«Abbiamo soggiogato i tuoi genitori, non ti faranno domande sul perché sei stata via, dimenticheranno la tua assenza non appena ti vedranno. Questo è uno dei pregi di essere un vampiro.» sorride, mentre siamo sulla motocicletta.
L'aria è fresca e il sole finalmente si è fatto vedere dopo questi guoeni di pioggia umida a Civitavecchia.
Nel bagagliaio della moto si trova la piccola valigia prestatami da Paul, dove all'interno ci sono i vestiti ed il libro che mi è stato regalato dal mio ragazzo vampiro.
Non riesco ancora a credere di avere un ragazzo, ed oltretutto che sia un vampiro. Devo riuscire ad elaborarlo nella mente e metabolizzarlo.
«Grazie mille.» sospiro stanca.
Quando arriviamo scendo e gli restituisco il casco prendendo la mia roba.
«Paul...?» mormoro per attirare la sua attenzione, di risposta mi volge uno sguardo.
«Josh ora dov'é?» rabbrividisco pronunciando quel nome.
«Dov'è chi?» chiede fingendo di non aver sentito.
«Josh...» ripeto impaziente di ricevere una risposta.
«Non lo so... Comunque evita di pensarci...» penso un po' a quel che mi ha detto... Non voglio dargliela vinta...
Sto per protestare ma interrompe l'inizio della mia frase.
«Ma... Non...»
«Tua madre ti aspetta in salotto, devo andare.» Sbatto le palpebre e lui ha già messo in moto ed è partito.
Mi rassegno, sistemo i miei capelli e busso.
Mia madre viene ad aprire, non appena mi vede sorride.
«Sara, non hai le chiavi di casa?» mi chieds come se non mi fossi mai assentata.
Per un secondo resto immobile poi entro in casa e la abbraccio.
«No, le ho scordate» mento dandole un bacio sulla guancia.
«Mi sei mancata.» ammetto staccandomi dall'abbraccio.
«Ma se sei stata fuori solo qualche ora!» mi guarda stranita, come se avessi appena parlato un'altra lingua.
«Lo so...» abbasso lo sguardo, mi fa male doverle mentire. «Ma mi sei mancata lo stesso» mi tolgo le scarpe posandole in bagno, poi vado in cucina per bere un bicchiere d'acqua.
Salgo in camera mia a prendere dei vestiti puliti e torno in bagno per lavarmi.
Chiudo a chiave la porta.
Mi guardo allo specchio...
Sospiro.
Mi strofino gli occhi rossi e stanchi.
Poi mi levo i vestiti e mi infilo nella doccia.
Sotto l'acqua calda mi rilasso.
La mia pelle si idrata e i muscoli smettono di contrarsi. Cerco di mettere di pensare a questi ultimi giorni movimentati, ma mi risulta difficile, non riesco a fare a mendi pensare ai litigi tra Federico e suo fratello... e neanche Josh riesco a togliermi dalla mente.
Apro la tendina ed esco poggiando i piedi bagnati sul tappetino in microfibra bordeaux.
Mi avvolgo nell' accappatoio verde acqua, il mio colore preferito, e mi asciugo, per poi vestirmi.
Asciugo i capelli e già è passata un ora e mezza.
Riordino il bagno e metto i vestiti nella lavatrice.
Prima di tornare in camera mia mi lavo i denti.
Apro finestra per far passare aria poi esco dal bagno e vado in camera.
È sera e non ho ancora fame, ho saltato il pranzo e ora sono finalmente a casa.
Finalmente nel luogo che mi è più familiare e più confortevole al mondo.
Apro la porta della mia stanza e vedo Federico sul mio letto, lancio un grido di spavento non appena lo vedo non ero preparata a questa sorpresa.
«Ehi... Co-come sei entrato? Hai mangiato? O meglio... Bevuto?» chiedo chiudendomi la porta alle spalle e restando davanti all'entrata.
«Sono entrato dalla finestra, comunque si ho bevuto, non preoccuparti, sono apposto per un po' di ore... Tu invece? Hai cenato?» incalza alzandosi e venendo verso di me.
Cammino verso la finestra aperta.
Mi affaccio guardando la città.
Chiudo gli occhi e lascio che il vento mi passi attraverso i capelli sciolti.
Sento federico avvicinarsi a me, in due secondi sono praticamente ingabbiata tra le sue forti braccia che mi tengono per i fianchi.
«Allora? Hai mangiato?» ripete spostando i miei capelli e raggruppandoli tutti sulla spalla destra.
Posa un bacio sull' incavo del mio collo provocandomi una bella sensazione grazie alle sue fredde labbra.
So quanto gli costa questo gesto. Anche se ha cenato da poco un altro po' di spazio per altro sangue nel suo stomaco non manca mai.
«Si...» mento, è molto protettivo nei miei confronti. Forse pure troppo.
Se gli dicessi di no scoppierebbe una guerra all' ultima discussione.
«Non è vero... Si sente, dal tuo alito. Ha lo stesso odore di prima, ma più fresco a causa del dentifricio alla menta con cui ti sei lavata i denti.» mi fa voltare costringendolo a guardarlo.
Di risposta punto gli occhi verso il pavimento.
«Guardami,» mi alza il vento con le dita «vai a mangiare.» ordina.
Sospiro.
«Non ne ho voglia, non ho fame...» è la verità e non può farci niente.
«E poi... Ti metti a sentire l'odore del mio alito!?» aggiungo perplessa con un sorriso diverto.
So che questa conversazione durerà a lungo se non eseguo ciò che ha detto ma se non ho fame non posso sforzarmi di averla.
«Sara, vai a mangiare.» non può darmi ordini...
«Feder...»
«Se non scendi giù a mangiare ciò che tua madre ha cucinato giuro che ti ci porto io, e sai che non ci metto niente a caricarti in spalla e scendere le scale.» minaccia con un leggero sorriso sulle labbra.
«Non potresti mai farlo, mia madre ti vedrebbe. E poi cosa le dirò? Che magicamente sei volato scalando il muro e arrivando alla finestra di casa mia con i tuoi poteri da vampiro?» faccio un passo indietro incontrando la finestra e mettendo le mani sul davanzale per non cadere, cosa che stava per succedere.
«No, le racconterò che mi hai fatto salire tu con la tua corda per saltare.» indica la cordicella vecchia e rovinata per terra in un angolo della mia camera.
«Ma...» faccio per ribattere ma mi prende in spalla.
«L'hai voluto tu...» attraversa la stanza e apre la porta che avevo chiuso.
«No! Federico lasciami! Lasciami subito!» sussurro dimenandomi per non farmi sentire dai miei genitori «Va bene! Vado a cenare! Però adesso lasciami!».
Mi fa ritornare con i piedi per terra con un sorrisetto sjl volto.
«Ci vediamo qui.» mi da un bacio sulla fronte ed esce dalla finestra con la super velocità.
«Idiota.» mormoro ridendo e scendendo le scale per andare in cucina a mangiare qualcosa.
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Faccia A Faccia Con Dei Vampiri ||IN REVISIONE||
VampiroSara é una ragazza di terzo superiore, vive in Italia. Non ha mai pensato che nel mondo potessero esistere altre "forme di vita" diverse dagli umani. Un ragazzo strano...misterioso si é appena trasferito in Italia insieme ai suoi due fratelli... ...