La nuova arrivata

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LUCREZIA
Martina ci ha raccontato la sua serata, e a quanto ho capito non è andata troppo bene.
Io me lo ero immaginata che a un diciottesimo non girasse aria buona perciò non ci sono andata, e anche le altre si sono trovate d'accordo con me, così abbiamo organizzato una pizzata a casa mia.
Alla fine ci siamo divertite molto più noi che Martina.
La campanella di inizio lezioni suona, così ci precipitiamo a salire le scale.
Di solito la professoressa di inglese arriva sempre un po' in ritardo, ma da giorni esco a ogni cambio dell'ora sperando di incontrare il belloccio.
Posiamo gli zaini ognuna al rispettivo banco e poi ci precipitiamo tutte in corridoio.
Anche le ragazze sono rimaste colpite dal belloccio, ma ho già messo in chiaro che non ci si devono avvicinare.
-Secondo te oggi riusciamo a beccarlo?- chiede Ginevra allungando il collo per cercare di sbirciare alla fine del corridoio.
-Se vuoi ti prendo in collo Gine, così vedi meglio- gli sussurra Camilla abbassandosi alla sua altezza.
Lei le tira una pacca sulla spalla -Ma quanto sarai simpatica-
-Molto- ribatte Camilla con un falso sorriso sulle labbra.
-Zitte voi, mi devo concentrare- le ammutolisco socchiudendo gli occhi e facendo un bel respiro.
-Addirittura concentrare?- domanda Ilaria.
-Zitta te che non lo hai mai visto.-
-No, puntualmente io me li perdo sempre-
-Fidati, se lo avessi visto ti saresti dovuta concentrare per ricordarti come si respira- le dico tenendo lo sguardo fisso sulla porta della loro classe. Possibile che sia già entrato?
-E a non sbavare- Martina mi tira una gomitata e io non posso fare a meno di portarmi una mano alla bocca.
-Magari lo potrei aggiungere alla lunga lista nera- mormora pensierosa Ilaria.
-Non ti ci provare nemmeno. Se vengo a scoprire che te lo sei portata a letto, io giuro che ti stacco...!-
-Shh- Camilla mi posa una mano sulla bocca per impedirmi di parlare e con un cenno della testa mi indica di girarmi.
Mi volto di scatto, e per il movimento affrettato quasi mi gira la testa.
Ed eccolo lì il belloccio, le sue immancabili superstar gialle sono al loro posto, jeans strappati e camicia a quadri. I capelli ricci sono vaporosi e io muoio dalla voglia di passarci una mano sopra.
Mi sembra di essere in paradiso, ma quando guardo alla sua destra, cado dalle nuvole e precipito vergognosamente con i piedi sulla terra.
È una ragazza quella che vedo al suo fianco?
E che ragazza, non ne vedevo una così bella dall'ultima sfilata di Victoria Secret.
Non è molto alta, ma ha un fisico da modella, forse le manca un po' di seno, capelli lunghi mori, labbra rosso fuoco, piercing al naso.
Parlano animatamente e lui la scorta fino alla mia classe.
-Eccoci qui: la 2D.- esordisce Alessandro.
-Grazie mille per avermi accompagnata, chissà dove mi sarei cacciata se non ci fossi stato tu- la ragazza gli sorride sfoderando il suo miglior fascino.
-Figurati, se hai bisogno di qualcosa chiedi pure-
-Bhe se qualcuno mi facesse fare un giro della città...-
-Volentieri-
Sento gli occhi bruciare, possibile che sono gelosa di un ragazzo che conosco a malapena da qualche giorno? E pensare che ci ho parlato solo una volta.
La ragazza si sporge e gli stampa uno schioccante bacio sulla guancia, lasciandoli la forma delle labbra rosse.
La ragazza entra dentro la nostra classe e noi restiamo a guardare imbambolate la scena.
E questa ora chi è?
Alessandro si volta per andare in classe sua e appena mi vede si avvicina sorridente.
-Ciao bellezza-
-Ciao- rispondo con poco e entusiasmo.
-Andiamo a prendere un sufflè? Me lo devi sai- fa un altro passo avanti e io ne farei uno indietro se non fosse che sono attaccata al termosifone.
-No, ho lezione-
-La salti, che sarà mai?-
-Bhe potrei beccarmi un rapporto?- domando sarcastica.
-Ne vale la pena no? Per stare con me-
Spalanco gli occhi e la bocca e lo guardo incredula. Certo che questo è proprio sicuro di sè.
-Sì certo, per andare in giro con uno sporco di rossetto- mi scanso e me ne torno in classe trovando però la ragazza si prima fuori dalla porta che, suppongo, stesse guardando la scena.
Entro dentro e aspetto che entri la professoressa.
Ilaria si siede accanto a me mentre le altre vanno ai loro posti.
-Mamma mia che stronzo- mormora sedendosi meglio.
- Da come lo avevi descritto sembrava un orsacchiotto-
Ed è vero. Quando gli avevo raccontato della mattinata insieme non avevo fatto benché minimo cenno alla sua esagerata modestia e dei suoi repentini cambiamenti di atteggiamento. Mi ero limitata a raccontargli di quanto fosse bello e di quanto fosse stato carino a offrirmi il sufflè.
La professoressa entra e chiude la porta dietro di sè.
-Buongiorno ragazzi-
Ci alziamo e in coro rispondiamo con un -Buongiorno-
Ci sediamo e aspettiamo che si ripeta la classica routine.
La professoressa si siede, ci scruta attentamente e dopo finalmente decide di fare l'appello.
-Alessia Argentieri- cerca con lo sguardo tra di noi.
-Presente- la ragazza di prima alza la mano.
-Benvenuta. Ragazzi, Alessia è la vostra nuova compagna-
E così questa sarebbe una nuova compagna di classe.
Già mi sta antipatica.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 29, 2016 ⏰

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