Il lavoro

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In macchina non aprimmo bocca per tutto il tragitto.
Arrivati lì David mi fece segno di scendere , così parcheggiai la mia auto nel enorme parcheggio della palestra.
<< Ti va di entrare? >> disse lui con un sorriso; accettai con un cenno di testa.
Entrando vidi un cartello sulla porta con scritto "CERCASI INSEGNANTE DI DANZA", pensandoci, stavo cercando un lavoro, anche perché stavo per finire gli ultimi risparmi; così decisi di chiedere di cosa si trattasse a David:
<<Ehi David, come mai cercate un insegnante di danza in una palestra?>>
<< beh, molte persone sono entrate in questa palestra chiedendo se si facesse anche danza, così Camron, il proprietario di questa palestra, nonché mio caro amico , ha deciso di aggiungere questo corso, solo che non ancora ha trovato un insegnante.>>
Non poteva darmi risposta migliore, forse, avevo trovato il lavoro che faceva per me.
<< David, potrei farlo io,  sto cercando un lavoro da molto tempo, e poi, faccio danza da anni, penso di essere capace a insegnarla>>
Vidi comparire un enorme sorriso sulla sua faccia, quelle fossette che amavo tanto erano sempre lì, e i suoi occhi s'illuminarono.
<< Ma che cretino che sono, perché non ci ho pensato prima. Sharon, tu saresti perfetta. Andiamo, devi subito parlare con Camron.>>
Attraversammo un lungo corridoio con tre stanze enormi laterali, 2 a destra e una vuota a sinistra.
Il corridoio e le prime stanze erano dipinte di blu, con varie foto di atleti appese al muro.
Nella prima stanza c'erano tutti gli attrezzi della palestra: tapis roulant, bici elettrica, palle sportive, pedana addominali, punchingball e altri attrezzi che non ho mai visto.
Nell'altra stanza c'erano i bagni con le docce.. (Il bagno di casa mia è molto più piccolo).
Poi c'era la terza stanza, da fuori si intravedevano le pareti rosa, con alcuni specchi, e molti scatoloni; probabilmente doveva essere la sala di danza.
Alla fine del corridoio c'era un altra porta, con un cartello con scritto "RISERVATO AL PERSONALE".
Non mi accorsi che per tutto il tragitto David mi teneva per mano.
Entró senza nemmeno bussare, è seduto su una poltrona dietro una scrivania, c'era un giovane ragazzo scuro di pelle, occhi e capelli neri, è molto muscoloso; a dire la verità mi attirava molto.
<<Camron ti presento Sharon, lei sarà la nostra nuova insegnante di danza, se per te va bene>>
<< Ciao piacere di conoscerti Sharon, non posso prenderti senza nemmeno conoscerti, cosa che David sa bene, potresti raccontarmi di esperienze passate a lavorare?>>
Rimasi stupita da quelle parole, non avevo mai lavorato in vita mia: << in realtà non ho mai lavorato, però faccio danza da anni, e ora sto studiando alla Thompson, penso di essere in grado di insegnare.>>
<<Possiamo provarci, ho una sala che dev'essere ancora allestita; che ne dici di andare a fare colazione domani mattina e parlare dei tuoi orari e di altre cose che potresti fare?>>
In quel momento David si mise davanti a noi, letteralmente irritato: << È un appuntamento Camron?  Non penso Sharon sia disponibile, sai è molto impegnata con la Thompson la mattina>> lo interruppí subito << In realtà domani é sabato, quindi non ci sono le lezioni; per me va bene domani mattina, così prima ci organizziamo, prima possiamo iniziare.>>
David uscì di corsa dall'ufficio sbattendo la porta; confuso Camron disse<< Scusami non sapevo stessi con lui, non mi ha detto di essersi fidanzato.>>
Io e David davamo l'impressione di essere fidanzati??!! Però fu strano il suo modo di comportarsi in quel momento.
<< Oh no tranquillo, siamo solo amici, non so perché si sia comportato così>>.
Camron mi accompagnò alla macchina, e nel corridoio non ci fu traccia di David.
Arrivata a casa mi buttai sotto la doccia, ripensando al comportamento di David in quell'occasione; uscita di lì mi buttai sul letto, e crollai in un sonno profondo.

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