Ospite

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Presi il telefono,stavo avendo un attacco di panico. «Respira. Daniel respira» ripetevo tra me e me. Un senso di nausea mi pervase,la mia vista stava diventando nera. Stavo per crollare anche io. «NO! AIUTO!» dissi urlando. Usai tutte le mie forze e chiamai l'ambulanza. Ma fu troppo forte per me e dopo qualche secondo mi accasciai a terra,affianco a Lydia. L'unica cosa che sentii fu un ghigno.
«Alison..?» domandai prima di cadere.
Silenzio. Arriverà qualcuno?
Incomincio a riprendere i sensi,la vista si mise a fuoco,e ricordo esattamente ciò che successe. Un odio mi pervade,sento l'ira che parte. Dentro di me qualcosa succede. «Omiodio Lydia..» dico sottovoce.
«DOV'È LYDIA?» urlo,l'ansia,la rabbia e l'odio mi pervadono. Ora che ho messo completamente a fuoco realizzo di trovarmi all'ospedale,e avverto dei passi dal fondo del corridoio.
«Daniel!» esclamò Isaac
«Isaac..» dissi
«Tutto bene? Come ti senti? Cosa è successo?»
«Lydia. Come sta?» chiedo
«Sta bene,nulla di grave. Stanno cercando di capire chi è stato.» disse
«Io so chi è stato...forse,lo so. Alison» dichiaro incredulo, è davvero capace di fare questo? Davvero è così "gelosa",le da fastidio che vado avanti senza lei. Non hai potere su me,e questo la turba. Ho cambiato le regole. Vedo entrare qualcuno dalla stanza. Tacchi.
Isaac spalanca i suoi occhi castani e dalla sua fronte vedo una goccia di sudore «A-alison è-» fu interrotto a metà frase da lei «È qui. È già.»
Fece uno dei suoi sorrisi diabolici. Guardò la stanza con la coda dell'occhio e prese una bustina bianca con della "polvere bianca".
«Tu» indicando Isaac, «Biondino,esci fuori prima che te la faccio ingoiare» ordinò. Isaac uscì. «Donna autoritaria» dissi ironicamente,
«Tieni la tua squallida ironia per te. Io continuo solamente l'opera di mio padre,e dovresti farlo anche tu.»disse
«Tu sei malata,ecco cosa. Mio padre è morto. Va bene? Io non ho a che fare con questo genere di cose. MALATA» dissi
«Anche tua madre è brava a mentire,chissà chi è quell'ospite a casa tua. Se vuoi saperlo,tuo zio paterno» disse toccandosi i capelli,scocciata.
«IO NON HO ZII!» dissi arrabbiato,alzando un po' la voce.
Si avvicinò a me come una gatta,sensualmente,si piegò in avanti e mi sussurrò «Ora me lo dai un bacio?»
Io mi alzai,mi avvicinai lentamente alle sue labbra,con le mie mani sfiorai le sue bellissime guancia,mi avvicinai di più e le sussurrai «No»
«Lydia starà meglio. Tieni questa era roba di tuo padre. Niente male,comunque.» disse e se ne andò.
Entrò l'infermiera in stanza e mi disse che potevo andarmene. Così uscii dalla stanza e andai a trovare Lydia che era sveglia,tenuta in compagnia dalla madre. Io bussai e si girò la signora Moon «Sei tu il ragazzo che stava in sua compagnia?» mi domanda gentilmente
«Si sono io..» risposi
«Grazie Mille» disse porgendomi un docile sorriso,sua madre ha lo stesso sorriso di Lydia.
«Mamma,puoi lasciarci soli?» chiese Lydia,la madre fece un cenno di si e uscì dalla stanza.
Io mi avvicinai sempre di più Lydia e le presi la mano. «Anche così sei magnifica.». Lei mi strinse di più la mano e mi disse «Grazie mille,se non fosse stato per te sarei morta»;
«Salvo sempre le belle ragazze» dichiaro sorridendo;
«Io non sono bella» disse
«Sei magnifica»dissi
«Allora perché mi hai salvato?»disse
«Perché non so come ma hai reso la mia giornata più bella» dichiaro.
Lei accennò un sorriso,anche se dolorante lei si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla guancia. Io mi allontano e nell'uscio della porta la sorrido. Isaac fa cenno di salire nella sua Jeep. Non avevo tanta voglia di parlare e lui lo capì. I veri amici non sono quelli che si fanno grandi nelle parole,ma sono quelli che,anche se non parli,riescono a capire ciò che dici. L'arte del silenzio.
Prendo le chiavi della porta ed entro dentro casa,ma rimasi sorpreso nel vedere un uomo riccio con gli occhi verdi come i miei ad accogliermi dentro. Ci guardammo per qualche secondo. «Oh,Jordan, lui è Daniel mio figlio.» disse mia madre, «Assomiglia al padre devo ammettere» disse; ma c'era qualcosa nella sua voce che celava qualcosa di strano,come se dicesse una mezza verità. Andai sopra,e presi una foto di mio padre. Io e lui non ci assomigliavamo affatto. Assomiglio a Jordan. E se Alison avesse ragione? Se lui fosse mio zio? Se mio padre non fosse morto? Se la mia famiglia faceva parte di una gang camorristica?

Amore nel CrimineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora