La ragazza si svegliò.
Attorno a lei tutto era scuro e freddo.
La finestra sotto la quale stava il letto era spalancata e le tende mosse dal vento producevano un fruscio rilassante.
La giovane donna fece un leggero balzo e scese dal letto.
Il pavimento della vecchia casa scricchiolava sotto il peso del suo corpo.
Tremava dal freddo, e non sapeva spiegarsi il perché.
Forse per la finestra aperta pensò.
Un leggero rumore al piano di sotto fece sobbalzare di poco la ragazza, che con un'agilità sorprendente scese le ormai vecchie scale, ricordandosi di superare il penultimo gradino, che con il tempo si era rotto.
Il rumore si fece sempre più forte, fino a quando un'accecante luce verde la colpì in pieno volto.
La luce era così forte che le fece perdere i sensi.
Si risvegliò il giorno dopo, e per lei era troppo tardi. Si guardò attorno, era in una stanza circolare, senza uscita, solo muri.
E se la matematica imparata in quei pochi mesi di scuola che aveva frequentato, le persone chiuse con lei in quella buffa stanza erano su per giù venti, avevano tutte la stessa aria sfinita e un pochino impaurita. Pensò che anche lei avesse la stessa aria.
Come ci sono finita qui? Chi sono queste persone? Chi sono io? Si chiese.
Poi di nuovo quella terribile luce verde, infine buio e tutti i suoi ricordi spariti.
Dopo poco tempo la bellissima ragazza di un piccolo e povero paese era diventata un'ombra malvagia e crudele di un orribile castello.
Un vecchio mago aveva strappato delle persone dalla loro vita, dalla loro moglie o marito, dai fratelli.
Era inaccettabile pensò la ragazza che ormai una ragazza non lo era più, ma non poteva farci niente.
Non sapeva che dopo un po' di tempo sarebbe stata lei a trasformare delle persone in quello che era diventata lei.
***
Passarono anni, anni in cui quelle ombre divoravano persone.
Tutte tranne una. Un ragazzo.
Era un mago, forse l'aiutante di quello stregone che aveva trasformato tutti loro in ombre.
Era mattina, e le ombre sentirono odore di cibo succulento, strisciarono tutte verso la loro preda.
Eccola, a loro non sembrava tanto forte e quindi l'attaccarono.
Ma non era come sembrava, con piccolo e breve movimento delle mani estrasse una bacchetta dalla tasca, e agitandola un raggio di luce colpi le ombre, anzi un ombra. Che volò in aria e si trasformò in una stupenda ragazza. Stava ferma a terra, era nuda e aveva il viso e i capelli sporchi di sangue. Il giovane mago pensò che la ragazzina avesse la sua età.
Si mise in ginocchio, prese in braccio la ragazza e si voltò, le ombre erano sparite.
Il ragazzo portò quel corpo inerme al suo padrone.
<Padrone, padrone ho bisogno di aiuto> disse il ragazzo. Non ricevette alcuna risposta, ma vide avvicinarsi un vecchio mago, senza capelli che vestiva una tunica nera rovinata dal tempo trascorso in quel terribile castello.
<Cosa è successo alla fanciulla?> gracchiò il vecchio mentre prendeva una coperta per la ragazza.
<Era un ombra, l'ho per sbaglio colpita con un incantesimo ed è tornata un essere umano> disse con la voce spezzata dalla paura.
Dopo poco tempo quella ragazza si riprese e fu costretta a vivere il resto della sua vita sotto un mantello, per servire il suo padrone.
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Un ombra nella notte
FantasiUn libro. Un ombra. Una misteriosa figura incappucciata. Una danza di ombre che presto diventerà un bagno di sangue. Tutto per un libro. Quel libro. Graphic by @we_remains