Luna

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Luna io molto ti ho venerato,
Potente e maestosa,
A te ho rivolto il mio stanco sguardo nelle ore tarde,

Come un folle ho alzato a te le mie braccia e ti ho cantato i canti più melodiosi che potevo cantare,
Ho donato a te lacrime e sorrisi.

Luna ti ho amato profondamente,
Con lo stesso bruciante desiderio dei giovani amanti.
Ma tu ora mi rinneghi, mi abbandoni sconsolato, afflitto.
Lasci il tuo figlio spoglio di ogni salvezza, gli neghi ogni pietà.

Dea crudele, madre empia;
Celi nella bellezza l'orrenda tua voragine del petto.
Com carezze diaboliche mi hai accolto,
Per poi farmi sbranare dai cani, farmi addentrare dalle dure fauci della realtà.

Mi hai drogato di sogni,
Mi hai donato un mondo di fumo,
Ed io mi trovo re senza terra, scosso dai brividi del freddo della notte.

Non un conforto mi concedi, tu puttana,
Non uno sguardo consolatore.
Godi nell'ammirare questo mio pianto,
Lo alimenti e lo inciti, guardandomi stupenda e irraggiungibile.

Bugiarda, tu e le stelle tue ancelle.
Bugiarda, tu e la tua luce argentea che emani.
Bugiarda, tu e le maestosità della sera.
Mentite a noi sconsolati mortali, parlate di bellezze a noi precluse.

Mi protraggono verso di te, come un assetato verso una chiara pozza,
Ma scopro poi che tu sei solo un miraggio,
E mi ritrovo a pere la più amara sabbia.

Solo le tenebre mi hanno accolto,
Mi hanno protetto dalla tua luce beffarda,
Inondando di loro il corpo stanco.

Mi hai rigettato tu dolce, subdola, vile Luna,
Ed io sono morto di dolore,
Sono rinato come fantasma fatto di ombre,
Ho inchiodato la mia anima al altare oscuro,
Ed ora sei più irraggiungibile che mai, mia cara odiata amica,
Mia amata, detestata madre.

Un Anima Decadente Uno Spirito DannatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora