Capitolo 11

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(Remus)
Mentre correvo verso al Torre d'Astronomia, luogo in cui ero sicuro avrei trovato Sirius, pensai alla sua reazione alla presa in giro di Dominique. Di solito le rispondeva, questa volta, però, non era stato così. Era strano da parte sua, ma non riuscivo a capire che avesse Sirius. Si comportava quasi come James quando lui stesso lo prendeva in giro per Lily.
"Sirius..." Dissi annaspando
"Che sei venuto a fare qui, Remus? Vuoi prendermi In giro anche tu per poi unirti a quella Weasley che di Weasley non ha niente? Bene, fa pure." disse girandosi verso il cornicione, per nascondere le lacrime. Miseramente, aggiungerei.
"Sai benissimo anche tu che non lo farei mai. Sono venuto a vedere come stavi"
"Bene, ora che hai visto come sto, puoi andare. Non ho bisogno di te"
"Ma io ho bisogno di te."
"E mi dispiace per te. Non posso farci nulla, non posso esserci. Sai, io sono la pecora nera, in tutto e per tutto. Non sono buono a nulla, e certamente non posso essere il bisogno di qualcun'altro... Mi dispiace"
"Sai molto bene che niente di ciò che hai detto è vero. Non sei la nostra pecora nera e non è vero che non sei buono a nulla: sei un ottimo amico e, anche se la McGranitt non lo ammetterà mai, anche il migliore in Trasfugurazione. Anche più bravo di Lily."
"Un ottimo amico... Già, amici..."
"Che intendi?" Dissi sedendomi accanto a lui.
"È questo che sono per te, giusto? Un amico, un fratello."
"Non capisco il perché di questa domanda."
"Ti faccio questa domanda perché io-"
"SIRIUS! REMUS! Pensavamo vi fosse successo qualcosa...." Disse James avvicinandosi a noi, trafelato.
"In realtà, io mi fidavo di te, Remus, è lui quello che si è fatto prendere dall'ansia."
"Lo capisco, Albus, ma che ci vuoi fare? Tuo nonno è così."
"Già, ed ora capisco quando zio Harry dice che James è uguale a lui." Disse Rose
"Beh, cos'è questa noia? Abbiamo o no una guerra da vincere? Quindi, caro Black, alza quel culo e muoviti a venire nella Stanza delle Necessità: dobbiamo iniziare ad allenarci. Non voglio che il futuro sia come lo hanno raccontato."
"Sei molto determinata, Evans. Ti ammiro. Oltre ad amarti, ovviamente"
Lily arrossì e sono sicuro che James avesse appena esultato interiormente.
"Grazie." sussurò la Evans alla fine.
"Beeeene. Dobbiamo cambiare il futuro? Allora andiamo!" Esclamò Sirius balzando in piedi.
"Bipolare." Mugugnò Scorpius.

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Più tardi, eravamo nella Stanza delle Necessità per imparare a produrre un Patronus corporeo. In realtà, solo Rose, Albus, Scorpius, James Jr. e Dominique dovevano ancora imparare a farlo.
"Allora, avete capito cosa fare?" Chiese Harry.
"Sì, pensare a qualcosa o qualcuno che ci rende felici e cercare di farlo uscire dalla bacchetta, Sì, sì." Ripete stancamente James stropicciandosi gl'occhi. Harry era stato almeno 1 ora a spiegare cos'era un Patronus e come farlo e il povero Potter Jr si era, ovviamente, assopito un po'.Faceva quasi tenerezza con quei capelli già arruffati di loro, ancora di più, con gli occhi cioccolato stanchi e assonnati e che faceva molta molta fatica a restar attento.
"Bene, allora vediamo un po' che sapete fare." Disse Harry con tono di sfida.
"Con piacere." rispose James Sirius con lo stesso tono.
"Expecto Patronum" dissero, all'unisono, cinque voci: James, Dominique, Albus, Rose e Scorpius.
E dalle loro bacchette uscirono, rispettivamente: un cervo ancora un po' ragazzino, una leonessa, una volpe, un'aquila e un falco.
"Benissimo ragazzi. Sono sorpreso da voi, nessuno ci riesce mai al primo colpo. "
"Beh, si sa, noi siamo i migliori. Insomma, la New Generation regna."
"Si, Malfoy, contaci."
"Guarda, caro zio Sirius, che è la verità."
"Vogliamo tornare ai Patroni?"
"Va bene, Weasley, torniamo ai Patroni..."
"Senti, Malfoy, fai un favore all'umanità e zittisciti."
" Quanto amore che c'è nell'aria." disse Albus
"POTTER!" Gridarono, all'unisono, Rose e Scorpius.
"Okay, okay, basta così. Oggi, abbiamo imparato ad evocare un Patrono; per domani, ho in mente qualcos'altro. Quindi, notte." disse Harry per poi uscire dalla Stanza con Ron ed Hermione al seguito, ridacchianti.
"Chi li capisce, è bravo" disse Lily.

Viaggio nell'era dei Malandrini *IN REVISIONE*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora