Capitolo 2 (parte seconda)

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Michela
Prima di addormentarmi sentii mia madre dire "lei lo devo sapere! É un suo diritto!"..

"E' un suo diritto sapere che noi siamo i suoi nonni, che suo padre non l'ha mai conosciuto e che sua madre e' morta per salvarle la vita"
Quelle parole mi bastarono per mettermi in confusione e farmi passare una notte in bianco.

Alla fine mia addormentai verso l'una di notte, mio padre mi sveglio' alle sei e mezza e l'unico mio pensiero era: oggi e' venerdi' posso leggere fanfiction a gogo'!
Feci colazione, mi lavai e mi vestii con un jeans nero, una felpa con la zip e le mie amate air bianche non piu' bianche!

Andai a scuola con la mia migliore amica della materna e una volta arrivata mi misi in un vicoletto vicino alla scuola e mi feci una sigaretta.
Quando stavo per finirla sentii un rumero di passi e spensi in fretta e furia la cicca per terra, ad un certo punto non sentii piu' i rumeri quindi mi girai per tornare davanti alla scuola e chi vidi Eleonora e Luca che mi guardavano a dir poco incazzati.
Luca mi disse "cosa cazzo stai facendo per l'amor di Dio!?"
Io risposi impaurita al massimo " stavo fumando..."
Ele mi chiese "quante!?", lei non voleva che fumassi, ma era l'unico modo per ricominciare ad autolesionarmi.
Io dissi "una.." e mi misi addosso il profumo e in bocca una gomma da masticare alla menta.
Detto questo mi girai per andarmene, ma Luca mi afferro' per il braccio e mi abbracciò.

Entrammo in classe con la speranza che le.lezioni finissero in fretta, ma non fu cosi' e in più, come se non bastasse, quella di geografia mi interrogo' e commento' "Michela sei dimagrita o sbaglio? Stai mangiando vero?"
Io onestamento non lo sapevo, ma poco male se dimagrivo.
Dopo di quest'ora le lezioni passarono in fretta e mi indirizzai insieme a Serena e alla mia professoressa di italiano verso coro. Iniziammo a cantare e anche ora si fecero presto le quattro, io e Sere andammo a casa insieme come il solito cantando come due malate mebtali le nostre canzoni preferite.

Arrivata a casa cercai delle foto vecchie che mi dessero qualche indizio su chi era il mio vero padre o che mi dicessero che mia madre per dire una cosa del genere si era fatta di robe molto pesanti.
Cercai dentro l'armadio dei miei genitori, non trovai niente finché non mi venne un colpo di genio: nella valigia dove si trovavano le fotografie del matrimonio dei miei.
Iniziai a cercarla, ma non la trovai forse perché l'avevano spostata. Ad un certo punto vidi un luccichio in fondo all'armadio e l'afferrai. Nel prenderla mi ruppi quasi il braccio destro per quanto pesava, l'aprii e trovai il solito album di foto e la sfilai dalla valigia peró, come sempre, trovai solo quello.
Quando lo stavo mettendo mettendo apposto, la valigia cadde e un botto di fogli, fotografie e fotocopie di documenti caddero per terra. Iniziai a raccoglierle e nel mentre mi cadde l'occhio su una fotografia con me da neonata in braccio a un ragazzo molto giovane

Sorelle piú che amiche || One directionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora