22.

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Climb on board
We'll go slow and high tempo
Light and dark
Hold me hard and mellow

Quando la maestra Peparini mi aveva chiamato per dirmi di avere una coreografia per me, non pensavo che fosse propio su questa canzone di cui mi ero innamorata sin dalla prima volta che l'avevo sentita.
Mi aveva detto che prima avrebbe voluto farmela e un sorriso si creò sulle mie labbra appena riconobbi i primi versi.
"Voglio che con questa canzone esca tutta la tua femminilità Lu.. Non dovrai essere volgare, solo sexy e femminile.." Mi spiegò ed io annuii consapevole che quel pezzo non sarebbe stato per niente facile, ma non mi sarei mai trista indietro.

Le tre ore di lezione con la Peparini erano state stancanti. E da quando ero entrata in sala relax ero rimasta a ripassare tutto il tempo la coreografia sentendo la musica dal mio iPod.
Fui distratta soltanto quando sentii la porta della sala relax sbattere. Mi tolsi una cuffietta confusa e vidi Lele smettere di suonare. Poi sentii il mio cuore smettere di battere quando vidi che era entrato Andreas. Aveva il braccio destro fasciato e appeso al colpo per impedire i movimenti. Non disse nulla, superò tutti e andò verso i bagni. Confusa e spaventata lasciai l'iPod sul tavolo e con Alessio raggiunsi Andreas. Gli altri rimasero sulla porta confusi.
Lo vidi tirare un calcio alla parete per poi poggiarsi a quella opposta e coprirsi il volto con la mano sinistra.
"Che è successo?" Domandai con il cuore a mille avvicinandomi a lui. Vederlo in quello stato, sul punto di piangere mi fece stare male. Doveva essere sicuramente qualcosa di serio.
Alessio era dietro di me e guardava preoccupato il suo amico.
"Devo andarmene. Devo lasciare la scuola." Mormorò con tono spezzato. Alessio lo abbracciò mentre io rimasi immobile, non sapendo cosa dire, non sapendo cosa fare. Tutto questo mi sembrava così irreale. Lui doveva vincere.
"Che hai fatto al braccio?"
"Sono caduto mentre provavo.." Spiegò sciogliendo la presa da Alessio.
"Non.. Non puoi aspettare una settimana e vedere come va?" Domandò sempre Alessio. Io l'unica cosa che fui in grado di fare fu perdere la mano del ragazzo e stringerla forte.
"No.. Devo stare fermo per più di un mese.. Il serale inizia tra due settimane." Andreas tirò un sospiro. Era tutto così ingiusto.
"Neanche la soddisfazione di salire su quel cazzo di palco." Esclamò tirando un altro calcio alla parete difronte a lui. Non riuscivo ad immaginare come si sentisse. Era riuscito ad arrivare al serale ma era costretto ad uscire per un'infortunio.
"Mi dispiace così tanto.." Mormorai alzandomi sulle punte per abbracciarlo cercando di non stringerlo troppo per non fargli male al braccio.
Lo sentii stingere la presa su di me. Io gli accarezzavo la schiena mentre lo sentii singhiozzare. Aveva lottato così tanto, non era giusto.

"Quando te ne devi andare?" Domandai con un groppo in gola finendo di sistemare le cose in valigia.
Dopo che era rientrato in sala relax, avevo deciso di tornare con lui in hotel avevo finito le lezioni per quel giorno.
Mi voltai a guardarlo e mi sedetti al suo fianco sul letto. Lui allargò il braccio sinistro ed io mi poggiai sul suo petto.
"Domani." Mormorò poi.
"Mi mancherai tantissimo.." Sussurrai stringendogli la mano mentre sentivo i miei occhi farsi lucidi. Avrei preferito mille volte non andare io al serale piuttosto che vederlo in questo stato.
"Anche tu piccolina.. Tantissimo." Mormorò lui lasciandomi un bacio tra i capelli.
"Non piangere per favore.. Altrimenti ricomincio pure io." Mormorò quando sentì un mio singhiozzo. Cercai di essere forte, era lui che era costretto ad uscire, non io. Mi asciugai velocemente una lacrima sfuggita ai miei occhi per poi nascondere il mio volto sul suo petto.
Lo sentii stringermi mentre mi accarezzava dolcemente la schiena.
"Andreas?" Lo richiamai dopo qualche minuto di silenzio alzando lo sguardo verso di lui.
"Non ti arrendere..continua a lottare nonostante questo incidente di percorso." Mormorai con lo sguardo fisso nei suoi occhi.
"Ci proverò.. Promesso." Mormorò accendo un sorriso per poi lasciami un bacio all'angolo della bocca. Sentii il cuore fermarsi un secondo per poi riprendere a battere velocemente.

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