Capitolo 2

436 30 2
                                    

Hope's POV

Entro nell'edificio con lo zaino in spalla. Ho già il mal di schiena adesso, figuriamoci dopo. Eppure non lo avevo riempito molto. Mi sarebbe bastato un foglio di carta e una matita per colmare i miei animi assassini. Fin da piccola ho avuto la passione del disegno, ma senza avere mai qualcosa di specifico da raffigurare. C'era la giornata in cui amavo disegnare animali, mentre in un'altra mi bastavano degli scarabocchi.
La scuola, appena entrata, la trovai molto accogliente. Nulla da invidiare alle altre, ma amavo la monotonia. Le pareti gialle creavano un forte contrasto con gli armadietti rossi, che qualche volta uno studente amava sbattere rumorosamente.
"Lynch! Benvenuta! Mi segua in segreteria, sono la signorina Grislet, professoressa di filosofia" mi chiama una donna sulla cinquantina, vestita con un amorevole tailleur grigio. Entrati nella stanza mi da un foglio con le lezioni. "La classe è la 304, dolcezza. Spero ti piaccia la scuola e che ti trovi bene. Per qualsiasi problema, vieni pure a chiedere a me o al preside. Buona giornata"
Mi dirigo all'aula attraverso il lungo corridoio quando sento la mia spalla ritrarsi a se stessa, a causa di qualcuno che viene a sbattermi contro. Mezzo giro della testa e noto due occhioni marroncini, due labbra perfette e una chioma sbarazzina che con nonchalance si volta alzando gli occhi dal cellulare fissandomi, ma continuando sempre a camminare nella sua direzione. "Idiota..." sospiro continuando a camminare.
Entro in classe e mi siedo infondo, per paura di rubare il posto a qualcuno.

XXX

Suona la campanella dopo un'ora di noiosa lezione. Le uniche persone che si sono girate al suono del mio nome erano poche. Già ho capito con chi avrò a che fare per i prossimi mesi.
"Lox! Accompagni la signorina Lynch a visitare la scuola" ordina il prof a una ragazza veramente carina, rossa, ricciolina. La vedo sistemare i suoi libri nello zaino e raggiungermi. "Ehi" dice con un meraviglioso sorriso sulle labbra. Alzo la mano per salutarla. "Mi chiamo Mahogany Lox, ma tutti mi chiamano solo Lox. Saremo nei prossimi corsi insieme" mi dice, facendomi notare le sue meravigliose lentiggini. "Piacere" le stringo la mano e lei mi porta un po' in giro. "Mh. Beh, questa è la palestra, abbiamo una squadra di basket se ti interessa. Se no farai ginnastica con tutti gli altri" mi spiega. "Là si mangia, qui c'è il bar, i bagni..." Si gira intorno indicandomi il piazzale, poi torniamo in classe. È veramente una ragazza simpatica! Ha un fratello, ama disegnare e fare video su Vine. "Vuoi il mio numero? Così usciamo qualche volta...non conosci nessuno ma sembri così simpatica!" Dice lei guardandomi e prendendo il cellulare. Non voglio uscire con lei. Nel senso...non credo di voler uscire con una come lei. È così simpatica, finirei solo per rovinarla ulteriormente. "Io non so se..."non mi lascia nemmeno finire "Lo so, sono tropo schietta vero? Non ti preoccupare, se non te la senti, non ti obbligo. Pensavo volessi un po' di compagnia" ammette un po' delusa, ma sempre sorridendomi. "No no! Anzi..." Rispondo io. Lei mi passa il suo numero e mi prende sotto braccio. Wow, ho trovato qualcuno più strano di me!
"Vieni, ti offro un caffè!" Mi dice lei "Guarda. Quel bar all'angolo è il mio. Ceh, di mio padre...lo ha comprato da qualche anno e con la nostra 'combriccola' ci passiamo i pomeriggi" mi spiega. Come? Altre persone? Un giorno che sono qui è già conosco il mondo? Io non sono abituata... "Combriccola hai detto?" Chiedo allarmata. "Sì. Sono brave persone, tranquilla" scherza, poi entrati dalla porta sul retro ci dirigiamo in una tavolata di ragazzi che ridevano animatamente. Okay Hope, calmati. Magari non andiamo da loro... "Ehi! Abbiamo nuovi acquisti, dolcezze!" Lox si siede sulla panca facendomi spazio fra i tipi che ormai si erano zittiti. "Lei è Hope, è arrivata ieri da Detroit. Accoglietela bene!" Ride lei. "Dunque...allora lui è Jack Gilinsky, ma puoi chiamarlo solo Gilinsky, dato che di Jack c'è già lui" dice poi indicandomi sue ragazzi, uno alto e l'altro con i lineamenti più giovanili. Entrambi mi salutarono con un gesto della mano e un bel sorriso. Devo ammettere che il primo non era affatto maluccio, ma nemmeno il secondo scherzava. "Loro invece sono Aaron, Carter, Matt è il ragazzo più divertente del gruppo, ma non ci sperare, mentre il tipo con la bandana in testa si chiama Taylor..." continua indicandomi i ragazzi uno alla volta. Il ragazzo dai lineamenti asiatici si stravacca sul tavolo da gioco per farmi il baciamano facendomi ridere appena. "Poi c'è Sierra, la seconda ragazza nel nostro gruppo e poi Shawn" la ragazza sorride mentre il tipo si alza dalla sua postazione dandomi un mezzo abbraccio. Okay, troppa confidenza, ragazzone. "Noooo ragazzi, non ho bisogno di aiuto!" Dice in modo ironico un ragazzo veramente alto, capelli di modesta lunghezza e degli occhi che...wow! Teneva sì e no otto lattine di varie bibite tra le braccia, almeno fino a quando Gilinsky non si alza ad aiutarlo. Anche lui non scherzava in fatto di altezza. Mi girai verso Lox, in attesa che mi presentasse il ragazzo. Non vedevo l'ora di andarmene a casa a disegnare. Ho conosciuto più persone qui che nel Michigan! Continuai a guardarla e lei alzò gli occhi al cielo sbuffando. "Lui è...un loro amico" smorfia. "Grazie Mahogany! Sono Nash, comunque" ride porgendomi la mano. "Per te sono solo Lox" risponde fredda, lui ride. "e comunque...evitalo. È solo un idiota" dice rivolgendosi a me. Gli stringo la mano mentre si siede anche lui. "Sono tutti qui?" Dico io preoccupata, con tono supplicante. "No. Ne manca uno. Il fratello di Sierra, Cameron. Di solito è poco con noi, ha dei servizi fotografici. Però appena posso te lo presento!"

I'm not perfectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora