Capitolo 18

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(Ron)

Ci trovavamo alla Gringott sotto i due Mantelli dell'invisibilità e con addosso degli incantesimi di Disillusione pronti a rapinare la banca, di nuovo.
Davanti a noi si trovavo il solito vecchio elfo che, con un Confundus, eravamo riusciti a raggirare.

"E quindi... Voi avete già rapinato questa banca, giusto?"
"Purtroppo sì... Non è certo una cosa di cui andiamo proprio fieri, ma in circostanze come questa può essere utile."
"Merlino... Io non sarei riuscita ad affrontare tutto ciò che avete affrontato voi: vi stimo molto."
"Lily, davvero?"

"Ron, credimi, non sono mai stata più seria in vita."
Un silenzio estremamenre fuori luogo scese tra di noi.

"Okay... Qui le cose si stanno facendo un po'troppo serie a parer mio."
"E quando mai tu, Sirius..." gli rispose Remus prima di akzare gli occhi al cielo e sbuffare divertito.

"Okay, okay... Parliamo di cosa siamo venuti a fare davvero qui. Ci serve quella coppa."
"Ecco, a proposito di questo... Credo che dovremmo dare un'occhiata prima alla Camera dei Black. Insomma, mi dispiace dirtelo Sirius, ma i Black sono molto più vicini a Voldemort, al contrario dei Lestrange..."

"Lo so, Harry, non preoccuparti. Non è certo colpa nostra se la mia famiglia segue gli ideali un pazzo sclerato. Comunque, non dovrai ingegnarti più di tanto, Hermione, ho ancora la chiave della Camera Blindata. Quei fessi non si sono neanche ricordayi di prendersi la mia copia della chiave... Idioti." sbuffó in un misto di divertimento e amarezza uno dei pochi Black buoni.

"Beh, credo tu ne sia felice, giusto Hermione? Almeno non dovremmo aspettare due mesi per vederti prendere le sembianze di qualche Black schizzato." commentai io divertito rivolto a mia moglie.
"Oh, puoi giurarci, Ronald: è stato terribile essere Bellatrix!"

Io, Harry ed Hermione scoppiammo subito a ridere e solo allora ci accorgemmo degli sguardi strani dei Malandrini e Lily.

"Ma... okay? Cioè, qualcuno ci spiega?" chiese James.

"Praticamente, la prima volta che venimmo qui, Hermione dovette prendere le sembianze di Bellatrix per entrare nella sua Camera Blindata. Non ti sto a dire come facemmo a prendere sia la bacchetta che dei capelli di tua cugina, ma credimi: non fu per niente piacevole." spiegò Harry.
NOtai che Hermione rabbrividì e, instintivamente, la abbracciai.

"Forse sarebbe meglio andare." disse saggiamente Lily.

Così, dopo che Harry ebbe lanciato un Imperio a quel vecchio folletto e dopo aver fatto quel fantastico giro in carrozza, raggiungemmo la Camera dei Black. Ovviamente la cascata d'acqua della Gringott aveva eliminato l'incantesimo su quello stupidissimo coso.

"Credo io debba fare gli onori di casa, no?" scherzò Sirius.

"Ma fammi il piacere. Mezza volta che sono venuto a casa tua e sono stato fortunato che tu mi abbia fatto fare il giro della tua camera. Non che ci tenessi tanto a visitare quella splendida dimora, comunque."

"Giusto per farvelo sapere, ma quella è diventata davvero una splendida casa."

"Ah, sì, Harry? E come ci saresti riuscito? Magari con l'aiuto di Kreacher? O l'hai rasa al suolo e poi ricostruita?"
"In realtà, mi ha davvero aiutato Kreacher. Infondo non è così male, basta solo trattarlo con gentilezza."

"Harry, ti ho creduto su tutto, ma questo..."
"Credimi, è così."

"Potremmo, che so, concentrarci su cose più importanti?" li riprese Remus.

Così, Sirius estrasse la chiave della Camera ed essa si aprì. Era piena zeppa d'oro e oggetti importanti. Tra questi, faceva bella mostra di sè la coppa.

James stava per prenderla, ma Hermione lo fermò spiegandogli dell'incantesimo che c'era l'ultima volta.
Così, per precauzione, la attirammo a noi grazie ad un Wingardium Leviosa.
Mettemmo la coppa nello zaino che Hermione aveva portato con sè e cercammo un modo per uscire.

