Appuntamento fallito

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CAMILLA
Lucrezia è imbambolata in mezzo al corridoio a fissare un ragazzo, molto carino, che sta entrando dentro la sua classe.
-Ci si vede bellezza- ammicca lui e Lucrezia lo saluta con un cenno della mano.
- E quello?- chiedo.
-Quello? Era un gran belloccio- risponde Lucrezia. Entra in classe e posa la sua roba sul suo banco.
-Allora? Cosa mi sono persa?-
-Niente- rispondiamo in coro.
-Veramente dovrei dirvi una cosuccia.- dice Aurora con uno strano sorriso sulle labbra.
-Ieri Manuel mi ha chiesto di uscire-
-Bene- mormora Martina. Si crea un apprezzamento generale e tutte le rivolgiamo sorrisi di incoraggiamento.
-Finalmente vi vedrete!- esclama Ilaria.
-È proprio questo il punto... Dato che non ci siamo mai visti, abbiamo pensato di portarci dietro un amico questa volta-  alza le spalle e ci fissa speranzosa.
-Oh, io mi tiro indietro: stasera devo vedermi con Gabriele e niente me lo impedirà. Spero che sia finalmente la volta buona- fissiamo Martina confuse.
-Ragazze, non guardatemi così, è un anno che stiamo insieme e ancora non c'è stata occasione-
-Brava Martina! Iniziativa!- si congratula Ilaria. Ovviamente. Chi, se non lei, è più adatta a questo genere di commento?
-Comunque sia io ho danza- riprende Ilaria.
E così una dietro l'altra: Lucrezia ha un appuntamento dall'estetista; Ginevra ha ripetizioni di matematica; Giulia ha una visita sportiva.
Aurora perde fiducia sempre di più fino ad arrivare a me.
-Ti prego dimmi che non hai niente da fare stasera- unisce le mani e mi fa gli occhioni dolci.
Inutile, come me non attacca. -Aurora, ti voglio bene, ma te lo scordi che ti accompagno-

***
-Ma chi me lo ha fatto fare?! Sono pure in ritardo!-
Mi sdraio sui mattoncini del muretto.
Alla fine Aurora mi ha assillato talmente tanto che ho accettato. Alle quattro mi sono fatta trovare pronta sotto casa e siamo andate in un parco vicino casa sua dove avevano fissato lei e Manuel.
-Di solito sono le ragazze a fare in ritardo, non i ragazzi- mormoro.
-Certo che se devi fare così per tutto il pomeriggio potevi anche non venire-
Mi volto di scatto e mi alzo dal muretto - Ti ricordo che sei tu ad avermi trascinato qui-
-Sì, okay. Hai ragione ma ci tengo molto a Manuel e non volevo deluderlo-
-Ma perché vi siete messi d'accordo col portare un amico?-
-Per creare meno tensione-
-Ultima notizia del giorno : mi stai creando tensione!- le punto un dito contro e la guardo truce.
Lei afferra la mia mano e la abbassa dopo di che sorride come un'ebete e guarda dietro le mie spalle.
Mi volto e mi metto al suo fianco, vedo due ragazzi che stanno camminando nella nostra direzione, uno di loro, quello più alto, ha in mano un casco. Ha i capelli scuri mossi, il naso fine e la mascella definita, non riesco però a capire il colore dei suoi occhi.
L'altro ragazzo è un po' più basso, porta i capelli corti da un lato e lunghi dall'altro.

-Eccoli, mi raccomando: sorridi e non farti riconoscere- mormora fra i denti. Sono uno più bello dell'altro. No, forse quello a destra è più bello. Sì, è decisamente più bello.

Il ragazzo più basso si avvicina a Aurora e le lascia un bacio sulla guancia –Ciao splendore-

Deduco sia Manuel, quindi il bel ragazzo accanto a lui è colui che mi impedirà di essere il terzo in comodo.

Manuel mi porge una mano che io stringo, poi si volta e indica il ragazzo –Lui è Lorenzo, il mio migliore amico-

Faccio un passo avanti e gli stringo la mano- Piacere, Camilla-

-A Manuè, mai una volta che me presenti un'amica bona- esclama squadrandomi dalla testa ai piedi.

-Scusa?!-

-Mi hai sentito, allora Manuè dove andiamo?-

-Al bar all'angolo- risponde lui. Lorenzo ci supera e si dirige a passo spedito verso il bar. Il parco dove siamo è abbastanza frequentato e non appena Lorenzo passa, l'attenzione della maggior parte delle ragazze è rivolta verso di lui. In effetti è proprio bello, ma quanto è stronzo!

AMORI PARALLELI -sospesa-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora