se lo fece. Vi dico solo che quella sera non si preoccuparono di trattenere i gemiti per paura di essere scoperti. Si sentirono solo le loro pelli sbattere, gli ansiti e le urla di piacere. Probabilmente quella notte non fu amore, ma solamente sesso. Tuttavia sapevano di averne bisogno entrambi. Di dimenticarsi di tutti e di tutto per qualche ora e donarsi solamente ed interamente a loro stessi. Continuarono per un tempo indefinito, ricoperti di sudore e sperma. Continuarono finché sfiniti non si accasciarono l'uno contro l'altro, le gambe ancora intrecciate e i battiti accelerati. I corpi stretti l'uno contro l'altro in una morsa di braccia si scaldavano a vicenda. Proprio per la stanchezza si addormentarono senza nemmeno accorgersene, coccolati dai loro respiri e dalla leggera brezza che entrava dalla finestra leggermente aperta.

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E ancora una volta mi scuso per il terribile ritardo.....

ugh.....

Sono una pessima scrittrice.

Perdonatemi.

Inoltre so che il capitolo fa schifo.....scusatemi davvero tanto.

Ditemi la verità.....vi sta piacendo l'idea dei capitoli bonus  dovrei interromperla? 

Grazie per le visualizzazioni, i voti e i commenti.

Notte

Stepbrothers But In Love (Muke Mpreg)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora