Capitolo 17

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La mia pancia si fa sentire.
«Hai fame, vuoi la colazione?» chiede sistemandomi una ciocca di capelli dietro l' orecchio.
«Si, grazie...» é imbarazzante farsi portare la colazione a letto dal fratello del mio migliore amico.
Il mio stomaco si lamenta un' altra volta.
«Caspita che pancia rumorosa che hai!» scherza rivolgendomi un sorriso.
«Eh già, ma non dirmi che la tua non fa lo stesso quando hai fame!» esclamo con un sorriso a mia volta.
«Mh.» annuisce «Ti faccio portare qualcosa da Jo?» domanda alzandosi in piedi.
«Ehm...va bene.» va verso la porta, chiede a suo fratello di preparare del latte e ritorna a sedersi con naturalezza.
Chiacchieriamo giusto cinque minuti, il tempo che Jo riscalda una tazza di latte e caffè e me la porta.
Sorseggio velocemente il latte, gli ridò la tazza vuota e sparisce dietro la porta.
«Mi sto annoiando. Credo che leggerò il libro...» non risponde.
«Che succede?» noto che le sue orecchie sono tese per cercare di ascoltare qualcosa...
«Sssh, aspetta...» allunga la mano verso di me come per farmi stare in silenzio.
Cerco di sentire cosa succede, ma non percepisco nulla.
«Che c'é?» non capisco cosa succede, lo guardo un po' sconvolta.
«Non parlare...» si concentra. Mi limito ad annuire con la testa.
Esce di corsa dalla stanza in modo agitato.
Cosa sarà successo di così grave?

-Narratore Esterno-

«Jo che succede?» chiede con tono allarmato il fratello maggiore.
«Josh.» mormora Jo.
«Cosa vuole?» Paul ha talmente tanto odio negli occhi che stracolma.
«Ha sete, sta venendo qui. Voleva venire a farci visita da un po'... E oggi gli é venuta l' ispirazione...»
Non solo Paul coltiva odio ma anche Jo sembra averne una bella riserva nei confronti di Josh.
«Merda!» Paul batte un pugno sul tavolo di legno della cucina, talmente tanto forte che ne resta un fosso.
«Ha sentito il suo odore. E non é solo. É con il suo gruppetto...» il ragazzo dai capelli nocciola indica la camera dove poco fa c'era il fratello, «Resta con lei, lo faccio andare via.» aggiunge in modo estremamente serio. «Non voglio che Federico mi uccida un'altra volta perché la sua povera ragazza è morta uccisa dal famoso Josh»
«No, vai tu con lei. Lo faccio ragionare io, dopotutto sono il piú grande. Tu con il tuo solito atteggiamento da idiota arrogante combineresti guai.»
«Oh andiamo, non sei adatto per...»
‹Si invece, sbrigati e va da lei» borbotta Paul seriamente.
Jo fa come ordinatogli e si precipita nella camera di mala voglia.
«Intanto chiamo Federico.» annuisce tra se Paul.
«Jo per favore bussa, mi hai fatto prendere un colpo.» la ragazza riprende il libro che pochi istanti prima era nelle sue mani prima di cadere a terra a causa dello spavento.
«Ascoltami bene piccola cosetta vivente, sei in pericolo, Federico sta arrivando, intanto io devo proteggerti, bla bla bla.» taglia corto cantilenando ed alzando gli occhi al cielo.
«Cosa vuol dire che sono in pericolo? Che sta succedendo?!» esclama Sara allarmata.
«É lungo e noioso da spiegare. Non fare domande. Poi ti spiegheremo.»
«Ma Federico ci metterà un sacco ad arrivare!» esclama lei con le mani tra i capelli, inizia a tremare a causa dell'adrenalina.
«Lascia perdere, non devi preoccuparti.» il tono di voce del ragazzo é calmo in confronto a quello della sedicenne.
«Si che mi preoccupo! Sono in pericolo! E non so neanche il motivo!Come faccio a non preoccuparmi?» urla senza rendersene conto.
«Eccolo, sta arrivando. Federico é qui.» si volta Jo con nonchalance.
«Federico?» ripete scioccata.
«Si.» risponde senza tralasciare alcuna emozione.
Federico si precipita verso il portone della villa aprendolo.
«Paul cosa c'é di cosí urgente da farmi correre come non ho mai fatto?» esclama il ragazzo dagli occhi verdi.
«Josh, ha sete, sta venendo qua...» ripete per la seconda volta.
«Sara? Come sta? Vado da lei!» dice senza neanche dare il tempo al fratello di rispondere.
Federico si fionda come un proiettile nella camera.
«Federico!» Sara gli corre in contro a braccia aperte. Quando i loro corpi si incontrano lo stringe a se piú forte possibile.
«Io vado da Paul.» annuncia leggermente Jonathan senza ottenere risposta.
Finalmente i due restano da soli.
«Vuoi spiegarmi che succede?» sussurra Sara sul petto del ragazzo.
«Dopo ti spiegherò tutto, te lo prometto. Niente piú rimandi, ma ora devi nasconderti. Non possiamo andare a casa tua, i ragazzi sentirebbero il tuo odore... e potrebbero sopraffarci.» risponde tra i capelli dell' umana.
«Dove? E quali ragazzi?» non stacca l' abbraccio ma tira su la testa per poter vedere gli occhi di quell' essere perfetto.
«Nell' armadio, chiudo a chiave la porta e abbasso le serrande. Non posso fare molto... ti racconto tutto dopo.» il ragazzo inizia a lavorare.
«Okay, ma non rimangiarti la promessa» ribadisce Sara.
«Contaci» esclama lui estremamente serio.
Con grande richiesta accordo il capitolo 19!!
Mi raccomando, non vi costa niente lasciare unae un commento❤❤

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