Chapter 14. Her weirdness

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Le ragazze erano uscite e noi avevamo organizzato un mini torneo alla playstation, Gianluca aveva anche invitato Alessio, Sami e Marco. "Allora ragazzi, le presentazioni le abbiamo fatte, quindi direi che possiamo dividerci in squadre" disse Gianluca prendendo i joystick "Allora io nella mia squadra voglio Sami e Marco" Ernesto formò la sua squadra, di conseguenza io avrei giocato con Alessio e Gianluca "Chi è il capitano della vostra squadra?" chiese Sami "Io" risposero all'unisono i miei due compagni "Io voto per Gianluca, per ora" dissi "Ti stupirò amico" sorrise deciso Alessio.

Verso l'ora di pranzo, tornarono le ragazza "Siamo qua maschietti" ci avvisò Ilaria "Goal! Baciami il culo Kadriu" Alessio saltò all'impiedi dopo aver segnato il goal decisivo del torneo "Fine come sempre tu" entrò in salotto la mia piccolina, salutò Sami e Marco "Non mi saluti baby?" le disse Alessio "Stavo per farlo" rispose dandogli un abbraccio; con la coda dell'occhio notai le mani di lui scendere verso il fondoschiena della mora, che con molta nonchalance si allontanò da lui, per dirigersi verso di me "Ciao Orso" si sedette sulle mie gambe, allacciando le sue braccia attorno al mio collo "Ciao piccola" le baciai la guancia, ma lei non contenta unì le nostre labbra in un bacio lento. Sentivo gli occhi di tutti addosso, cercai di non farci caso riuscendoci miseramente; ero un po' in imbarazzo ed anche Ariele lo era, ma per qualche strano motivo non lo dava a vedere.

Pomeriggio inoltrato

Eravamo seduti sul divano, la TV era accesa su Sky Cinema e stava trasmettendo uno dei miei film preferiti: Titanic. Ilaria era in lacrime stretta a Gianluca, che aveva la maglietta tutta bagnata; Maria le faceva compagnia, bagnando la felpa ad Ernesto; Ariele guardava il film senza battere ciglio, la sua testa era poggiata sulla mia spalla ed i suoi occhi erano fissi sullo schermo. "Ti piace?" bisbigliai al suo orecchio, lei annuì in risposta catturata dalle scene del film; le baciai un lembo di pelle sotto l'orecchio e la vidi tremare lievemente, allora la morsi lievemente e, non vedendo nessuna reazione da parte sua, iniziai a succhiarla dolcemente lasciandole un piccolo succhiotto rosato, solo a quel punto sentì un suo piccolissimo gemito. Alla fine del film, Ilaria e Maria avevano usato la bellezza di quattro pacchetti a testa di fazzolettini, Ariele era in un mondo tutto suo "Amore, tutto a posto?" le chiesi e lei si risvegliò "Ah? Sì amore, sto bene" sorrise e mi lasciò un bacio veloce, poi scappò al piano superiore lasciandomi lì come un cretino.

Ariele scese soltanto per la cena, mi ignorò anche lì. Entrai in paranoia, mille domande affollavano la mia testa: ho fatto qualcosa di sbagliato? L'ho trattata male? L'ho ferita in qualche modo? Mi spremevo le meningi per trovare una risposta, una risposta che non trovai. Dopo cena, arrivò anche Piero in compagnia di una ragazza "Ehi, vieni entra! Gian c'è anche Piero" disse Ernesto mentre tornava in salotto "Ciao ragazzi! Come state?" chiese tenendo la mano ad una ragazza riccia e mora "Bene, e tu?" rispose Ilaria dandogli due baci sulle guance "Bene, vi presento la mia fidanzata Rita" sorrise indicando la ragazza, che arrossì dicendo un lieve 'Ciao'. "E così, la piccola Ariele è fidanzata con Ignazio" commentò Piero visibilmente sorpreso "Sì, da otto mesi" rispose lei con un sorriso "Quanto tempo!" disse Rita spalancando gli occhi; Ariele era strana quella sera, nonostante si fosse avvicinata un po' di più, sapevo che c'era qualcosa sotto ed ero convinto a scoprirlo.

Camera di Gianluca, ore 00.12

"Ce la farà a dirglielo?" chiese Gianluca tenendo stretta al suo petto Ilaria "Sì, certo... Forse non gli dirà la data precisa, ma glielo dirà" lo rassicurò lei, accarezzandogli la guancia ricoperta dalla barba "Ho paura per tutti e due, sono troppo legati e staranno da schifo quando Ari partirà" si sfogò "Ce la faranno, il loro amore è forte" disse lei baciandogli il collo "Sono contento di averti di nuovo vicino a me, questa distanza mi stava uccidendo" sussurrò all'orecchio della ragazza "Anch'io lo sono, non riuscivo più a sentirti solo via Skype" ammise lei accarezzandogli la nuca "Mi è mancato abbracciarti forte durante la notte; mi è mancato il sapore di cioccolato delle tue labbra; mi è mancato sentire i tuoi capelli solleticarmi il petto quando ti avvicini per svegliarmi; mi è mancato il tuo bacio della buonanotte e quello del buongiorno; mi è mancato passare i pomeriggi con te con due tazze di tea fumante, un plaid ed un bel film; mi è mancato fare l'amore con te; mi è mancato andare in giro insieme e scattarci foto in ogni specchio; mi è mancato averti accanto durante le notti più fredde; mi è mancato il tuo corpo vicino al mio; mi sono mancati i tuoi grattini sulla nuca, quelli che mi piacciono tanto; mi è mancato il tuo fregarmi i vestiti per sentire il mio odore;mi sono mancate tutte quelle piccole cose che dicono ciò che siamo. Mi è mancato il nostro noi. Mi sei mancata a tal punto che dormivo con il tuo braccialetto tra le mani, come se ti stessi abbracciando" le disse occhi dentro occhi, verde dentro nocciola e viceversa "Uhm, vediamo... Mi è mancato baciarti a capodanno, per iniziare l'anno al meglio; mi è mancato fare la doccia insieme, per poter usare il tuo bagnoschiuma e sentirti addosso; mi è mancato passeggiare mano nella mano sul lungomare e scattare tante foto, foto da aggiungere al nostro album; mi è mancato dividere il barattolo di Nutella con te, poi litigare su chi dovesse mangiare l'ultima cucchiaiata e spalmartela sulle labbra così da poterla condividere; mi è mancato baciarti sul collo, perchè so quanto ti piace; mi sono mancati i tuoi baci sulle clavicole ed i tuoi morsi sul collo; mi è mancato stringerti i capelli e giocarci; mi è mancato stringerti durante le notti fredde per riscaldarmi; mi è mancato essere noi, così imperfettamente perfetti insieme. Io ho passato tutte le notti con la tua felpa preferita addosso, pur di sentirti vicino" elencò lei senza distogliere i suoi occhi da quelli del ragazzo "Ti amo, ti amo così tanto" sussurrò lui poggiando la fronte su quella di lei "Anch'io ti amo, ti amo da impazzire" rispose lei stofinando il naso contro quello di lui, che dopo una breve attesa unì le loro labbra in un bacio intenso e dolce; un bacio che parlava per loro, un bacio che diceva tutto quello che erano incapaci di dire o spiegare, perchè non c'erano parole per descrivere ciò che provavano. Passarono la notte così, tra coccole, baci e risate; si addormentarono verso le tre e mezza, abbracciati, con le labbra vicine, respirandosi l'un l'altro.

Deskmate || Ignazio Boschetto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora