Lascia che le spine nere ti lacerino la carne,
E che il sangue caldo, rosso, peccaminoso macchi il tuo caldo giglio.
Lascia che i rovi ti avvolgano, che ti accarezzino:
Assapora il loro doloroso abbraccio.Rompi l'aria con i tuoi gemiti, e annaffia questa folta e buia foresta col tuo pianto;
Il cielo puro lascia posto alla tempesta inquieta e bramosa.
La rosa bianca si bagna diventando persa, stilla scarlatta di un organo pulsante.Sprofonda in questa gola profonda, desiderosa del tuo peccato,
Di inghiottire e assaporare i tuoi petali.
Cedi, crolla in questo tenero giaciglio di morte
Dell'innocenza.Assapora questa emorragia della tua succube,
Questa demoniaca linfa che seduce le tue viscere,
Questo succo dolce di un fiore velenoso.Senti il sapore inebriante della digitale,
Abbandona lo stagno dove impera il puro loto.
Fatti celare dai contorti rami che tante profumate mele producono.
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Un Anima Decadente Uno Spirito Dannato
PoésiePoesie, belle o brutte, poesie che nascono dal dover dire qualcosa