capitolo 9

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<LUCA>

Appena abbassai lo sguardo vidi tutti i fogli delle ricerche che avevo fatto in queste settimane per terra con la mia grandissima sfiga , indovina la persona che dovevo scontrare era proprio Silvia.

Si può essere più sfigati di così!??

No non credo proprio!!

Oh sta zitto tu che esci fuori solo nei momenti meno opportuni.

Ah grazie, grazie, ricordati che io ci sono sempre e solo in questi momenti parlo perché almeno mi diverto un po', insomma sei noioso.

Ma senti chi parla, lo sai che sei la mia stessa persona si!!?

Purtroppo sì.

Ma va a cagare.

Andiamo a cagare.

Basta non ti ci mettere che non è il momento.

Lei si abbassò piano piano sui fogli e cominciò a leggere , cerco di fare qualcosa ma è come se fossi rimasto immobilizzata come se avessi i piedi attaccati per terra con della colla. Silvia con i suoi bei capelli sciolti sulle spalle legge il foglio in cui c'è la sua data di nascita e altre informazioni che avevo preso all' ospedale di nascosto, dato che mio padre adottivo è il primario e quindi è stato abbastanza facile; poi passa a leggere i miei documenti, la mia data di nascita e tutte le varie informazioni sul mio conto. Guarda con aria interrogativa e allo stesso tempo arrabbiato anche un velo di tristezza traspare nei suoi occhi verdi. Sento che lei un po' abbia capito ma nonostante questo mi chiede con tono autoritario:

"Spiegami cos'è ?"

"Faremo tardi a scuola" dico cercando di sviare l' argomento.

"Luca dimmi cosa vuol dire tutto questo e non fa niente se per una volta non andremo a scuola perché sia io che tu siamo molto bravi a scuola e non ci sarà nessun problema"

"Okay, okay bene, ma non sono sicuro che tu voglia saperlo"

"Io sono sicura di sì invece"

" Va bene però andiamoci a sedere"

<SILVIA>

Ero terrorizzata ma allo stesso tempo curiosa di quello che doveva dirmi, sinceramente forse già so quello che deve dirmi perché insomma non sono così stupida da non capire cosa c'era scritto su quei documenti. Ci sedemmo su una panchina, lui sospirò e io involontariamente gli presi la mano e la strinsi forte per incoraggiarlo ad iniziare.



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