La sposa

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Lo sposo mi chiamò nella notte,
Sentii il suo freddo respiro e le sue zanne.
Lo sposo mi parlò in una lingua dannata e seducente.

Un mostro dagli occhi di sangue,
Senza un'anima o un corpo di uomo,
Ma pieno di parole lussuriose e di voce stracolma di desiderio.

Sentii il mio sposo che mi stringeva,
Fatto di nebbia e ombra,
Un demone, bugiardo e infimo.

Un fuoco di dannazione eterna mi brucia,
Ma piu devastante è la passione oscura,
Il satanico amore che mi lega al padrone.

Il mio sposo divora la mia anima,
E io tremante lo accolgo in me senza remora,
Mentre mi rende sua sposa.

Nelle tenebre mano a mano,
L'eterno voto ci lega,
Fu questa spenta e triste gipia quello che scelsi.

Mi feci regina reietta alla sua destra,
Per essere amata come io sono,
Spinta dalla sua folle sete nella frenetica distruzione.

Eppure l'ombra che misi al posto del mio cuore gli è devota,
Beviamo nel calice dell'altro il sangue di questo amore,
Fatto di fuoco e devastazione.

Meglio regina al suo fianco, che martire in terra.
Meglio l'inferno che io scelsi, che il paradiso di un dio che mi abbandonò

Un Anima Decadente Uno Spirito DannatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora