Solitudine

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La solitudine, paura antica che possiede la mia anima stanca;
Il sentire il vuoto che reclama che grida, un desiderio folle di riempirlo: vano.

È il mio cuore troppo bramoso d'affetto, troppo solo e vuoto,
Che ti teme e ti rifiuta?
È il sentire l'assenza di bene: lontano,
Che non riesci a sfiorare quando allunghi la mano.

Forse temo perché non la conosco la solitudine,
Poiché è ghermita da spiriti d'ombra che mi fissano,
Che spariscono al mio posar su di loro lo sguardo.

Così sola, così tremendamente mai sola.
Non ve pace in questa assenza che troppo piena mi soffoca e mi uccide.

Sento un cuore furioso, che pulsa convulso.
Ti ho sognato vestito d'oro che mi tendevi la mano...

Ma d'oro era l'idolo pagano degli ebrei,
E io vago in questo deserto.
Reietta da un Dio lontano che non offre assoluzione.

Un respiro pesante accompagna un brivido,
Che gelato risale le vie stanche della mia schiena.
Quanto peso avete portato esauste ossa?
Cos'è questo fardello che sento incagliato tra le mie scapole?

Brividi.
Brividi di una vita passata,
Brividi di una realtà imprigionata al di là di questa porta.

Un freddo di morte, un freddo che sa di freddo.
Io vorrei essere altrove, in quel sogno bugiardo,
Aldilà della porta.

Non vi sono le stelle, e la luna si dimentica di brillare qui.
C'è solo un ricordo bianco che illumina tenuemente.

Nulla rompe il triste incanto,
Sono così sola, così sola,
Tra questi spettri.

Un Anima Decadente Uno Spirito DannatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora