Rebehka's pov
Dato che non so esattamente da dove iniziare, inizierò da quel giorno, il giorno dove é iniziato tutto.
18 Novembre 2048
Intorno alle ore 13,30Camminavo a passo spedito verso il tavolo dove avevo visto ondeggiare la coda bionda della mia amica Elyza.
«Rebehka!» sentii una voce pronunciare alle mie spalle.
Mi voltai, nonostante già sapessi a chi appartenesse quella fastidiosa voce squittente.
«Yvette, che bello vederti.» riuscii a dire, mio malgrado.
Yvette de la Croix era una di quelle ragazze ricche, viziate, e con la puzza sotto il naso.
Il perfetto esempio delle ragazze che mia madre avrebbe voluto che frequentassi.
E non a caso, la madre di Yvette lavorava con mia madre, in Governo.
«Hai sentito la novità?» mi domandò, accostandosi, come per non farsi sentire.
«Uhm, non credo. Ho passato l'ultima ora in classe con l'Avvoltoio, non ho avuto modo di parlare di gossip.» mi venne da ridere.
Il professor Gaffman, altrimenti noto come l'Avvoltoio, insegnava Storia Antica, e sebbene mi interessasse la materia, era difficile non concentrarsi sul terribile brufolo sul naso che aveva quella mattina.
«James Parsons é tornato single! Ha mollato Shayna Cooper ieri sera alla festa di Matt, non ti sembra fantastico?»
Yvette era anche una ragazza dalla parlantina facile. La osservai meglio. Aveva molto evidentemente delle extension nei capelli, e lo shatush non migliorava certo la situazione, nei capelli scuri. Aveva un bel viso, e l'estate precedente il paparino le aveva regalato per il compleanno l'intervento per rifarsi il seno.
Si vedeva che erano finte, ma ai malcapitati ragazzi con la quale usciva — come Matt Casey, ad esempio — non sembrava interessare molto.
«E dovrei esserne al corrente perché...?» chiesi, con poco entusiasmo.
«Si dice che James voglia invitare proprio te al ballo del mese prossimo!» Yvette sembrava euforica.
James era il ragazzo più carino del nostro anno — il penultimo del liceo — e con i suoi abbaglianti occhi azzurro ghiaccio tutte gli cadevano ai piedi.
Sì, anche io. L'anno prima avevamo avuto una storia di quattro mesi, ma l'avevo scaricato dopo averlo trovato a pomiciare con Mayeline Casey (la sorella ventenne di Matt).
Se n'era parlato per mesi a scuola, ma nessuno sapeva quanto avessi sofferto, in realtà.
«James vuole riprovarci con me?» domandai, quasi schifata.
«Esattamente.» esclamò Yvette.
Non mi vedevo con nessuno in quel periodo, ma non mi dispiaceva essere single.
«Scommetto che vuole solo essere incoronato Re del ballo, quel bastardo.» mi ero candidata di nuovo a Reginetta del ballo, quell'anno.
Non per mia scelta, sia chiaro.
Mia madre aveva insistito così tanto...
E quando la Governatrice vuole qualcosa, lo ottiene, credetemi.
La mia campagna stava andando abbastanza bene, non vedevo avversarie particolarmente agguerrite.
Era tradizione che la Reginetta e il suo accompagnatore venissero incoronati la notte del ballo d'inverno.
Mancava ancora un mese, non avevo neanche scelto il vestito.
«Io credo che abbia delle buone intenzioni questa volta, Rebehka. Tu parlaci.» finì Yvette, prima di dirigersi verso il suo tavolo.
Mi guardai intorno, cercando James nella folla.
Per 30 secondi i nostri occhi si incontrarono e lui mi sorrise.
Poi qualche suo compagno di squadra gli tirò una palla da football in testa, e lui si voltò per gridargli qualcosa.
"Fine della magia." pensai.
Andai a sedermi di fronte ad Elyza, al solito posto.
Appoggiai il vassoio del pranzo sul vecchio tavolo, un tempo verde, e aprii la mia bottiglietta d'acqua.
«Ehi.» dissi, salutandola.
Lei era talmente presa dal suo lavoro al computer che a malapena mi notò.
«Terra chiama Lyz.» esclamai divertita.
L'unica risposta che ricevetti fu un leggero grugnito.
Mi sporsi in avanti per chiudere il portatile, sulla quale continuava a digitare.
«Ho due settimane per finire la mia tesina sulle galassie nane, Behka. Non c'è la farò mai, se non mi concentro giorno e notte.» disse, riaprendo il computer.
«Quante pagine hai già scritto?» chiesi.
«Più o meno 16.» mi rispose.
«Lyz, il massimo é di 20 pagine, lo sai vero?» esclamai.
«Lo so benissimo, grazie. É che ci sono così tante cose da dire sulle galassie... E tu, hai iniziato a scrivere la tua?»
Oh. Ecco il tasto dolente.
«Certo. Ieri. Ma non ti dico su cosa, voglio farti una sorpresa.» risposi, alzando un sopracciglio.
Avevo avuto una delle mie pazze idee. E scoprirete, che quando dico "ho avuto una delle mie pazze idee" non sempre è una cosa buona.
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Time Travellers - Amori nel Tempo
FantasyIl mio nome è Rebehka White e NON sono una normale teenager. Siamo nell'anno 2050. Ho diciotto anni, e tra poco mi cancelleranno la memoria. Il Governo pensa che io sappia troppe cose. Ho fatto degli sbagli, ma non me ne pento. L'ho fatto perché son...