11 capitolo

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Quanto avrei voluto toccare i suoi capelli neri.Sembravano un po come quelli di Johnny Depp ma molto piu scuri(Ora basta parlare dei capelli,abbiamo capito che sono belli,uhhh...ho fatto rima)
Mi rimase in mente quel ragazzo.Quando tornai a casa mi chiusi in camera e cercai di fare un ritratto di lui e appena lo ebbi finito ci scrissi sotto:Tu dagli occhi infiniti,pensami ti prego.
I suoi occhi mi mancavano.Che strano,l'avevo guardato per 40 secondi,non tanto ma mi sembrarono infiniti.Misi il ritratto dentro il diario di scuola.Il giorno dopo avevo paura di andare a scuola perchè avrei visto Leo e non avrei saputo come comportarmi.Lasciai mio fratello alle medie poi feci un pezzettino di strada e,chi si rivedeva...
Entrai dentro il liceo velocemente perché ero di cinque minuti in ritardo.Vidi la porta della classe chiusa così bussai e mentre aprii la porta dissi silenziosamente-Mi scusi per il ritardo,ma il mezzo pubblico era guasto- -Non mi interessa,di devi alzare prima alla mattina,quindi ora salti la prima ora- -Vabene,ma dove rimango?-
-Fuori-rispose la professoressa con freddezza.Io uscii dalla classe e mi sedetti per terra difianco alla porta della classe.Tirai fuori il ritratto di quel ragazzo,che mi fece tornare di buon umore.Dopo venti minuti sentii la porta aprirsi.Era Leo.Immediatamnete nascosi il mio ritratto nello zaino.-Mi sono fatto cacciare fuori dalla classe perchè ti dovevo parlare- -Dimmi-risposi io. Lui iniziò a spiegarmi-Io ieri sono stato diciamo,stupido,io in verità ero venuto davanti a scuola per vedere te,ma io sono fidanzato con la ragazza che hai visto difianco a me e se lei avesse scoperto che io fossi andato a prendere un gelato con te mi avrebbe lasciato,ma se vuoi oggi dato che lei è via possiamo andarci veramente-
Io però volevo tornare al parco per vedere quel ragazzo.Mi importava di più quindi risposi-Scusa ma oggi sono impegnata-Aveva capito che non mi interessava più uscire con lui.Io ora sarei uscita solo per vedere quel ragazzo.Dopo quella conversazione io e Leo non ci parlammo più.Alla fine era meglio così,non mi piaceva il fatto che lui pur di rimanere con la sua fidanzata dovesse essere falso.Appena suonò la seconda ora io entrai in classe.La prof di matematica cambiò di posto tutti.Io capitai difianco a un ragazzo che si chiamava Lorenzo
-Senti,chiariamo una cosa,tu mi fai copiare tutto, hai capito?-
-Si va bene-risposi io.Che antipatico che era.Non ci scambiammo una parola.Poi negli intervalli io andai nel bagno delle ragazze a disegnare.Alessia era veramente strana,quindi preferivo stare d'assola.Appena suonò l'ultima campanella mi fiondai alla scuola di mio fratello.-Jenny,ma perchè cammini così in fretta?-mi chiese Jack.
-Perché dopo mangiato devo uscire- -Con quello di ieri?-
-Si con quello di ieri-mentii io.
Arrivati a casa mi lavai velocemente le mani poi iniziai subito a mangiare.
-Jennifer,perchè sei così affrettata?- mi sorrise mia mamma -Perché dopo devo uscire- risposi io.Lei mi guardò e poi sorrise a mio fratello.Se avessero saputo la verità sicuramente non avrebbero riso.Appena io ebbi finito di mangiare mi truccai bene e mi misi i più bei vestiti che avevo.Quando arrivai al parco mi iniziò a battere il cuore,finché si fermò quando io vidi quel ragazzo.Stava di nuovo giocando a palla con i suoi amici.Io mi sedetti nello stesso punto in cui mi ero seduta il giorno prima.Un ora dopo vidi tutti gli amici del ragazzo andarsene via.Io mi girai a guardare il ragazzo e lo vidi fumare una sigaretta.Mi rigirai.A un certo punto lo vidi avvicinarsi a me dicendo -Perchè sempre sola?- Mi sentivo le farfalle allo stomaco.-Be,perchè ho dei problemi a scuola- -Se hai bisogno di consigli chiedimi pure,io per fortuna la scuola l'ho finita da un pezzo,ah comunque non mi sono presentato,piacere Giovanni-
Ommiodio mi aveva parlato e io ora sapevo il suo nome.-Piacere,Jennifer- -Ma il tuo nome è inglese- -Si,mia mamma è americana quindi io e mio fratello abbiamo nomi inglesi,ma io sono nata in Italia- -Forte-rispose lui

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