Rebehka pov's
"Stavamo per farlo di nuovo, andare indietro nel tempo. Ma nei miei pensieri c'era solo una persona..."
25 Novembre 2048
Ore 17.45«Si può sapere che hai?» mi chiese Lyz.
«Niente.» dissi, cercando di aprire la porta della soffitta.
Mia madre l'aveva attaccata alle chiavi della macchina. Le aveva lasciate in cucina e ne avevo fatto uno stampo, per farne una una copia.
"Questa volta l'ho fregata io." Pensai.
«Andiamo Behka, non mi freghi. É per James?»
«Parsons? E chi pensa a Parsons?» sbuffai.
Spinsi ancora, e finalmente la porta si aprì.
«Tu. Cosa ti costa ammettere che vorresti andare al ballo con lui?» si legò i capelli in una coda, prima di tirare fuori dallo zaino i vestiti che avevamo "preso in prestito" dal laboratorio di teatro.
«Elyza Scott, e tu con chi ci vai al ballo, con il tuo computer forse?» ridere delle proprie battute non é il massimo, ma lo feci lo stesso.
«Ah ah ah. Dai, vestiti su.» mi porse un vestito rosa a balze.
Fantastico, probabilmente mi sarebbe anche stato stretto sui fianchi.Inghilterra, anno 1307
intorno alle ore 16«Dobbiamo DECISAMENTE migliorare l'atterraggio.» dissi.
«Si, sono d'accordo...» disse Elyza, alzandosi.
Cercai di pulire con le mani il mio vestito, che si era tutto sporcato di polvere. Il risultato non fu un granché, ma pensai che fosse meglio così, il mio vestito medievale sarebbe sembrato più credibile. Ci incamminammo, e più ci allontanavamo dal punto di atterraggio, più ci ritrovavamo in mezzo al nulla.
Poi sentimmo un rumore...
Zoccoli?
«Cos...?»
cominciai a dire, ma non feci in tempo a finire la frase che Elyza mi spinse dall'altro lato della strada. Per poco una carrozza trainata da due cavalli non ci investiva. Altro che automobili, le carrozze sono più pericolose, credetemi.
Ne avrei dette quattro al pilota, se poco dopo un cavaliere con tanto di armatura non fosse sceso dal carro.
«Tutto bene?» mi chiese, aiutandomi ad alzarmi.
«S-si...» dissi io arrossendo.
«Siete qui per la fiera d'autunno, non è vero?» ci domandò.
«C-cosa?» domandai.
Era bello, bello da mozzare il fiato.
Avete mai provato quella sensazione, quella sensazione di essere senza fiato, come dopo una corsa, ma senza aver fatto una corsa?
Con il cuore che batte a mille e le farfalle nello stomaco?
Be', non mi sentivo esattamente così in quel momento, perché ero anche imbarazzata, lui aveva un meraviglioso accetto inglese, ma soprattutto, io non capivo più niente da quando mi aveva rivolto la parola.
«La fiera d'autunno. É la festa del raccolto autunnale, ci sono festeggiamenti e sontuosi banchetti, ed é seguita dalla preparazione del ricevimento d'inverno, dove verrà eletta la principessa d'inverno.» specificò lui. «Oh, certamente, siamo qui per i festeggiamenti.» disse Lyz, in modo convincente. «E cosa vince la principessa d'inverno?» chiesi io, dubbiosa.
«La vincitrice diventerà la principessa, non solo d'inverno, ma di questo regno. Ovvero sarà la moglie del principe. Che si dà il caso che sia io.»
Rimasi un po' stupita da quest'ultima affermazione.
Lui sorrise.
«Sono Lord Maximus di Winchester, mentre voi siete, fanciulle?» disse, facendo l'inchino. Io rimasi a fissarlo a bocca aperta. Grazie al cielo Elyza prese la parola per me.
«Io sono Lady Caytlin, e lei è la mia amica Lady Cassandra. Mio padre é il conte Rowan Sinclair di Scozia, mentre mia madre, Lady Hermia, viene da un paese molto lontano, da cui vengono anche i genitori di Cassandra. Lei é la mia dama di compagnia e grande amica d'infanzia.»
Spiegò Lyz. Probabilmente stava citando un libro di storia, o anche solo un un libro ambientato nella storia. Avrebbe dovuto fare l'attrice, altroché.
«E si può sapere per quale motivo cercavate di arrivare al castello a piedi?» domandò quello che doveva essere la guardia del corpo del principe.
«Charles, ti sembra educato chiederlo in un modo così rude? Le due fanciulle sono nostre ospiti.» il principe sorrise di nuovo, mentre Charles sbuffò.
«Perdonate il mio amico, é scorbutico ma é il migliore spadaccino di Inghilterra, dopo di me. Volete salire sulla carrozza, e dopodiché raccontarci come siete giunte fin qui?»
«Certamente, milord.» aggiunse Lyz.
La carrozza era più comoda del previsto, anche se non c'era molto spazio.
La mia amica iniziò a raccontare "la nostra storia", talmente bene che quasi ci credetti anch'io.
Quasi.
«Come ho detto poco fa, veniamo dalla Scozia, Scozia del Nord. Abbiamo fatto un lungo viaggio sulla costa, ma siamo stati attaccati e la nostra barca é affondata. Noi siamo le uniche superstiti, a parte un paggio che abbiamo inviato a dare notizie ai nostri parenti. Fortunatamente non eravamo scortate da persone importanti!»
Lyz scoppiò in una via di mezzo tra risa e pianto, mentre io ero troppo scossa per parlare.
«Sono mortificato che abbiate dovuto affrontare una disavventura del genere. Ma ora siete qui, ed é l'unica cosa importante. Il castello dista solo una decina di minuti da qui.»
«Finalmente una buona notizia.» sussurrai.
Il principe ci sorrise, mentre Charles sbuffava ancora.
Non sapevo cosa aspettarmi da quel viaggio nel tempo.
E se avessimo combinato qualche pasticcio?
~To be continued~
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Time Travellers - Amori nel Tempo
FantasyIl mio nome è Rebehka White e NON sono una normale teenager. Siamo nell'anno 2050. Ho diciotto anni, e tra poco mi cancelleranno la memoria. Il Governo pensa che io sappia troppe cose. Ho fatto degli sbagli, ma non me ne pento. L'ho fatto perché son...