La sorpresa

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Odio la luce che mi accieca gli occhi di prima mattina. Come si può non odiarla dopo che non hai chiuso occhio per tutta la notte?
Sì, ogni mattina è sempre più dura, e mi domando se mai cadrò a terra distrutta dalla stanchezza, ma non posso farci nulla. La notte per me è un dono prezioso da apprezzare e consumare tutto.

<<Mia alzati, sei in ritardo>> mi esclamò mamma restando fuori dalla porta della mia camera.
<<tuo fratello è già giù che ti aspetta>>
<<digli di non aspettarmi, resto a poltrire ancora un pò>>
<<alzati presto! Ha detto che non puoi mancare, dice che ha una sorpresa per te>>
"Una sorpresa" pensavo, mio fratello che ha una sorpresa per me. L'ultima volta che mi ha fatto una sorpresa è stato in seconda media, quando ha nascosto un criceto nel mio zaino, ed ha fatto allertare l'intera scuola. Che cosa avrà in mente adesso?
<<arrivo subito>>
Spinta dall'irrefrenabile voglia di scoprire cosa avesse in serbo per me mio fratello, mi catapultai giù, aggiustandomi come meglio potevo nel minor tempo possibile.
Misi un paio di jeans scuri, i miei preferiti, avevano una toppa sul sedere, e qualche strappo qua e la sulle cosce. Presi una felpa molto larga, fuori pioveva e volevo star calda, poi mi infilai nel mio giubottone nero, calai giù il cappuccio, ed uscii dalla camera.
<<sempre puntuale Mia>>
<<fa riscaldare la macchina, idiota di un fratellaccio>>
<<Mia, dovresti portar rispetto, son nato prima di te>>
<<di cinque minuti Rubert, di cinque minuti>>
Io e Rubert siamo gemelli se non si fosse capito ma praticamente siamo diversi in tutto. Lui robusto, io secca, lui castano, io rossa, lui alto, io bassa, lui occhi chiari, io occhi scuri; a volte gli dico che è stato adottato e che gli fanno credere che sia mio gemello, lui si arrabbia, mi prende e mi tira dei cuscini addosso. Adoro mio fratello.
<<sali in macchina su>>
<<ma dove andiamo?>>
<<lo scoprirai fra poco>>

Diedi retta alle sue parole e mi sedetti in macchina. Lui seguì a farlo, mise in moto e partimmo.
Come può ascoltare la musica ad un volume così alto di prima mattina non riesco a spiegarmelo, ma non tentai di abbassare, pareva felice e non volevo disturbare la sua quiete.
Più camminavamo in auto, e più mi chiedevo dove mi stesse portando, fino a che, non imboccammo l'ingresso dell'aereoporto.
<<Rubert non dirmi che...>>
Sghignazzando mi disse: <<sì Mia, ti ha fatto una sorpresa>>
In quel momento mi si stampò un sorriso sul volto che solo chi ama davvero una persona può imitare. Un sorriso che ricorda i bei momenti, gli abbracci, i baci, il fare l'amore. Un sorriso che ricorda brividi di passione. Ricorda calore, il calore che ti trasmette la persona che ami.
Avevo capito bene, Alex, il mio Alex, il ragazzo che tanto amavo era venuto a trovarmi, mi aveva fatto una sorpresa, e le mie gambe cominciarono a tremare. Ero ansiosa, seppur lo conoscessi meglio delle mie tasche. È che tutte le volte che rivedevo Alex, era come se lo vedessi per la prima volta, mi innamoravo di lui ogni volta di più.

<<Mia>> disse il mio Alex stringendomi a se e rubandomi un bacio
<<mi sei mancata>> mi sussurrò
Non riuscii a dir nulla, e mi lascia sprofondare fra le sue braccia. Ero serena, contenta e mi sentivo protetta. Smorzai un ti amo che lui ricambiò, e quegli attimi fra le sue braccia mi parvero giorni.

Mille e una notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora