5 capitolo

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Appena fu l'intervallo io seguii Leonardo silenziosamente,finchè lui si guardò dietro le spalle e mi vide e mi sorrise.-Scusami se ti seguo,solo che io non so con chi stare e tu mi sembri simpatico-dissi io-ma certo,non ti preoccupare-rispose lui.Ci sedemmo a un muretto nel minuscolo cortile della scuola.-Sai io sono sempre stata molto timida,diciamo,più che altro io ero troppo insicura di me stessa,ma da oggi ho deciso di provare a essere più sicura di me stessa--allora siamo in due-rispose lui,poi aggiunse-senti ti va oggi di trovarci davanti a scuola per poi prendere un gelato e conoscersi meglio?--certo,ma a che ora?--le tre?--va bene-.Suonò la campanella,imci riunimmo tutti di nuovo in classe.Sulla lavagna c'era scritto"MATEMATICA È LA VITA"mi immaginai che ora avessimo avuto matematica.Entrò rumorosamente una professoressa.Era alta,magra,con degli occhiali rotondi orribili e un quintale di trucco mezzo sbiadito sugli occhi.-Buongiorno bambini!-Scherzava vero?Ci aveva veramente chiamati bambini?...ehm...sì.

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