(Lily)

"Allora, come ce ne andiamo?"

"Come l'ultima volta." vidi Harry scambiarsi un'occhiata divertita con Ron ed Hermione. Facevano leggermente paura. Leggermente.

"Ovvero?" chiese James.

"Beh, sai, c'è un drago a sorvegliare la Gringott..." disse Hermione.

"Questo lo sappiamo." le risposi.
"Beh, l'ultima volta abbiamo usato quello per fuggire, ma questa volta quel brutto elfo malefico non sa della spada quindi credo che dovremmo metterlo sotto Imperio o obliviarlo e poi rispedirlo a lavoro."

"Chi sei tu e cosa ne hai fatto del mio figlioccio?" chiese Sirius.

"Davvero ragazzi, avevamo capito che non eravate proprio dei santarellini, ma... Siete fuggiti su un drago dopo aver rapinato la Gringott e avete portato con voi un folletto?"

"Faceva parte del pacchetto 'Sii-Il-Bambino-Sopravvissuto'."
"E di quello 'Sii-Il-Migliore-Amico-Del-Bambino-Sopravvissuto'... Ma, miseriaccia!, è stata una cosa sensazionale!"

"Mi dispiace ammetterlo, ma è così."

"Tornati a scuola ne riparliamo. Ora, portateci a vedere questo drago."

Portammo i ragazzi ed il folletto fino al drago. Una volta lì, obliviammo l'esserino e, dopo avergli assestato uno schiantesimo, liberammo il maestoso animale dalle catene che lo legavano.

Il drago sembrò come rinato e noi, approfittando della sua calma,  ci salimmo su.

"Okay, ora che si fa?"
"Ora si torna a scuola e si distrugge la coppa."

Il drago si librò in aria, spaccando così la grande cupola vetrata.

"Oddio, ma è favoloso!" gridò Sirius.
"Sta fermo, idiota! Così mi fai cadere!" gli rispose Remus.

Il viaggio fu tutto sommato piacevole. Il vento che soffiava nei capelli, l'ebrezza che si provava a stare lì su, il profumo di James che arrivav- , ehm... Volevo dire, il profumo della natura...

"Dobbiamo rifarlo!" gridò euforico Potter senior.

"Puoi scommetterci fratello!"

"Ma di lui che ce ne facciamo?" chiesi indicando il drago,  ignorando completamente i commenti dei due cretini dietro di me.

"Beh, potremmo parlarne con Silente e chiedergli di mandarlo da Newt Scamander, il magizoologo." propose Hermione
"Io non mi fido di quello lì: sembra un po' svanpito." disse Ron.

"Ha parlato il genio."

"Cosa, Sirius, ti manca stuzzicare Dominique e quindi te la prendi con il primo Weasley che ti capita a tiro?"

"Hey, non è colpa mia se quella ragazza sa come rispondere!"

"Sai vero che potrebbe sembrare davvero molto discriminante?"

"Ma... MA io... REEMUUS!"
"Sirius, davvero cerchi di capire qualcosa alle-" Remus guardò il suo orologio da polso "3:55 del mattino? Dopo aver rubato alla Gringott ed essere fuggiti con un drago?"

Sirius aprì le beaccia, facendo capire a Remus che avrebbe voluto un abbraccio.
Ciò che si dissero quando Remus sciolse questo, forse sarà una delle cose che mai scopriremo.

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Non sono morta.
EH, VOLEVATE!
Ma... Sono successe così tante cose dall'ultimo aggiornamento:

Quindi, vi chiedo, in primis: S C U S A T E M I !
Poi, G R A Z I E !
A Marzo di quest'anno vi ringraziavo infinitamente per le 1,04K visualizzazioni, oggi, a distanza di pochi mesi, vi ringrazio immensamente per le 11K visualizzazioni!
Davvero, non so che dire.
Sto scrivendo queste note in chiesa, al gelo, con il mio poncio che sembra un Plaid e... Non so che dire.
Ho iniziato a scrivere questa storia più come passatempo che per altro. Oggi, invece, è diventato come un qualcosa che completa la mia misera esistenza. Voi mi completate, okay?
E, niente, grazie ancora a tutti!
Grazie a chi stellina.
GRazie a chi commenta.
Grazie a chi legge in silenzio.
Grazie a tutti.

Spero di aggiornare presto.

All the Love,
-Anna.

Viaggio nell'era dei Malandrini *IN REVISIONE*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora