CAPITOLO BONUS 5

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I caldi raggi del sole si posarono dolcemente sul volto del ragazzo dai capelli biondi che fece tremolare le palpebre, sbattendole qualche volte per abituarsi alla voce del sole. Mise a fuoco la stanza, richiudendoli lentamente, mentre un sorriso involontario gli comparì sul volto. Strinse la parte in cui avrebbe dovuto esserci Michael, trovandone però, solamente le lenzuola disfatte e il cuscino posto verticalmente. Incastrato fra una sua gamba e il materasso gli fece capire che l'aveva scambiato per il corpo del maggiore. Si stiracchiò stringendo il lenzuolo nel pugno della sua mano destra, rivedendo alcune immagini della notte precedente. Il suo sorriso si espanse e sentendo la piacevole frizione del lenzuolo posato dolcemente sul suo membro dovette mordersi piano il labbro. Tuttavia un buon profumino proveniente dal piano di sotto lo fece alzare. Si infilò un paio di boxer e la maglia di Michael, un po' più grande di quelle che solitamente indossava lui, che gli arrivava poco sotto il bacino, lasciandogli scoperte le lunghe e perfette gambe. Scese lentamente gli scalini della scale, stropicciandosi un occhio a causa del risveglio appena avvenuto, raggiungendo la cucina. Michael era girato di schiena, intento a trafficare coi fornelli per preparare la colazione. La schiena nuda faceva guizzare i muscoli ad ogni suo movimento, poiché il ragazzo stava indossando solo un paio di pantaloncini da calcio. I capelli ancora scompigliati. Luke gli si avvicinò, circondando il suo corpo con le braccia e posando la guancia contro la sua schiena. Il maggiore sorrise, posando le mani su quelle intrecciate del minore, stringendole e accarezzandone le nocche con i pollici. Si girò incontrando le due gemme azzurre di Luke sorridendogli e accarezzandogli i capelli con una mano. La sua lingua percorse tutto il suo labbro superiore quando, abbassando di poco lo sguardo, lo squadrò dalla testa ai piedi nudi. Percorse l'intero corpo, soffermandosi infine sulla sua maglia, alla quale sorrise.

-Buongiorno amore mio. Sei bellissimo-

Luke sorrise, arrossendo leggermente e abbassando lo sguardo imbarazzato. Nonostante i più di due anni che stavano insieme, ogni complimento che il maggiore gli faceva, lo rendeva imbarazzato. E dire che Michael gliene faceva in continuazione.

-Grazie-mormorò-anche tu comunque-

Il maggiore rise, spostando le mani sulle sue guance e conducendo il suo viso fino a far combaciare le loro labbra. Fu un semplice bacio a stampo, ma entrambi rimasero con le labbra attaccate a quelle dell'altro per svariati secondi. Si bearono solo di quel semplice contatto. Semplice ma perfetto. Non appena di staccarono, i loro occhi si incontrarono di nuovo, facendoli sorridere.

-Stai bene piccolo? Per ieri pomeriggio e stanotte intendo-

Luke annuì, posando dolcemente la sua bocca sul naso del più grande. Accarezzò i morbidi capelli di Michael, scoprendoli un po' umidi. Probabilmente si era fatto una doccia prima di scendere in cucina. Rilassato dal tocco del maggiore sui suoi fianchi, appoggiò la testa al suo petto, lasciandosi cullare e coccolare dal marito. Il sorriso di Michael era inconfondibile. Adorava rendere felice il suo amore più grande. Adorava coccolarlo e ripetergli quanto perfetto fosse. Sapeva che Luke amava sentire i suoi complimenti, lo percepiva ogni volta che arrossiva e abbassava lo sguardo, balbettando un flebile "grazie".

-Si sto benissimo amore. Ieri è stato...wow non riesco a descriverlo. E' stata la prima volta che l'abbiamo fatto in quel modo ma mi è piaciuto. Oh Mike ma come fai ad essere rude ma gentile allo stesso tempo?-

Il maggiore alzò lo spalle sorridendo.

-Non lo so amore. Probabilmente il non volerti far del male, ma nello stesso tempo volerti dare piacere mi rende così-

