ILARIA
Il campanello suona tre volte. Sono le ragazze.
-Cazzo sbrigati, vestiti- dico al ragazzo accanto a me. Non so molto di lui, a parte il fatto che ha una tartaruga che peserà almeno venti chili. L'ho conosciuto a scuola, un paio di giorni fa e si è rivelato molto propenso al mio stile di vita.
Mi alzo anche io e tra il macello che abbiamo combinato riesco a trovare i miei vestiti.
Bussano alla porta. Cazzo, non volevo che lo vedessero. Le ragazze non mi giudicano, però non accettano il mio stile di vita, loro si vogliono innamorare, io voglio solo trarre i benefici che questo offre.
-È stato fantastico- mormora seducente il ragazzo davanti a me. Con passi lenti e sensuali si avvicina a me per baciarmi ma io mi scanso.
-Sì, bellissimo. Ora vattene-
Rotea gli occhi e anche se dispiaciuto va verso la porta e la apre rivelando quattro paia di occhi imbarazzati. Oltrepassa le ragazze e imbocca le scale.
-Dai, ragazze, entrate!- le invito. Spalanco la porta e a una a una entrano guardandosi ben attorno.
-Posso sedermi oppure rischio di prendere qualche malattia?- domanda Ginevra indicando il divano.
La spingo leggermente verso il divano e lei ci cade rovinosamente sopra.
-Scema!- le dico.
Le ragazze posano gli zaini a terra e gettano i giubbotti sul divano.
-La Giulia?- domando vedendo che non è ancora arrivata.
-È andata il palestra, tra poco dovrebbe arrivare- il tempo che Martina finisca di parlare e il campanello suona.
Corro verso il citofono e guardo nel display : è Giulia.
Stacco la cornetta e urlo -Non le vogliamo le pallavoliste bitch!-
-Aprimi!-
Apro il portone e la porta di casa dopodiché vado in terrazza con le altre.
Ginevra apre lo zaino con mosse strane e con una smorfia sulla faccia.
-Cosa dovresti sembrare?- le chiedo.
-Non lo so qualsiasi cosa sensuale- risponde avvilita togliendo la gamba dal tavolo e assumendo una posa naturale.
-Ciao gente!- saluta Giulia sistemandosi vicino a Camilla.
Ginevra finisce di sfilare un pacchetto di sigarette dalla borsa.
-Tadan!- urla indicando il pacchetto con strane occhiatine.
-E quindi?-
-Come quindi Ilaria, hai visto cosa sono?-
-Sì sigarette-
-Hai una minima idea di quanto impegno mi ci sia voluto per rubarle a mio zio senza che se ne accorgesse?- porta una mano sul fianco e mi guarda di traverso.
-No, dato che che hai le chiavi di casa di tuo zio e lui non è mai a casa-
Si siede sconfitta sulla sedia e riposa nuovamente il pacchetto in borsa.
-Sempre a rovinare l'atmosfera voi-
-Vedi di rimetterle a posto-
Giulia si alza e dallo zaino sfila una busta bianca.
-O questa ora cosa ha preso?!- esclama Camilla.
-Tranquilla- le accarezza la spalla - È solo Nutella-
Lucrezia si alza dritta sulla sedia e come una furia si lancia sulla Nutella.
-Questa è mia- fa strane mosse di un'arte marziale inventata e mette distanza tra noi e il barattolo in questione.
-Gine, Cami, tenete: Coca Cola- porge loro un bottiglione di Coca. I loro occhi si illuminano.
-I bicchieri di plastica sono...-
-Sì, lo sappiamo- dicono in coro le due.
Spariscono in cucina e tornato pochi minuti dopo con una confezione di bicchieri di plastica.
Giulia finisce di svuotare la busta rivelando generi base: farina, zucchero, uova.
-Queste?- domando.
-Facciamo le crêpes- dice lei tirando fuori anche un pacco di fragole - Con le fragole-
Dopo aver preparato le crêpes la cucina è ridotta un disastro: abbiamo usato le fruste elettriche ma visto che volevo fare di testa mia e non ho dato ascolto ai consigli delle altre, mi sono sporcata completamente addosso e anche il muro. Abbiamo fatto la lotta con la farina, spargendola ovunque. E per quanto riguarda le uova... Bè una è in testa a Martina è una è a terra.
Almeno le crêpes però erano buone.
-Mamma mia sarò ingrassata di venti chili- mormora Martina accarezzandosi la pancia piatta.
-Non mi fare incazzare dopo una merenda così buona- le risponde Camilla - Sei secca come un'uscio-
Martina le fa una smorfia e Camilla gliela restituisce.
- Zitte!- urlo. -Ci sono questioni ben più importanti.Non è vero Gine?-
Ginevra arrossisce di colpo e si porta una mano sul viso.
-Cos'è questa storia di Leonardo?- continuo.
-Niente di che- alza le spalle e beve un sorso di Coca cola.
- Non puoi dire niente di che! Qualcosa è successo! E tutte noi vogliamo sapere cosa-
Ginevra scuote la testa e tutte la minacciamo di farle il solletico. Lei lo odia.
Finalmente accetta.
-L'altro giorno ho attraversato senza guardare e lui mi ha quasi messo sotto-
La guardo sospettosa - Tutto qua?-
-No- nega sconfitta. Abbassa lo sguardo e continua - Mi ha riaccompagnata a casa in macchina-
Tutte urliamo di gioia.
-Sei a un passo dalla conquista!- Dice Lucrezia.
-E a un passo dal letto!-
-Ilaria!-
-No ragazze, non sono a un passo né da l'una né da l'altra-
-Perché?- chiede Camilla.
-Perché è fidanzato-
-Dai che si lasciano!- risponde Camilla cercando di consolarla.
-Da tre anni- puntualizza Ginevra.
-Ah-
Per non deluderla ancora di più decidiamo di cambiare argomento e Camilla ci riassume il suo terribile appuntamento.
Verso le sette le ragazze vanno via, rimane solo Camilla.
Sistemiamo il salone e la terrazza.
Suona il campanello.
-Vado io- dice Camilla posando la spugna sul tavolo.
Sento la porta aprirsi e credendo che sia una delle ragazze mi avvicino.
Ma fuori dalla porta non ci sono le ragazze...Secondo voi chi ci sarà fuori dalla porta?
STAI LEGGENDO
AMORI PARALLELI -sospesa-
RomanceOtto amiche, otto storie d'amore e qualcosa di più, ma soprattutto tanti guai... In amore. ~Camilla, l'amore è solo una reazione chimica.~ ~Ilaria, posso controllare l'amore... Solo, non lasciarti trasportare dalle emozioni. Solo sesso.~ ~Lucrezia...