~Capitolo 9~

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Il pick-up procedeva veloce sulla strada fangosa, innalzando grandi nuvole di polvere. Dentro l'abitacolo regnava il silenzio da quando lei e Scott erano partiti dalla casa di Caroline, di solito odiava il silenzio tra di loro ma non quel giorno. Non in quel momento.

Era ancora scossa da ciò che era successo poco prima nella cucina della donna, sentiva il cuore battere furioso e gridare addolorato, ma non era lei che soffriva; quel dolore era solo una briciola di quello che albergava nell'animo di Caroline ed Anderson. E, sicuramente, erano collegati tra loro.

«Cos'è successo tra Caroline ed Anderson?» chiese a Scott, non riuscendo più a trattenersi. Sapeva che non avrebbe dovuto indagare, che non erano fatti suoi ma quel dolore proprio non se ne andava e ne voleva conoscere la causa.

Il rosso strinse il volante tra le mani, facendo diventare le nocche bianche. Non le rispose subito, si prese molti secondi per riflettere e decidere se parlare o meno, e quando Dawn stava per perdere le speranze lui finalmente parlò.

«Cos'hai visto?» le chiese e quella domanda la stupì. Proprio lui, che non aveva mai creduto al suo dono, ora le chiedeva cosa i suoi occhi avessero visto.

«Dolore, tanto dolore» chiuse gli occhi, per scacciarne il ricordo. Era impensabile che due persone soffrissero in quel modo, cosa aveva riservato a quei due la vita di così orribile? Sapeva che il mondo non era mai giusto anzi, ma vedere la quasi disperazione negli occhi delle persone che amava l'atterriva.

Il pesante sospiro di Scott non la fece di certo sentire meglio, sentiva che qualsiasi cosa le avesse rivelato l'avrebbe fatta stare male. Forse era meglio non sapere, rimanere all'oscuro e lasciare che quelle due persone si consolassero e soffrissero nella loro privacy, ma le era proprio impossibile.

«Caroline si sposò molto giovane» iniziò Scott. «E con un uomo che non amava, per di più. Lo fece solo per aiutare la sua famiglia che aveva dichiarato banca rotta ed il futuro marito navigava in buone acque. Lui era innamorato di lei, quindi il matrimonio procedette sereno ed ebbero anche due figli che la donna amava più della sua vita, anche se non è mai stata in grado di mostrarlo. Un giorno, il marito di Caroline si sentì male, un attacco di cuore, e morì poco prima di arrivare in ospedale» il rosso fece una pausa e tossì per schiarirsi la voce. Dawn annuì al nulla, come se lo stesse esortando inconsapevolmente a continuare.

«I suoi figli approfittarono della morte del padre per andarsene di casa, dicendo che proprio non ce la facevano a restare in casa con quella madre troppo severa ed insensibile.» Scott fece una risata amara e scosse il capo. «In realtà sappiamo entrambi che Caroline non sa come mostrare i propri sentimenti, se ti riprende è perché tiene a te, se ti ignora significa il contrario. Ma i suoi figli sono sempre stati dei piccoli viziati, anche a causa del padre, e non si sono mai soffermati a pensarci su. La poverina soffrì tantissimo, all'improvviso si ritrovò a mandare avanti una fattoria enorme con le sue sole forze, e fu così che incontrò Anderson» questa volta sul viso di Scott apparve un sorriso. «La donna iniziò a cercare braccianti ed allevatori che l'aiutassero nel lavoro ed Andy era tra loro, fra i due ci fu subito una forte attrazione. Io all'epoca ero solo un bambino e frequentavo lo Shameless Cow quasi tutti i giorni, ma nonostante fossi solo un poppante riuscivo a vedere gli sguardi che si lanciavano o le carezze che si davano appena ne avevano l'occasione. Così diedero inizio ad una storia, si amavano, ed anche molto, e Caroline non mi era mai sembrata così felice e luminosa come all'ora.» Il ragazzo continuò a guidare, superando casa loro, ma Dawn era troppo presa dal racconto per accorgersene.

«Le cose sembrarono andare ancora meglio quando lei scoprì di aspettare un bambino, nonostante la sua età, e credo la reputasse una seconda occasione per essere felice. Ma la felicità non dura mai a lungo, e dopo nemmeno un mese perse il bambino. Quella perdita la buttò giù definitivamente, se ne dava la colpa per via degli eccessivi sforzi fatti mentre lavorava e non ha mai messo in conto che il suo corpo ormai non era più giovane né in grado di sopportare una gravidanza. Si allontanò da tutti, Anderson compreso, e si chiuse in un solitario silenzio per mesi, cercando anche di convincere l'uomo ad andarsene e ricercare la felicità altrove. Cosa che lui rifiutò di fare, ovviamente, e continuò ad aspettarla; continua ancora ad aspettarla.» Scott si voltò verso di lei e la scrutò, non meravigliandosi quando la vide trattenere le lacrime. «Questa è tutta la storia, come puoi vedere la vita non è mai troppo giusta, ed io ne so qualcosa» il ragazzo non avrebbe mai dimenticato il volto di Caroline rigato dalle lacrime ed il corpo scosso dai singhiozzi, mentre si accasciava tra la polvere e le erbacce per dare sfogo ad un pianto talmente disperato che poteva ancora sentirlo chiaramente. Quella scena lo sconvolse, lui non aveva mai visto la donna piangere ed era sempre stata per lui una figura da imitare. Eppure, quando la vide disperarsi così intensamente qualcosa in lui si ruppe, si sentì tradito, come se un bambino ormai morto valesse meno di lui per lei. Da piccolo, Scott aveva amato Caroline come una madre - quella che non aveva mai avuto veramente - e vederla soffrire per un altro piccino ed ignorare lui era stata la batosta finale al suo animo puro. Da quel giorno non aveva più fatto visita alla donna, si era chiuso in se stesso ed aveva abbracciato quell'oscurità che tutti avevano sempre visto in lui. Gli abitanti di Yellowknife volevano un capro espiatorio, un colpevole da puntare ed incolpare, e lui si era trasformato nella loro vittima sacrificale. A cosa era servito mostrare di essere diverso dai suoi genitori se quelle persone non avevano intenzione di guardare? Proprio a nulla. Quindi si era trasformato nel peggior nemico di se stesso; una fotocopia dei suoi genitori.

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