Perché cazzo, deve avere effetto su di me, proprio quel bastardo? Prima mi abusa, e poi vengo a sapere che si scopa una troia a scuola, un'altra se la fa a casa sua mentre siamo fidanzati. Ma il punto è che a me continua a piacere. Ogni volta che lo vedo, entro in panico, non so se provo disgusto, oppure se ho le farfalle nello stomaco.
Ma io non posso farci niente.
Lui può fare quello che vuole nella sua vita, e io non posso costringerlo ad amarmi.* * *
DRIIN DRIIN DRIIN
Sempre quella cavolo di sveglia che rompe. Mi preparai, ma non ne avevo voglia, avevo troppo sonno.
Misi un jeans, una magliettina corta e le mie converse bianche.
Questa casa è troppo vuota, c'è un silenzio quasi inquietante. Era presto quindi mi fermai al bar davanti la scuola. Ma visto che con la fortuna che ho per ora, se mi buttassi in un pagliaio mi bucherei con l'ago, c'era anche Andrea, iniziamo bene la giornata.
Mentre camminavo per andare al bancone, urtai un signore straniero cosí il caffè gli cadde addosso. Cominciò ad imprecare nella sua lingua, prima figuraccia del giorno. Presi un caffè al volo, senza nemmeno guardare Andrea, arrossii e penso che mi abbia vista. Ma il vero problema era, Come avrei fatto tutto il giorno con Andrea accanto a me??
Erano le 07:55 e mi misi a correre per arrivare in tempo.
<<Scusi per il ritardo prof, posso entrare?>>
<<Con i suoi comodi signorina.>> disse con voce antipatica. So di conoscerlo da piú o meno 2 settimane, però penso che lui non voglia bene a nessuno, sia dal lato scolastico sia da quello affettivo, ma non sono una psicologa perciò non posso dirlo. Mi accomodai molto velocemente accanto a Lara, allontanando il banco da Andrea.
<<Ehi, ricorda che oggi abbiamo danza!>> mi disse sussurrando.
<<Come potrei dimenticarlo?>> le risposi.
<<Signorine volete esporre alla classe quello che vi state dicendo>> disse quell' antipatico del professore.
<<Emh...noi,noi>> Ansimò Lara.
<<Noi...stavamo discutendo di quanto sia alla moda il suo papillion>> salvai la nostra reputazione
<<Davvero??>> disse con una voce da bambino.
<<comunque ragazzi, stavo dicendo che stiamo organizzando un viaggio di istruzione a New York, sará previsto per l'ultima settimana di questo mese.>>
Tutti ad urlare ed io non avevo ancora capito.
Non riuscivo a realizzare, andare a New York era uno dei miei sogni di quando ero bambina, volevo andare lí per diventare un'attrice di Broadway.
Wow, nemmeno due settimane, e devo di nuovo preparare le valigie.