Capitolo 4

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Luca

Daniele inizió a dire "Michela ha superato l'operazione,ma è in coma... non si sa ne' se si sveglierá né quando nel caso".
Dopo che una lacrima gli ebbe rigato il viso ci disse "non ha nessun osso rotto, ma ha subito un trauma celebrale grave e se si sveglierá non si sa se potrebbe ricordare ... mi dispiace ragazzi. Eleonora volevo dirti che qualunque cosa succeda non ti daró mai la colpa di quello che le é successo!".

Dopo aver realizzato quello che aveva detto sulla mia piccola, corsi in bagno dove piansi lacrime salate e rigettai l'anima.
Non potevo permettere che lei non ricordasse chi fossi e quello che avevamo passato.
Ma soprattutto non potevo permettere che morisse.
Se moriva michela una parte della mia vita se ne sarebbe andata con lei: oramai lei mi era entrata nel profondo dove nessuno é mai arrivato.

Eleonora

Vidi Luca scappare verso il bagno. Scambiai un veloce sguardo e, dopo pochi minuti, mi alzai per inseguirlo.

Arrivai davanti al bagno e lo vidi accasciato davanti al cesso con le lacrime che uscivano dai suoi occhi. Non l'avevo mai visto in questo stato...
Mi avvicinai, fregandomene altamente che fosse il bagno degli uomini, e mi sedetti vicino a lui.
Gli dissi "la ami vero?".
Lui non si era ancora accorto della mia presenza e perció sobbalzó alle mie parole.
Mi guardó negli occhi e per la prima volta capii perché Michela ne era innamorata: ogni volta che guardavi i suoi occhi vedevi l'oceano e sembravi che ti ci perdessi dentro.
Non mi fraintendete. Luca ha dei bellissimi occhi, ma non mi piace. A me piacciono gli occhi verdi e i capelli castani.

Lui mi rispose "come nessuno ha mai amato qualcuno..", ero felice per Michela e capii subito il problema: sono troppo orgogliosi per ammetterlo, ma non capivo una cosa e quindi gli domandai "qual é il problema allora?", lui mi guardó come se fossi una cretina e mi urló "il problema è che lei potrebbe morire senza che io glielo abbia detto e sento che se non glielo dicessi potrei morire con questo rimorso!".
Inizió a piangere di nuovo e io mi sentí una cretina.
Io gli dissi "dopo che sei scappato, suo padre ha detto che potremmo entrare dentro la stanza! Diglielo ora sono sicura che ti riesca a sentire e poi se si sveglia ridiglielo!". Lui pensó per alcuni minuti alle mie parole e poi ribatté "ma se non ricambia e mi rifiuta!? Ne sono sicuro che ne uscirei distrutto... oramai la amo da due fottuti anni e non ho mai visto un suo segno che mi indaccase cosa prova per me!".
Io per poco non lo picchiavo di brutto: lei quando siamo in classe diventata incantata quando lo vede e poi diventa rossa come un pomodoro, ma non potevo dirglielo e cosí gli risposi "ma se non ci provi mi spieghi come fai a scoprirlo razza di coglione! Se non ricambia ehh amen significa che non é la donna della tua vita! Ora prima che ti pisto di botte va da lei.. ha bisogno di te...".
Lui mi guarda stranito poi si alza, si asciuga il viso e se ne va. Io lo seguo poco dopo.

Serena

Dopo che Ele inseguí Luca, mi soffermai a pensare alle mie scoperte e a quella cartellina clinica.

Ad un certo punto vidi una massa di paparazzi entrare nell'ala e non capii che cosa ci potessero fare dentro un ospedale, ma quando se ne andarono (scortati fuori da delle guardie) vidi i miei quattro angeli.

Non mi spiegavo che cosa facessero qui dentro e guardai in modo confuso il padre di michela che mi mandó uno sguardo sicuro e poi inizió a parlarci.
Le mie ipotesi adesso erano un po' piú fondate soprattutto quando Harry inizió a guardarmi in modo curioso.
Liam inizió a piangere ed i ragazzi cercavano di confortarlo.

Tornarono Luca ed Ele; notai che il primo stava cercando di trattenere le lacrime e si indirizzó verso la camera di michela.

Liam

Atterrammo in Italia e vidi subito le nostre guardie farci spazio tra le fan. Noi amiamo le nostre fan, sono sempre disposte ad aiutarci, ma questa era una situazione delicata e, infatti, ci stavano facendo alzare il livello di irritazione.
Ho detto "ci" perché io ero triste perché mia figlia era stata investita e, invece, Harry stava per rivedere sua figlia dopo tanto tempo.

Arrivammo all'ospedale circondati dai paparazzi peró garzie alle nostre guardie del corpo riuscimmo ad entrare in quella maledetta ala.

Appena entrai vidi il nonno di Michela, inziai a parlarci e mi disse la sua condizione scoppiai in lacrime mentre i miei migliori amici cercavano di tirarmi su il morale.
Nel frattempo avevo notato che Harry aveva iniziato a guaradare una ragazzina, mi girai verso Daniele e lui disse a tutti "ragazzi ho il piacere di presentarvi Serena".

Harry

Quando entrammo vidi una ragazzina guardarmi e la guardai in modo curioso perché aveva qualcosa di familiare.
Il padre della ex ragazza di Liam mi guardó e poi disse "ragazzi ho il piacere di presentarvi Serena".

Io corsi via e Liam mi raggiunse poco dopo. Iniziai a piangere e notai che anche lui lo stava facendo.
Io gli dissi "guardala é diventata una bellissima donnina.. non ci siamo stati per tutti questi anni...io la amo é il mio piccolo grande tesoro ... ha la sua stessa carnagione e la stessa forma del viso ... io sinceramente non so come faró a guardarla negli occhi ed evitare che i ricordi di me ed Elena riaffiorino nella mia mente. Quando glielo diciamo io non ce la posso fare ad averla a due passi di distanza senza scusarmi con lei e abbracciarla per il resto della vita?!".
Lui nonostante le lacrime agli occhi mi risponde con un tono calmo "intanto glielo diremo insieme sia a Serena sia a Michela, ma dobbiamo aspettare che si svegli..".
A me venne un pensiero che non avrei mai voluto nella mia mente "e se non ci perdonano? E se non ci credono? E se ci credonoe ci fruttano per i soldi?".
Liam mi bloccó e rispose "stai tranquillo ci perdoneranno o almeno si aggrapperanno al pensiero che non hanno piú una madre e gli unici che gli rimangono siamo noi!".

Luca

Entrai nella stanza della mia piccola e mi fece piangere il cuore vederla attaccata a quei fili e macchinari, ma ero cosciente del fatto che senza di questi non sarebbe sopravvissuta.
Mi avvicinai piano al letto e mi sedetti su una sedia. Le presi la mano e baciai il dorso dolcemente.

Mi feci forza e coraggio e iniziai a dirle "piccola mia sono oramai due giorni che ti trovi su questo letto e non dai segni di vita.
Sai per me é molto difficile dirtelo, ma vedi io mi sono innamorato di te da due anni...
Forse non sembra, ma é cosí e magari ho pensato che ignorandoti la "cotta" sarebbe passata... ma non é andata in questo modo.
Delle volte non ce la faccio ad ignorarti e mi ritrovo a sentirmi importante quando tu mi permetti di aiutarti nonostante quello che ti ho fatto".

Le diedi un leggero bacio sulle labbra, ma all'improvviso guardai la macchina, che era attaccata al suo battito, fare un unico suono e chiamai immendiantamente i dottori che mi fecero uscire subito.
Dopo che uscii vidi i dottori portare il corpo di Michela in sala rianimazione.

Spazio nana!
Questo capitolo é arrivato un po' in ritardo.
Dal prossimo capitolo useró o il presente o il passato prossimo
Alla prossima
Nana

Sorelle piú che amiche || One directionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora