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I'm the daughter of Harry Edward Styles

'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'

-Però non lo deve sapere nessuno, promettilo.-
-Lo prometto.-
-Non devi dirlo nemmeno ai tuoi amici, okay?- Rabbrividì al pensiero.
-A nessuno, ho capito.- Rispose freddo.
-Ecco..tutto è iniziato prima del processo, quando sono rimasta da sola con lui.-
-Quando ti ha ospitato a casa sua per più di sei mesi?-
-Sì.- Harry trattenne il respiro, era colpa sua, avrebbe dovuto prendersi lui cura di lei, ma non ci riusciva con il lavoro e con sua madre, la quale sembrava aver perso la ragione non gli sembrava il caso di mettere pressione su di lei quindi aveva chiesto al suo 'amico' di tenerla con lui.
-E' tutta colpa mia.- Sgranò gli occhi al solo pensiero.-Non avrei dovuto...-
-Sarebbe successo comunque Harry.- Strofinò la faccia con le mani, riprendendo il discorso.-Quando ha iniziato a toccarmi pensavo scherzasse, credevo fosse un nuovo gioco, una sera però, stavo facendo il bagno e lui ha chiesto di potermi assistere, temendo potessi fare qualche cazzata.-
Gli ho creduto, lui mi fissava ed io ero divertita dalla situazione e....e dopo mi ha baciata.- Arrossì al ricordo, nascondendo un piccolo sorriso, altrimenti lo avrebbe fatto incavolare.
-Non è una cosa bella.- Commentò lui notando la sua espressione, sembrava fosse felice del suo racconto.
-Non per te. Tu eri a difendere quella sottospecie di madre e Zayn è sempre stato il mio appoggio, lui era tutto per me, capisci?-
-No, io non riesco a capire.-
-C'era soltanto lui, diceva di amarmi, mi appoggiava, mi credeva rispetto agli altri e mi ha fatto vincere la causa.- Chiuse gli occhi, al ricordo.
Flashback:
-Zayn ho tanta paura, saranno tutti contro noi due.- Harriet si strinse a lui, deglutendo rumorosamente.
Di solito era più coraggiosa in quelle situazioni, ma temeva di poter perdere e dover tornare dalla madre.
-Abbiamo raccolto abbastanza prove ed ho assunto un avvocato perfetto, non perderemo.-
-Harry è con lei Zayn, non mi crede.- Si aggrappò al suo petto, tremante.
-Ti prometto che vinceremo.-
Quando il processo iniziò e fu il turno di mostrare le prove Harry rimase stupito da quel che vide, l'avevano registrata mentre ammetteva il fatto.
Lui le aveva creduto! L'aveva difesa, pagandole l'avvocato andando contro Harriet.
-quanto rimarrà dentro?- Borbottò a bassa voce, facendosi sentire solo da Zayn.
-Per il tentato omicidio rischia dai 7 ai 14 anni.- ''
-Da quel giorno ho smesso di pensare. Lui aveva salvato la mia vita, il che bastava.-
-E da lì è iniziata la vostra storia non è vero?-
-Sì, è stato davvero...davvero carino.-
-Carino?- Inarcò le sopracciglio destro, contrariato.
-Sì.- Sospirò, appoggiando la testa contro le ginocchia.-Tempo dopo mi ha fatto fare un gioco, io dovevo spogliarmi da tutto e sdraiarmi sul letto, dopo avrebbe fatto lui. Non mi era piaciuto, non era divertente, volevo andarmene ma lui insisteva tantissimo.-
-Sì è strusciato su di te contro la tua volontà?-
-Sì, lo ricordo...piangevo, mi dibattevo così tanto che ha dovuto legarmi per farmi stare ferma.-
-Legata!?-
-Harry non urlare.- Si coprì le orecchie.-Non voglio parlarne okay?-
-Okay.- Fece vari respiri così da potersi calmare.-Continua, non interrompo più.-
-E' accaduto altre volte, meno violente. Smise di legarmi, delle volte venivo svegliata con strane maniere...no, non te le dico.- Lo bloccò, notandolo aprire bocca.-Alla fine è scomparso. E' tornato poco tempo fa, era lui quello entrato in casa quando è venuta la polizia.-
-Oh...ti ha fatto fare qualcosa prima che io venissi a prenderti?- La fissò, sperando in una verità.
-Ugh, no.-
-Sicura?-
-Sì.- Improvvisamente il quadro appeso davanti alla porta d'ingresso era interessante. Non aveva mai notato che l'uva possedeva sei chicchi....
-Harriet davvero? Ti capisco quando menti, cosa ti ha fatto fare?-
-Un...un...ecco, un pompino.- Arrossì più del dovuto, sgranando gli occhi nel vedere il padre alzarsi e dirigersi verso la porta.
-Harry no, non andare via.- Lo raggiunse, stringendogli la mano.-Gli hai tirato un pugno ed io me ne sono andata credo sia abbastanza.-
-Vado a denunciarlo Harriet.-
-Cosa!? No, non farlo, Per favore.-
-Non mi interessa cosa pensi tu, andrò a denunciarlo e tu testimonierai contro di lui se lo chiederanno.-
Indietreggiò stupita.-Non lo farò mai.-
-Allora farò tutto da solo.-
-Non hai le prove! Dirò che ero consenziente.- Puntò un piede a terra, decisa.
-Ti ho registrata fin dall'inizio.- Tirò fuori il telefono dalla tasca, mostrandole la prova.
-Ma avevi promesso!- Alzò la voce, esasperata.
-Lo faccio per te, devo proteggerti Harriet!-
-Non ne ho bisogno, non l'hai mai fatto e non devi farlo ora!-
-Non rinfacciarmelo cazzo, sto provando a rimediare e questo è il primo passo.-
