Capitolo 5

15 3 0
                                    

In ognuno di noi c'è un altro che non conosciamo ma cosa non conoscevamo di Shawn ?

"Cosa facciamo? Non li abbiamo tutti quei soldi Keith, mio Dio ci ammazzeranno di botte!" disse Cara il giorno dopo e non la smetteva di piangere e di andare in panico. Quel pomeriggio tornammo ognuno a casa nostra ed i nostri genitori si accorsero del nostro malessere ma inventammo delle scuse, l'università, esami e cose simili. Non sapevano nulla.

Adesso eravamo sotto casa mia nelle scale a decidere, pensare sul da farsi.

"Cara, possiamo trovarci un lavoretto così da mettere da parte qualche soldo.." pensai, -"Guadagnando 200 euro al mese, Shawn resterà in balia di quella gente sai per quanto? Anni Keith, non giorni, mesi ma anni! E' inutile.." e non aveva nemmeno questa volta torto, aveva pienamente ragione. Soluzioni in mente non ne trovavo fin quando pensai, -"I suoi amici sanno che non si fa vivo da mesi giusto? Possiamo inventare una scusa del tipo .. ehm .. una raccolta fondi per organizzare delle feste all'Università cosi da raccogliere qualcosa e nel mentre possiamo dire ai nostri genitori se ci danno qualche soldo.." –"E' uguale, all'Università non arriveremo nemmeno alla metà e secondo te i nostri genitori ci aiuterebbero? NO" e ci persi le speranze. Come potevamo fare?

Seduta davanti casa insieme a Cara ripensando a tutta questa situazione assurda, mi venne da piangere, un pianto d'incertezza, come un pianto di un guerriero che non sa se vuole combattere o arrendersi.

***

Vedere il suo posto sempre vuoto nei giorni successivi, era davvero strano ed io e Cara da quel giorno, oramai mesi dietro, eravamo cambiate. Vedevamo tutti gli altri con diffidenza, non riuscivamo a fidarci di chi si avvicinava chiedendoci notizie su Shawn e rispondevamo sempre in modo molto vago.

Cara riuscii a svagarsi un poco, iniziò ad uscire con un ragazzo del suo corso di fitness ed io invece quando lei non passava il tempo libero con me, mi isolavo leggendo, studiando o sentendo semplicemente della musica buttata a letto. Più volte mia madre mi venne incontro chiedendo se stessi bene ma la risposta era sempre la stessa "Sto bene, non preoccuparti"

SMS from Cara : " Puzzola, ti va di venire con me e Colin a fare aperitivo?"

Ma non ne avevo voglia, stavo pensando a come fare per liberare Shawn ma dovevo capire il perché stava succedendo tutto questo, così risposi di no a Cara e rimasi in casa. Le scrissi dopo quando in mente mi venne un idea :

SMS to Cara : "Appena puoi passa a casa mia, ti devo dire cosa ho pensato. Se incontri mia madre di sotto dille che sei venuta per prendere un libro che hai dimenticato da me, ok? Ti aspetto. Urgente."

***

Arrivò verso le undici di sera, mentre io mi stavo per addormentare sul mio lettino soffice e comodissimo.

Entrò sbattendo la porta e con affanno, tutta bagnata,-"Si è messo a piovere ed ero a piedi,che sfiga!" e si levò il giubotto e le scarpe bagnando un poco il pavimento,-"Ho pensato un poco.." dissi mentreCara si sedette ai piedi del mio letto incrociando le gambe, -"Non sappiamo perché Shawn si è infilato inquesta situazione!" –"Già,non lo sappiamo.." –"So solamente che la madre èpazza da anni, non ricorda niente di Shawn e lui ha sempre vissuto da qualcheanno con i nonni.." riflettei, -"Uhm.."rispose Cara e aggiunse, -"Potremmoandare a trovarli e chiedere se sanno qualcosa! No?" –"Era quello che avevopensato di dirti"    

Il coraggio di rischiareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora