Cara andò a casa dopo il pomeriggio di studio da me ed io rimasi ancora qualche minuto a fissare il cellulare per rispondere a Shawn. Avrei voluto dire di no per rispetto di Cara ma dovevo approfittare dell'occasione e poi, era solamente una semplice uscita senza alcuni significato, perché avrei dovuto rifiutare? Così presa di coraggio, risposi :
"Va bene, ci vediamo per le 20.30 davanti al bar .x"
Inutile dire che per vestirmi fu un disastro, non sapevo cosa scegliere. Elegante o casual? Forse era meglio scegliere casual e così feci : un bel paio di jeans a zampa larga con un maglioncino verde scuro ed i capelli raccolti morbidi con una pinzetta. Stavo bene in quel modo, semplice ma perfetta.
***
Il freddo era pungente, nonostante fossi ben coperta, il freddo non smetteva di strisciare contro la mia pelle rendendola secca ed avevo il naso rosso, tremavo e non vedevo l'ora di arrivare per entrare dentro al locale.
Quando arrivai, vidi la sagoma di Shawn seduto nella panchina proprio al lato dell'entrata dell' "Irish Pub". Locale bizzarro, poca gente entrava li ed io ancora non lo avevo mai visto.
Era vestito con un paio di jeans strappati sulle ginocchia, cappotto lungo marrone ed un cappello per coprirsi dal freddo gelido. Appena mi avvicinai attraversando la strada, lui alzando lo sguardo e vedendomi, mi venne incontro.
"Si ghiaccia, che serata!" –"Eh si, camminare a piedi con questo freddo è impossibile" dissi incrociando le braccia, -"Vieni, entriamo" e dicendo così, mi prese sotto braccio ed entrammo dentro.
Capii subito che Shawn aveva passato momenti molto difficili nella sua vita : la morte del padre, la madre malata oramai da anni. Per questo viveva con i suoi nonni, non riusciva più a stare in quella casa dove per anni è stato cresciuto. Non sapevo cosa dire quando raccontando questa storia, gli scesero delle lacrime sul volto. Mi sentivo impotente, dissi qualche parola di conforto ma sappiamo tutti che sono solamente parole di circostanza anche se ci rimaniamo veramente male. Mi sorrise e tornò in sé, chiedendomi scusa per la piccola sceneggiata e non gli diedi tanto peso, anche io quando parlo di cose simili mi emoziono facilmente ma fortunatamente, non avevo questi problemi in famiglia ed anzi, la mia era una famiglia invidiata da tutti proprio per il nostro rapporto.
"Posso farti una domanda?" gli chiesi mentre sorseggiavo il mio bicchiere di birra, -"Certo!" e gli chiesi perché aveva scelto di uscire con me se per tutti questi anni non lo aveva ancora mai fatto e lui sorridendomi molto tranquillamente, non sembrò turbato nel rispondermi –"Una persona si conosce con il passare del tempo, ho sempre avuto una grande simpatia per te ma non sono mai voluto andare oltre i banchi ma c'ho pensato e ti ho invitato adesso, ti dispiace?" mi chiese, -"No anzi, mi fa molto piacere. Chiedevo solo perché Cara già ha iniziato a farsi idee strane su questa uscita!" e risi un poco imbarazzata al contrario di Shawn, -"Perché? Un ragazzo ed una ragazza non possono essere solamente amici?"
STAI LEGGENDO
Il coraggio di rischiare
Fanfiction"Il valore dell'amicizia non muore mai. Il racconto di una ragazza durante gli anni segnata da un'esperienza difficile che le ha dato successivamente la felicità"