34.

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Il giorno dopo andai a lezione cercando di seguire il consiglio di Elisa.
Sfruttai quello che stavo provando per dare il meglio di me stessa. E in qualche modo funzionò, riuscii a dare il meglio di me.
"Dopo pranzo sei libera?" Domandò Simone alla fine della lezione con la maestra Peparini.
"Alle tre ho lezione con Garrison.."
"Allora se vuoi ci vediamo dalle due alle tre.." Annuii, non mi importava più di tanto se non avessi avuto un secondo di pausa.
Poi, insieme a Michele che mi aspettava fuori la sala, andai in sala pranzo dove c'erano Lele, Elodie, Ale e Sergio.
"Ciao ragazzi.." Salutai con un sorriso tutti quanti per poi sedermi vicino a Lele che mi aveva tenuto un posto accanto a lui.
"A che ora hai la prossima lezione?" Mi chiese Lele quando fui al suo fianco.
"Alle tre.. Però alle due devo incontrarmi con Simone per provare ancora la coreografia.." Spiegai preparandomi un panino veloce.

"Io vado, così ne approfitto per riscaldarmi." Annunciai alzandomi dal tavolo. Lele annuì e mi lasciò un dolce bacio sulla guancia per poi osservarmi uscire. In corridoio trovai Alessio che parlava al telefono con qualcuno. Non volevo origliare ma fu più forte di me quando capii con chi stesse parlando.
"Andreas devi diglielo...non puoi continuare a nasconderlo.." Stava dicendo, a chi si riferiva? Cosa nascondeva Andreas?
"Cosa fai se viene a trovarti? Capirà che c'è qualcosa che non va..ti conosce." Disse dopo. Io sentivo il cuore battere velocemente nel mio petto. Cosa stava succedendo?
"Devo andare.." Disse poi quando, voltandosi, si accorse della mia presenza.
"Cosa è successo Ale?" Domandai avendo come la sensazione che quella persona a cui Andreas stava nascondendo qualcosa fossi proprio io.
"Devo andare.. Ho lezione con la madre Celentano." Disse evitando la mia domanda e superandomi.
"Alessio." Lo chiamai sperando in una sua risposta. Ma non mi sentì, o semplicemente finse di non sentirmi, e continuò per la sua strada.
"Pronta?" Simone si presentò con un sorriso al mio fianco.
Distolsi lo sguardo da Alessio ed annuii per poi seguirlo in sala per provare.
Quel giorno andò meglio di quello prima, ma c'era ancora imbarazzo da parte mia. Così Simone decise di vederci anche il giorno successivo. Poi andai da Garrison che mi propose una coreografia sui tacchi.

"Ale.." Richiamai il ragazzo che era appena rientrato nella casetta.
Lo vidi bloccarsi sulla porta indeciso su cosa fare, poi si chiude la porta alle spalle.
"Per favore, ho bisogno di sapere." Mormorai avvicinandomi a lui. Sapeva benissimo che mi riferivo a quello che avevo sentito prima.
"Non so di cosa tu stia parlando.." Disse superandomi, ma si vedeva dal suo sguardo che lo sapeva benissimo invece.
"Alessio, ti prego.." Lo vidi tirare un sospiro.
"Non qui Lu.. E non adesso.." Disse per poi lasciami da sola con mille dubbi in testa. Ma non mi arresi, ormai era chiaro che quella ragazzo fossi io.
"Alessio.. Per favore, hai detto anche tu che noi due siamo quelli con cui ha legato di più qua dentro.."
Provai ad insistere, stava quasi per cedere quando sentimmo qualcuno entrare in casetta.
"Ti prometto che te lo dirò Lu.. Credimi, ma non ora. Devi avere solo un po' di pazienza.."
Sospirai decidendo di lasciar perdere, almeno per il momento. Tornai nel salottino trovando Elodie e Daniele parlare di qualche canzone che avrebbero dovuto cantare insieme.
"Ciao ragazzi.." Dissi buttandomi di peso sul divano.
"Ciao.." Dissero insieme, poi la porta si aprì nuovamente ed entrò Gabriele insieme ad Emma.
"Perfetto sei qui.. C'è anche Alessio?" Domandò Emma sedendosi sul divano insieme a Gabriele.
"Si è in camera sua.. Lo chiamo?" Emma annuì.
"Lo chiamo io, tanto stavo andando in camera." Si intromise Daniele.

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