Luke si mordicchiò il labbro, accarezzandogli i capelli alla base del collo. Lo baciò per qualche altro secondo, sorridendogli affettuosamente non appena si staccò. Michael lo guardò con occhi sognanti, il classico sguardo da innamorato perso, prendendolo in braccio e mettendolo a sedere sul piano cottura. Gli occhi del minore rimasero concentrati sui suoi movimenti tutto il tempo durante il quale l'altro finì di preparare la colazione. Michael alternava piccole occhiate da ciò che stava preparando al marito, il quale sorrideva ogni volta che si sentiva osservato. Le sue gambe si muovevano avanti e indietro, proprio come fanno i bambini, ma gli atteggiamenti a volte un po' infantili del minore erano letteralmente amati dal marito. Egli amava vederlo spensierato in quei momenti in cui non si preoccupava di niente. Però ogni volta che, al contrario, gli tornava in mente come l'aveva visto soffrire nel periodo della gravidanza, si sentiva terribilmente in colpa. Cercava di non darlo a vedere, ma in fondo sapeva che la colpa era stata la sua. E per quanto ora fossero felici con Angel Hope aveva sempre quei ricordi. Per non parlare poi dell'incubo. Se fosse successo realmente non se lo sarebbe mai perdonato. Tuttavia il ragazzo cercava di non pensarci, sapeva che avrebbe fatto preoccupare Luke inutilmente, quindi aveva preferito tenerselo per se. Il problema? Luke non era di certo stupido. Aveva notato lo sguardo assente di Michael e spesso, anche se tentato, non gli aveva detto niente solo per non turbarlo più di quel che già era. E quel momento fu uno di quelli. Ma questa volta il minore non avrebbe tenuto la bocca chiusa. Insomma...Michael era suo marito e avrebbero dovuto aiutarsi a vicenda nei problemi.

-Mikey ti vedo pensieroso...che hai?-

Cercò di essere il più dolce possibile. Lo vide, però, serrare la mascella e bloccarsi per qualche secondo, prima che un "nulla tranquillo" venne mormorato a bassa voce. Tuttavia Luke non si sarebbe arreso. Non quella volta.

-Hey-gli sollevò la testa, chinata e intenda a guardare le due uova che stavano cuocendo nella pentola, costringendolo a guardarlo negli occhi.

Li trovò leggermente lucidi.

-Amore puoi dirmi tutto lo sai...dovresti dirmi tutto-

Michael annuì, sospirando e passandosi una mano sugli occhi. Forse era il momento di sfogarsi. Spense il fuoco, giusto per non bruciare la colazione, e si posizionò davanti al minore che lo stava guardando con la bocca socchiusa. Vedendolo però in difficoltà nel cominciare a parlare gli posò una mano sulla guancia, accarezzandone lo strato di barba presente su essa.

-Mike dimmi cos'è che ti turba...per favore-

Il maggiore sospirò di nuovo, posando la mano su quella dell'altro, intrappolandola fra essa e la sua guancia.

-E' solo che...quando ti vedo così spensierato e felice mi tornano in mente i momenti in cui hai sofferto. Mi torna in mente l'incubo che ho fatto-

Luke si mordicchiò il labbro, riuscendo ad accarezzargli col pollice la superficie della guancia.

-Non voglio vederti soffrire Luke. Non lo sopporto. E pensare a quei giorni, in cui hai sofferto per colpa mia...io...scusami tanto. Piccolo ti amo. Ti amo più della mia vita. E non voglio perderti. Mai-

-Non mi perderai Mikey. Amore non devi darti colpe che non hai. Si, avrò anche sofferto, ma guarda cosa abbiamo ottenuto in cambio. Baby abbiamo Angel Hope che è fantastica. Non mi importa aver sofferto se in cambio ho avuto lei-

Circondò il bacino di Michael con le gambe, sorridendogli dolcemente.

-Mich davvero. Non devi preoccuparti. Amore mio se tu stai male poi lo sto anche io e anche Angel Hope percepisce quando uno di noi due non è felice-

-Luke ho paura. Paura di perderti. Ho paura di non riuscire a proteggervi. Io...scusa lo so di essere paranoico ma vi amo troppo per immaginare una vita senza di voi-

Il minore lo abbracciò d'istinto. Affondò la testa nel suo petto, stringendogli fortemente la maglia. Michael ricambiò, baciandogli la fronte numerose volte. Nessuno avrebbe potuto anche solo immaginare quanto quei due ragazzi si amavano.

-Non lasciarmi mai Luke. Non lasciatemi mai-

-Piccolo non lo faremo. Ti amo. Ti amo da impazzire. Amore mio guardami-Luke sollevò la testa incrociando lo sguardo di Michael.

Sorrise avvicinandosi alle sue labbra. Gli accarezzò i capelli, colorati posando dolcemente le labbra sulle sue. Fu un bacio lento e breve. Servì a dimostrare ad entrambi che nonostante i problemi si sarebbero aiutati a vicenda. Non appena si staccarono il minore cominciò a lasciare piccoli baci su tutto il viso di Michael. Ne baciò ogni centimetro, facendo ridacchiare il maggiore che cercò di fermarlo. Ma l'altro, ridendo anch'egli, continuò fino a raggiungere nuovamente le sue labbra.

-Ti amo ti amo e ti amo. Mike promettimi che non penserai più alle cose che ti fanno soffrire. Pensa a me e ad Angel. Promettimelo amore mio-

Michael gli accarezzò una guancia, sorridendogli leggermente. Per lui avrebbe fatto di tutto pur di renderlo felice.

-Va bene piccolo mio. Te lo prometto-

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Forse è meglio se mi dileguo in fretta altrimenti mi lanciate i tavoli non i pomodori.

Anyway.

Sto guardando Hunger Games e ora Finnick muore.

Ugh.

Vado a piangere va.

Stepbrothers But In Love (Muke Mpreg)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora