La mattina dopo...
...driiin...driiin...
Dio, che palle, è già mattina. Voglio dormire. Non intendo alzarmi dal letto. Per nessuna ragione. Dico sul serio.
"Hope!! Muoviti è tardi devi andare a Scuola" grida mia madre tanto forte da farsi sentire dal piano inferiore. Mi giro e mi rigiro nel letto fino a cadere col culo per terra. Sbuffo rumorosamente, prima di alzarmi per raggiungere il bagno.
Oggi piove quindi penso che opterò per un paio di leggins neri e un maglioncino bordeaux, senza dimenticare lo sciarpone per coprire quegli orribili segni ancora sulla mia pelle. Un po di trucco, giusto per non sembrare una morta, e scendo a fare colazione.
"Finalmente ti sei decisa a scendere, pensavamo fossi morta!"esclama Ross "E poi cos'è successo di sopra? Hai fatto cadere un mobile per caso? Non sai perché sembrava che stesse per venire giù il soffitto..." continua con un ghigno in faccia che gli levo, subito dandogli uno scappellotto sulla testa. "Mh, sta zitto!" borbotto prendendo una merendina, per niente salutare, dalla dispensa. "Hope tuo padre non può accompagnarti a scuola, di conseguenza lo farò io. Quindi vedi di muoverti ti aspetto in macchina, sei pregata di metterci meno di trenta minuti" annuncia mia mamma prendendo le chiavi della macchina con un fastidioso sorrisino stampato sulla faccia. Cos'è la giornata 'prendiamo in giro Hope tutti insieme appassionatamente'?!
Raccolgo lo zaino buttato vicino alla porta e metto le scarpe, anch'esse lì vicino, ed esco di casa. Finalmente.Arrivati davanti scuola, saluto velocemente mia madre e scendo dall'auto, che parte subito dopo.
Davanti al cancello ci sono vari gruppetti di ragazzi: chi fuma o chi vuole, semplicemente, entrare il più tardi possibile. Tra questi ci sono anche gli amici di Lox e Nash, che parlano e ridono come se non fossero le otto di mattina. Cerco di mimetizzarmi con l'ammasso di studenti che entrano nel cortile come una mandria di pecore, per non farmi vedere dal gruppetto di Nash. Sono dei ragazzi simpatici per carità, ma sinceramente non ho nessuna voglia di parlare o vedere nessuno in questo momento. Sarà il post-stupro.
Ma dato che la fortuna bomber sempre dalla mia parte, mi riconoscono chiamandomi a gran voce per attirare la mia attenzione. 'Fai finta di niente Hope. Fai finta di niente e vai avanti per la tua strada'. Cerco di immischiarmi ancora di più nella folla, ma qualcuno mi afferra il polso e vengo tirata indietro, vado a sbattere contro il petto di qualcuno. Alzo lentamente la testa trovando due occhioni verdi fissarmi e due labbra risa curvate all'insù. Cameron. 'Sto ragazzo è onnipresente...'.
"Fare finta di nulla non servirà" dice sempre sorridendo. Beccata! Sbuffo e alzo gli occhi al cielo. "I ragazzi vorrebbero salutarti" continua, "Beh, di ha ragazzi che mi saluteranno un'altra volta" risposi sgarbata. Non voglio offendere i ragazzi, ma questo ragazzo mi dà troppo sui nervi. Ridacchia "Sta calma tigre!", 'che cazzo di ride?!' "Non chiamarmi in quel modo. E ora devo andare" mi libero dalla sua presa, che fino a d'ora era sul mio polso. Mi allontano e gli sento urlare un 'ciao tigre'. Da spaccargli quel bel faccino ce si ritrova proprio.
Infondo quel ragazzo non mi ha fatto nulla, ma non so per quale motivo mi da così incredibilmente fastidio.Arrivo in classe, ci sono ancora parecchi posti liberi. Mi metto in uno di quelli al fondo, in modo da non dare troppo nell'occhio.
Prendo il telefono e vado sui vari social. "È libero questo posto?" chiede una voce femminile alle mie spalle, "Si si, siediti pure" rispondo, mi giro per vedere in faccia la mia nuova compagna di banco. È la sorella di Cameron, anche se non si assomigliano molto, anzi proprio per niente. Lei ha dei lunghi capelli biondi, occhi azzurri ghiaccio e i lineamenti sono completamente diversi. Non che mi sia soffermata a guardare troppo Cameron, assolutamente.
"Ciao! Hope vero?" domanda la ragazza, "Si tu sei Sierra giusto?" mi assicuro di fare le mie solite figure di merda. "In persona!" ridacchia mentre io mi limito ad un semplice sorriso. L'insegnante arriva richiamando la classe, "Oggi andremo in laboratorio. Iniziate ad andare, io vi raggiungo tra poco".
Arrivati nel laboratorio di chimica, prendo camice e mi metto in uno dei tanti banconi bianchi, e al mio fianco Sierra. Il professore arriva e inizia a spiegare, la bionda al mio fianco è molto concentrata mentre prende appunti e segue passo passo le indicazioni del prof..
Io sono praticamente stravaccata sul banco, sbadiglio. "Signorina Lynch la sto disturbando per caso?" mi rimprovera il vecchio, "Si alzi e si metta a lavorare al posto della signorina Dallas" continua mentre io lo guardo con aria di sfida e il sopracciglio destro alzato. Mi alzo lentamente dallo sgabello e mi metto al posto di Sierra, che ha taciuto per tutto il tempo. Mi guarda incoraggiante e poi torna a prestare attenzione alla lezione, secchiona. Inizio a mischiare vari liquidi colorati e polverine, alquanto ambigue. Mi sento il piccolo chimico. È venuto fuori un miscuglio blu, che inizia a fare le bolle, il liquido diventa sempre di più, così cerco di migliorare la situazione aggiungendo altre di quelle sostanze, non sto che peggiorando le cose. Ho bisogno d'aiuto "Ehm...Sierra credo di aver combinato un disastro" dico in preda al panico, subito si gira e notando il casino che ho combinato entra nel panico pure lei. "Oh oh! State tutti giù!" grida mentre ci nascondiamo sotto al bancone, e proprio nel momento in cui il professore si avvicina per vedere che succede io mio 'esperimento' esplode sulla sua faccia. 'Ora si che sono nei guai'
"Lynch, Dallas! In presidenza, ora!" strilla il vecchio. 'Cazzo!'."Allora signorine cos'è successo? Perché vi hanno mandato da me?" chiede il preside Smith, "Beh...ecco..." comincia Sierra ma viene bloccata da Rover, l'insegnante di chimica, "Queste due teppistelle hanno fatto un miscuglio di sostanze fino a fare esplodere tutto! Il laboratorio è completamente rovinato! È inconcepibile le deve sospendere!" ci accusa, ha tutti i capelli, quelli che gli sono rimasti, sparati, io camice tutto sporco e una delle lenti dei suoi occhiali crepata. Io e la bionda ci guardiamo e per poco non scoppiano a ridere per come è conciato. "L'avete combinata grossa ragazze, vi dovrò sospendere per due giorni e ora fatemi chiamare i vostri genitori" dice il preside incrociando le mani e poggiandole sulla scrivania. Sul volto di Sierra si forma una smorfia di ansia, i suoi devono essere parecchio severi, ma anche i miei non scherzano quindi e meglio se chiedo a Ross.
"Scusi signore possiamo andare un attimo al bagno giusto per togliere un po di sporco dai vestiti" domando al presiede che acconsente. Appena usciamo dal suo ufficio prendo il telefono e mando un messaggio a Ross.A Ross:
Il professore di chimica mi ha mandata dal presidente, non dire niente a mamma e papà. Tra poco ti farò chiamare dal preside.
Ti voglio bene ❤Da Ross:
Devi sempre combinare guai! Fortunatamente hai un fratello come me che ti aiuta sempre."I miei mi ammazzeranno" sussurra Sierra, "Figurati si arrabbieranno, sicuramente, ma non fino a quel punto" ridacchio rassicurandola. "Dici così perché non conosci i miei, sono molto severi. Sai hanno sempre preteso molto da me, si anche da mio fratello pretendono molto ma lui, diversamente da me, si ribella e fa quello che gli pare, e i miei non gli dicono nulla, facessi io una roba del genere mi direbbero che sono molto delusi dal mio comportamento e che sono immatura anche se sono più piccola di lui." ascolto tutto senza fiatare, ma la bionda se ne accorge, "Scusa non volevo romperti le palle con i problemi della mia famiglia" si scusa mortificata, è troppo educata per i miei gusti. "Tranquilla, verrà mio fratello a prenderci inventati qualche scusa del tipo che i tuoi non ci sono o robe così. Ora andiamo in bagno a pulirci un po".
Siamo davanti allo specchio del bagno della scuola da dieci minuti buoni che cerchiamo di salvare il salvabile, il camice mi ha sporcato tutta la sciarpa. "Hope hai tutta la sciarpa sporca, forse è meglio se la togli così riusciamo a pulirla meglio" allunga le mani per levarla ma mi allontano "Ehm...no la tengo, s-sai ho mal di gola. La laverò a a casa, ma grazie lo stesso" dico cercando di sembrare il più naturale possibile. "Oh come vuoi" sorride. Usciamo dal bagno e torniamo dal preside che ci chiede di chiamare i genitori.
"I miei non ci sono per lavoro quindi verrà mio fratello è maggiorenne e frequenta l'università, va bene lo stesso?" chiedo sperando in una risposta positiva, che non tarda ad arrivare fortunatamente. "I miei pure sono in viaggio per lavoro sono via già da una settimana e non torneranno prima della fine del mese, quindi...", "Verrà con noi, se non è un problema" vado in soccorso della biondina, "No affatto, nessun problema". Tiriamo un sospiro di sollievo e usciamo dalla scuola in modo da aspettare Ross. La macchina sportiva di Ross accosta davanti a noi, "Ehi sorellina salta su! E ciao..." dice rivolgendosi a alla mia amica, "Sierra, io sono Sierra. Un'amica di Hope" risponde lei timidamente, mentre io salgo nel posto affianco a quello del guidatore. Ross le fa l'occhiolino e lei arrossisce violentemente, poi sale nei sedili posteriori e partiamo.S/A:
Ei ragazze! Ecco finalmente un nuovo capitolo. Qualcosa di interessante succederà nel prossimo capitolo 😏Ci siamo accorte che negli ultimi capitoli i voti e i commenti sono calati un po, quindi per favore rimediate!
Vi amiamo...Puccia&Tisha
STAI LEGGENDO
I'm not perfect
FanficLui: modello di Calvin Klein, bellissimo e desiderato da tutti Lei: ragazza ribelle, sicura di sé e molto incasinata Se le loro strade si incrociassero? Cameron Hope