Capitolo 19

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-Sara's pov-

«Sara é tutto apposto per ora... Puoi venire fuori.» mi incita Federico aprendo l' anta dell' armadio da cui ne esco fuori.
Non capisco... tutto qui? Sono passati pochi minuti, quale era il pericolo?
Le uniche cose che ho sentito sono state la porta sbattere di sotto, qualche bisbiglio e il mio respiro.
«Federico ora mi spieghi tutto nei minimi dettagli. E se tutto questo è uno scherzo io ti giuro che...»
«No, non è uno scherzo... ti assicuro che è tutto reale.» mi guarda dispiaciuta, mentre gli rivolgo uno sguardo piuttosto scettico.
«Ma... Devo avvertirti, temo che potresti non rivolgermi piú la parola; ti capisco... Potresti essere schifata da me... Molto... io ti chiedo aolo di non dirlo a nessuno.» all' improvviso molte strane idee mi passano per la testa... Se parla cosí potrebbe essere un sadico assassino, o forse uno stupratore... oppure qualcuno che si diverte a rapire la gente.
«Si tratta di qualcosa di illegale?» domando esitante.
«No... non proprio credo...» i nostri sguardi si incontrano, fin quando lui non abbassa il suo, andando ad osservare il pavimento.
«Come "credi?"» aggrotto leggermente le sopracciglia.
«Hai notato la mia pelle fredda... Che non mangio né bevo mai, o almeno non spesso... Il mio comportamento strano a volte...» faccio di si col capo ogni volta che dice una cosa che ho adocchiato nel tempo.
«E... qualche volta hai visto delle... venature attorno ai miei occhi...» esita.
«Ebbene... io seguo una dieta piuttosto diversa dalla tua... E da quella di tutti gli altri.» spiega.
«Che intendi?»
Non capisco cosa tutto questo abbia a che fare con me e il fatto che sia stata, in un certo senso, rapita.
Sembra che stia per dirmi che è un vampiro, gli riderei in faccia se lo facesse, o probabilmente mi arrabbierei; perché, insomma, i suoi fratelli mi hanno rinchiusa in questa stanza per giorni, solo per uno stupido scherzo?
«No. Io...» esita un momento, «bevo, non mangio.» non posso credere che lo stia dicendo seriamente...
«Sei un alcolista?» lui è serio, ed io evito di fare la battuta sarcastica chiedendogli se è un vampiro.
Andiamo, tutto questo mi ricorda il film di Twilight.
“Sei incredibilmente forte... e veloce. La tua pelle è pallida e fredda come il ghiaccio... i tuoi occhi cambiano colore...”.
«Sono un vampiro Sara!» esclama alzando leggermente il tono di voce e guardandomi dritto negli occhi.
Lo osservo piuttosto offesa.
Lo ha detto con serietà, ed è questa la cosa che mi irrita. Perché pensa davvero che abbia tempo da perdere...
«Non prendermi per scema, per favore, e spiegami il vero motivo di tutto questo»
«Ecco, come pensavo...» mormora tra sé e sé dandomi le spalle, «Ti basta questo per credermi?» si volta verso di me con delle venature nere molto marcate attorno agli occhi, le quali iridi sono diventate completamente rosse.

Sussulto spaventata ed il mio battito cardiaco accelera.
D'istinto corro verso la porta cercando di aprirla, mi volto un istante e lo trovo a pochi centimetri dal mio volto.
Il suo viso è tornato normale.

Ho il fiatone ed il mio cuore non smette di battere.
«Non... non avere paura ti prego...» incrocia il mio sguardo implorandomi.
«Hai intenzione di uccidermi?» guardo in basso tremando.
«É l'ultima cosa che mi verrebbe in mente» solleva la sua mano destra e la poggia sulla mia guancia.
S

ospiro. Esito, persino, nel farlo.
«E perché sono qui e non a casa mia?» mi sento a disagio data la posizione in cui ci troviamo entrambi, io con le spalle alla porta e lui di fronte a me, a pochi centimetri di distanza dal mio volto, ed una mano posata sula maniglia della porta.

«Io e i miei fratelli volevamo... ritornare ad assaggiare sangue umano direttamente da una vena... sono anni che continuiamo ad alternare il sangue animale alle sacche di sangue prese all'ospedale. Ma non si ha mai la soddisfazione che si ha dopo aver bucato una vena con i canini ed aver assaporato del sangue direttamente da essa.» fa un passo indietro e lascia la maniglia.
«Avevamo deciso che avrebbe scelto Jo chi sarebbe stata la nostra vittima. Ma non posso farti del male, e neanche loro, se tengono alla loro vita» aggrotta le sopracciglia e guarda altrove.
«Quindi avevate intenzione di uccidere l'ipotetica vittima?» lo guardo non capendo bene...
Non riesco a pensare che lui possa davvero uccidere della gente innocente; dopo averlo conosciuto sembra un così bravo ragazzo, incapace di fare del male a qualcuno.
«Ed avevate deciso di farlo in questo modo? Rapendo una persona a caso e infilandole i canini nel colo senza ripensamenti?»
«No... ci saremmo nutriti, poi le avremmo dato del sangue per guarire le ferite dei morsi e l'avremmo soggiogata affinché dimenticasse l'accaduto...»
Resto immobile a riflettere su questa ultima frase. In fondo, nonostante non sia molto giusto da fare, sembra la soluzione migliore.
«Mi odi per questo, vero?» domanda d'un tratto avvicinandosi lentamente a me, alzo lo sguardo per guardarlo negli occhi.
«É la tua natura... non posso impedirti di sopravvivere... anche se non approvo l'idea di dover rapire qualcuno contro la propria volontà»
«Hai ragione, non è giusto...»
«Ma nonostante questo...» aggiungo. «Tu mi piaci ancora...»
Cala il silenzio. Sono consapevole del fatto di essere arrossita dopo l'ultima frase, e probabilmente lui è preso alla sprovvista.
Inizia ad avvicinarsi lentamente verso di me, facendo in modo che i nostri nasi si tocchino. Resto immobile, lasciandolo fare.
Non nego di volerlo baciare.
Non nego il fatto che continua a piacermi nonostante ciò che è.
Perché alla fine è sempre lui; non è cambiato nulla.
Le nostre labbra si incontrano e chiudo gli occhi, per poter assaporare meglio il momento, e godermi il bacio, senza lasciarmi distrarre da ciò che ci circonda.

Dopo qualche secondo si stacca da me; apro gli occhi notando le venature che si soni formate sul suo volto.
«Perdonami... ho bisogno di bere... la scusa dei nostri genitori è una falsa a dovevamo andare a caccia...» indietreggia e il suo viso torna normale. «Torno subito» mormora guardandomi, uscendo dalla stanza lasciandomi lì.
Ferma.
Sbalordita.

Faccia A Faccia Con Dei Vampiri ||IN REVISIONE||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora