Capitolo 4

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É mattina, mi sveglio con la musica che mi rimbomba nelle orecchie.
Tolgo gli auricolari e, alzandomi, vengo accecata dal filo di luce che passa attraverso la finestra.
Sono le 7:40, ho solo 5 minuti per prepararmi e prendere l'autobus per arrivare in tempo. Scendo le scale e vado in cucina.
Prendo un bicchiere e ci verso velocemente del latte, lo bevo e mangio un biscotto ma lascio tutto in disordine per la fretta.
Mi vesto infilo le scarpe e mi lavo i denti in fretta, faccio lo zaino e corro verso la porta.
Guardo il telefono, solo 2 minuti per il bus, Corro piu veloce possibile come se mi stessero inseguendo per uccidermi.
Appena mi fermo le portiere dell'autobus appena arrivato si aprono e salgo.
Cerco con lo sguardo Federico ma lui non c'è.
Forse perché non ha voglia di darmi una spiegazione a ciò che è successo ieri...

Mi siedo al banco dove ero seduta ieri e poso lo zaino sulla sedia.
«Ho un sonno pazzesco»
Sussurro e mi giro a vedere se ho l' acqua nello zaino e...no, per sicurezza guardo se ho dei soldi per la merenda ma manca pure questa. Mi butto con le braccia sul banco come se avessi percorso tutto il deserto a piedi senza mai bere.
«Ti serve l'acqua?» chiede il mio compagno di banco, ovvero Federico.
«No graz...si per favore potrei averne un po'?»
Rispondo distrattamente. Il sonno e la fretta non mi vanno molto a genio.
Si gira per prendere l'acqua nello zaino e mi porge una bottiglietta naturale ancora sigillata.
«Tieni se vuoi prendila tanto io non bevo...»  me la porge sorridendo.
«Come non bevi...?» lo guardo stranita.
«No...é che...non ho sete, riuscirò a resistere fino a casa...» mi rivolge una veloce occhiata e poi ritorna a guardare dritto a sé.
«Okay...sei sicuro?» fisso i suoi occhi verdi cerulei maghifici e mi perdo nelle loro sfumature, tanto che non riesco a smettere di fissarli fino a quando lui non abbassa lo sguardo e risponde.
«Si...» guarda il banco.
«Grazie...» accenno un sorriso.
Arrossisco e ripenso alla frase "io non bevo" e intanto scolo mezza bottiglietta.
Arriva la professoressa di tecnica che chiede a Luca e Michael di fare un breve ripasso sugli argomenti dell'anno precedente e poi spiega gli argomenti del nuovo anno scolastico.
Non seguo la lezione perché sono troppo impegnata a notare che gli occhi di Federico da quel verde intenso di ieri sono diventati di un leggero pigmento rosso in centro ed inoltre sono contornati dalle leggere venature nere di ieri.
Il sole batte sul suo volto, ma la finestra é completamente aperta, perció i raggi non proiettano nulla.
Respira a fatica come se stesse trattenendo qualcosa dentro sé che non può  dire o fare e tiene i pugni stretti a tal punto che le sue nocche sono sbiancate.
Tutto ció è agghiacciante e non può fare altro che provocarmi i brividi di ieri.
«Federico... I tuoi occhi.., sono...» mormoro ma vengo bruscamente interrotta da lui.
«Professoressa dovrei urgentemente andare in bagno» dice lui alzandosi in piedi «Non mi sento tanto bene»
Lei gli da il permesso di andare e lui si precipita in fretta fuori dall'aula.
Osservo il mio diario ed inizio a scarabocchiare e fare qualche piccola bozza, ripenzando ai suoi occhi...
Non appena potrà dovrà darmi una spiegazione veritiera a cosa gli sta accadendo.
Perché ieri avrebbe dovuto mentirmi?
Forse sono troppo ostinata e dovrei farmi i fatti miei, ma la mia curiosità mi dice di fare il contrario, nonostante il brutto presentimento che mi pervade in tutto il corpo.

Faccia A Faccia Con Dei Vampiri ||IN REVISIONE||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora