VIII Capitolo

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Arrivo a casa di Hiromi dopo essermi preparata al meglio, le giornate in questo periodo si stanno facendo più calde, quindi mi posso vestire un po' più leggera.

Busso e aspetto che esca, niente. Aspetto dieci minuti e dopo decido di chiamarla, ci mette un po' a rispondere.

"A..aiuto.." è la sua voce! Dal tono di voce sembra che si sforzando a parlare, cosa starà succedendo?

"Hiromi! Che hai?!"

Cade la linea. E allora vedo i suoi genitori aprirmi il cancello, hanno dei volti disperati.

"Sbrigati! Un mostro sta torturando nostra figlia!"

"E che cazzo la lasciate lì da sola?!"

Gli oltrepasso e corro più veloce che posso nell'appartamento, salgo le scale e arrivo al loro piano. La porta è aperta, entro fiondandomi verso il soggiorno. Lo vedo.

Perchè? Perchè ce l'ha con me? Perchè vuole rovinarmi la vita? Gli ho fatto qualcosa? Se è così, cosa? Io non ce la faccio più..

Mi butto sopra Kusanagi cercando di strozzarlo con tutta la forza che mi ritrovo, ma inutilmente visto che mi prende con violenza e mi butta sulla parete facendomi svenire.

N-no.. aspetta.. devo salvarla.. Hiromi.. lei è la mia migliore amica.. fai del male a me, non a lei.. Hiromi..

L'ultima cosa che vedo è Kusanagi che mette due dita in un occhio di Hiromi, schiacciandolo.. schiacciandolo violentemente, quel povero occhio che tanto amavo, che mi faceva passare la tristezza soltanto guardandolo..

Hiromi.. ti voglio bene, amica mia..

                               ***

Fa freddo.. Hiromi.. dove sei? Sei qui?.. Dimmi che sei viva.. Hiromi..

Apro gli occhi lentamente. Mi trovo in una stanza, una stanza bianca, interamente bianca. Sulla parete si trova una piccolissima finestra, passa a malapena l'aria. Guardo il mio corpo.

SONO NUDA?! COSA?! PERCHE'?

Mi sento male, ho mal di testa e mi scende sangue dalla fronte. Ho le caviglie legate ad una sedia e ho dei pezzi di giornale in bocca, davanti a me è situata una macchina fotografica. Mentre sopra mi accorgo di avere dei riflettori spenti, perchè tutto questo?

Nella stanza entra un signore di mezz'età. E' molto magro, pallido e ha dei baffi castano scuro. Ha un espressione sul volto quasi vuota, i suoi occhi sono spenti, come se fosse controllato da qualcuno.

"Il Signore verrà tra poco, si prepari psicologicamente."

Se ne va come se fosse niente.

Prepararmi psicologicamente? Per cosa poi? So solamente che vorrei qui Hiromi..

Entra nella stanza Kusanagi, ovvio, non poteva essere qualcun altro. Mi ricordo improvvisamente che sono nuda, quindi muoio dalla vergogna.

"Non devi vergognarti di essere nuda, ci farai l'abitudine, dopotutto sei la mia proprietà." fa un sorriso malizioso.

Cerco di protestare ma inutilmente visto che tengo i pezzi di giornale in bocca.

"Ah già, scusami." si avvicina verso di me ridendo, levandomi i pezzi di giornale dalla bocca.

"Che cazzo hai fatto a Hiromi?" urlo senza pensarci.

"Ah quella? Dead. Non mi farà più da ostacolo quella puttana." dice in tono strafottente.

"Non ti permetto di parlarle co-"

Mi bacia. Mi bacia con violenza infilando la sua lingua dentro la mia bocca, ruotandola velocemente con la mia. E' orribile. Cerco di liberarmi da quel bacio pieno di lussuria ma lui mi blocca il volto con una mano, per poi liberarmi e leccarsi le labbra, sorridendo con il suo solito modo psicopatico.

"Non male, il resto lo risparmierò per dopo."

"Fai schifo! Sei un mostro!"

"Lo sono diventato per ovvi motivi, e se non ti dispiace, ora vorrei riempire il tuo book fotografico."

Prende in mano la fotocamera giocherellandoci mentre se la ride. Poi inizio a piangere. Per Hiromi, per essere stata rapita, per Yamada che ora non potrò più aiutare, per i miei genitori, per non aver fatto qualcosa prima per evitare tutto questo.

Sono un fallimento.

[...]

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