-Ti prego.- Provò a tenerlo fermo, inutilmente.
-Mollami, ci vediamo domani, non torno a casa stanotte.-
-Non denunciarlo, per favore e fuori è pericoloso, dove vai a dormire?-
-Non lo so, ma ho bisogno di staccare, qui ci saranno delle guardie a tenerti d'occhio.-
-Tutti uomini?- Spalancò gli occhi, terrorizzata.
Harry strinse le labbra.-Li posso cambiare con delle donne, a domani.- La spinse bruscamente verso di lui, stampandole un frettoloso bacio sulla fronte.
Una volta dentro la sua macchina guidò senza une meta precisa, non aveva le guardie quindi sperava che i fans o i paparazzi non lo notassero.
-Un centro commerciale affollato...- Mormorò pensando se entrarci o meno, sì, era una scelta stupida però voleva distrarsi.
Infilò i riccioli nel berretto grigio, mise gli occhiali da sole e parcheggiò nel sotterraneo.
Decise di tirare su pure il cappuccio della giacca ed iniziò a girare per i negozi, non sapeva quello che cercava ma desiderava qualcosa.
Qualcosa per Harriet magari.
Di vestiti non ne trovava proprio adatti a lei, non seguiva il suo stile.
Arte? No, possedeva già tutto.
-Voglio quel cagnolino!-
-Abbiamo già troppi animali in casa Keira, torneremo un altro giorno.-
Harry non riuscì ad evitare di osservare la scena tra madre e figlia di fronte al negozio di animali e se gli avesse preso un cagnolino?
Così si distraeva un pochino.
Entrò, guardando con attenzione ogni animale ed uno lo colpì in particolare.-Voglio questa.- Disse richiamando una commessa.
-Certo, venga pure con me a leggere le informazioni su questo tipo di animale.-
-Dobbiamo fare in fretta però, ho sbagliato e mia figlia è sola in casa.-
-Certo....allora è una scimmietta cappuccino di piccola taglia e....-
Dopo una mezz'ora comprò tutto l'occorrente per la scimmietta e caricò in macchina tutto.
-Cazzo...- sibilò controllando il suo iphone, per vedere se qualcuno gli aveva scritto. Con esso controllava tutti i sistemi di sicurezza della casa ed aveva intenzione di installare telecamere ovunque.
Solo un messaggio della figlia, la quale chiedeva se stesse bene.
Non rispose e appoggiò la testa sul volante, non sapeva cosa fare, Harriet sembrava così fragile, non voleva farla soffrire, ma desiderava con tutto il cuore vedere Zayn in prigione.
Aveva legato la sua bambina.
L'aveva legata a tredici anni.
Ricordava il giorno al tribunale, gli erano rimaste impresse nella mente le prove portate da Zayn, loro avevano ragione, sua madre aveva tentato di ucciderla, la donna che lui stesso aveva difeso fino alla fine.
Doveva far sentire la registrazione? Sarebbe stato un tradimento....ma lui lo faceva per lei, doveva proteggerla, sì, lo avrebbe fatto.
Fece per accendere l'auto, ma qualcosa lo bloccò, vari sassi colpirono il finestrino provocando varie scheggiature sul parabrezza.
-Cosa....- Uscì dall'auto, in cerca del vandalo.-Esci fuori se hai il coraggio!- In quel parcheggio buio sembrava non esserci nessuno, però non era così, un uomo lo stava seriamente aggredendo.
Fece qualche passo attorno all'auto ed accadde, qualcuno lo colpì sulla nuca con una bottiglia di vetro.
-Harriet....-
*:*:*
-Harry? Harry ti puoi svegliare per favore?- Harriet tirò su col naso, scuotendolo.
Lui aprì lentamente gli occhi alquanto smarrito.-Harriet?- Cominciò a tossire in maniera forte.
-Harry...- Sospirò sollevata ed infilò la testa nell'incavo del suo collo, stringendolo più forte del dovuto.
Si era preoccupata tanto nel vederlo steso a terra, per fortuna il suo telefono era collegato al computer, con icloud e lei era brava con esso.
-Ho chiamato un ambulanza, andremo in ospedale.- Disse staccandosi, per dargli una mano a rialzarsi.
-Non ho bisogno dell'ospedale, sto bene.- Toccò la nuca, notando il sangue sulle dita.
-Perdi sangue dalla testa, è grave, devi farti controllare.-
-No....-
-Harry! Eri a terra svenuto con una bottiglia di vetro spaccata accanto! Potresti avere qualche scheggia nel cranio, non fare storie.-
L'ambulanza arrivò presto e controllarono Harry all'interno di essa, non era nulla di grave, non lo avevano colpito con tanta forza da spaccargli il cranio, solo qualche graffio.
-Forse è meglio andare in ospedale così da fare controlli più...-
-No, la scimmietta...- Harry interruppe i medici, scostandosi da loro.
-Scimmietta?- Domandarono in coro.
-Sì, l'ho comprata per mia figlia.- Strofinò gli occhi.-E' in macchina.-
-Per me?- Harriet spalancò gli occhi, sorpresa.
-Sì, ti ho preso una scimmia cappuccino, però non può stare da sola, dobbiamo portarla in casa.- Allungò le braccia verso di lei, portandola a sedersi sulle sue ginocchia.
Aveva già scordato l'aggressione avvenuta poco prima.
-Sul serio?- Sorrise così tanto da far notare le sue dolci fossette e quello non fu momento migliore per Harry.

I'm the daughter of Harry Edward Styles {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora