Capitolo 12

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(Harry)

Erano le 2:00 del mattino quando io, Ron ed Hermione uscimmo dal ritratto della Signora Grassa per andare nei dormitori di Serpeverde. A fare cosa? A cercare di prevenire una morte: quella di Regulus.

"Harry, sei sicuro di ciò che stiamo facendo?"

"Assolutamente."

"Che ci fate in piedi a quest'ora?" Ci chiese un ragazzo simile a Sirius. Occhio, simile, non uguale.

"Regulus Black, giusto?" Chiese Hermione.

"Esatto..."

"Bene, dobbiamo parlare, noi quattro."

"E cosa mi dovreste mai dire,voi?" Chiese dubbioso.

"Ti voglio solo far ragionare su qualcosa di estremamente importante: la tua vita"

"Okay..." Sembrava ancora abbastanza dubbioso, ma ci seguì lo stesso nella Stanza delle Necessità.






"E perché dovrei credere a voi? Chi mi dice che non state mentendo? E poi, davvero dovrei credere a questa storia del viaggio nel tempo? E siete ance così stupidi da interferire col destino? Non sapete cosa vi potrebbe accadere se interferite?"

"Sappiamo esattamente le conseguenze che ciò ha sul nostro mondo, ma Silente ci ha assicurato che non succederà nulla di troppo devastante. A parte il non esistere di Voldemort al nostro tempo... Praticamente, noi che stiamo vivendo tutto ciò, ricorderemo ancora la Guerra e tutto quel che c'è da sapere, ma ricorderemo anche un'infanzia diversa da quella che sappiamo d'aver trascorso. Per esempio: io nel mio tempo sono orfano e sono cresciuto come un animale, ma potrei ricordare anche di aver vissuto un'infanzia fantastica con i miei genitori."

"Ed io che c'entro in questo?"

"Tu sei un pezzo importante della Guerra. Se ti unirai al Lato Oscuro, non solo perderai per sempre la fiducia di tuo fratello, ma morirai anche prestissimo."

"E perché morirei?"

"Perché, purtroppo troppo tardi, hai capito che quello non era il tuo Lato."

"È stato Severus, vero?" Ci chiese

"A far che?"

"A mandarvi da me, riccia. È stato lui, vero, che vi ha detto che non voglio entrare a far parte della schiera di Voldemort? È stato lui, non è così?"

"Assolutamente no. Anzi, con lui non abbiamo ancora avuto modo di parlare. Ma sta sicuro che presto lo faremo."

"E allora come fate a saperlo?! Come fate a sapere che non voglio essere un Mangiamorte? Che odio la mia famiglia tanto quanto Sirius? Che l'unica cosa che vorrei è poter avere un legame come quello tra Potter e Sirius? Come fate a saperlo?" Ci gridò piangendo.

"Noi. Veniamo. Dal. Futuro. Sei un po' duro d'orecchie, eh?" Chiese Ron

"Ma è impossibile!" Ci strillò in risposta.

"A quanto pare, NO" contrabbattè Ron.

"Calma, Ron. Questa situazione ti rende troppo nervoso."

"Okay, Herm. Mi calmo."

"Ed ora? Che dovremmo fare? Io, che dovrei fare?"

"Regulus, qui nessuno ti obbliga a far nulla. Devi fare solo ciò che ritieni più opportuno. Se credi che il nostro Lato sia quello giusto per te, noi ti accoglieremo a braccia aperte; se credi che  quello di  Voldemort sia il Lato per te... Allora noi non possiamo farci nulla. La storia farà a meno di te."

"Io... Io ho bisogno di tempo per pensare. Non sono come Sirius, io. Io sono in Serpeverde, non Grifondoro. Non sono coraggioso come voi tutti. Ho bisogno solo di tempo. Datemi una settimana. Se allo scadere di questa settimana mi sederò al tavolo di Grifondoro con voi, saprete da che parte sto."

"Noi non ti costringiamo a nulla, Regulus. Voglio che tu lo sappia"

"Lo so, infatti."

Viaggio nell'era dei Malandrini *IN REVISIONE*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora