Parte 16

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Joe
Ero rimasto in ospedale fino a che l'infermiera mi aveva chiesto di uscire. Avevo salutato Jaimie e avevo preso la mia bici, fuori era buio. Pedalai fino a casa, girai le chiavi nella serratura ed entrai. Sentì la voce di mia madre dall'altra stanza
"Joe?"
"Si sono io mamma"
Poco dopo era davanti a me
"È tardissimo, ma dove sei stato?"
"Ti ho già parlato di Clare"
"La ragazza delle ripetizioni?"
"Si, ero con lei"
"E sono certa che avete studiato algebra fino ad ora, è mezzanotte passata"
"Quando inizi con l'algebra fai fatica a smettere, ti prende proprio"
"Guarda non ti dico niente! Vai in camera tua e vedi di dormire che domani hai la scuola"
"Agli ordini capo"
Andai nella mia stanza e chiusi la porta. Iniziai a spogliarmi quando il telefono vibrò
"Hey Clare tutto bene?"
La sentivo singhiozzare
"Cosa è successo?"
"I medici hanno chiamato mia madre, sembra che la situazione di Jaimie sia peggiorata"
"Ma come è possibile..sono appena andato via, stava..andava tutto bene..ma cosa..?"
"Joe ti prego aiutami!"
"Rimani tranquilla d'accordo? Sto arrivando"
Misi giù. Mi rivestì alla svelta e in un attimo ero fuori casa, mia madre si sarebbe certamente accorta della mia assenza ma non mi importava, presi la bici e sfrecciai all'indirizzo che mi aveva dato il prof. Arrivai in un attimo. Citofonai. Rispose la madre di Clare.
"Si?"
"Sono Joe, posso entrare?"
"Joe? Ma è successo qualcosa?"
"Dovrei vedere Clare"
"Lei non c'è. Ha detto che dormiva da un'amica"
Ma come?
"Grazie"
"Se ti serve qualcosa.."
"No non si preoccupi, grazie"
Presi subito in mano il cellulare e composi il numero
"Clare?"
"Si Joe"
"Ma dove sei sono passato da casa tua.."
"Non sono a casa"
"Dove sei?"
"Sono davanti al tuo bar, scusa, non mi andava di tornare a casa, di farmi vedere così da mia madre"
"Tranquilla, resta lì che arrivo"
Arrivai davanti al bar, Clare era seduta sul marciapiede. Lasciai la bici e corsi da lei.
"Hey, sono qui"
La strinsi forte al petto
"Joe, scusa, scusa se ti ho fatto venire"
Le chiusi la bocca con un bacio
"Come sta tuo fratello?"
"Non è giusto, non è giusto Joe, Jaimie ha solo 7 anni, perché non può vivere come gli altri bambini della sua età? Perché deve restare in ospedale a combattere tra la vita e la morte? Tutto questo non è giusto"
"Lo so amore che non è giusto ma dobbiamo essere forti"
"Vorrei prendermela io la malattia di mio fratello pur di sapere che lui stia bene, farei qualsiasi cosa per Jaimie, io gli voglio troppo bene"
Le misi un braccio attorno al collo
"Prendendoti la sua malattia non lo aiuteresti, lui si sentirebbe come te ora"
"Lo so ma io non voglio che lui soffra"
"Se tu stessi male soffrirebbe lo stesso, lui guarirà e fino a che non succederà io continuerò ad andare a trovarlo tutti i giorni, a parlare con lui e a leggergli dei libri"
"Ti ho già detto che sei il migliore?"
"Si penso di sì"
Le feci un sorriso ma lei era troppo triste e stanca per ricambiare
"Ti devi riposare un po"
"Non voglio tornare a casa da mia madre"
"Facciamo una cosa allora, entriamo al bar, Mike ha messo delle coperte, così ti riposi un pochino"
"Ma tu sei stanco"
"Non preoccuparti per me"
"Ma Joe.."
"Vieni entriamo"
Entrammo al bar, presi una coperta e la misi sulle spalle di Clare, lei appoggiò la testa sulla mia spalla e poco dopo dormiva. Restammo così tutta notte.

Nel buio della notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora