La macchina di Alessio sfrecciava sull'autostrada, l'aria che usciva dai finestrini aperti ci muoveva i capelli a me e a Shady.
Il cinema distava 20 minuti dal residence, ero in macchina con Alessio, Mike , Andreas e Shady.Stavamo decidendo il film da guardare, optammo per una commedia, avevamo un po' tutti bisogno di divertirci dopo la puntata.
Comprammo pop corn a volontà e bibite di tutti i tipi, stavo per sedermi tra le mie compagne di stanza, Shady e Vittoria, ma Andreas mi tiró il braccio facendomi sedere sulle sue gambe. Stavo diventando viola dalla vergogna.
«Hai intenzione di farmi vedere il film in questa posizione?» Gli sussurrai nell'orecchio, facendogli il sorriso.
«No dai, vorrei solo un abbraccione dalla mia inglesina, poi se vuoi puoi anche tornare dalle tue amiche!» Mi rispose in modo scherzoso.Lo abbracciai forte, mi aveva appena chiamata la SUA inglesina, ero tutta un fuoco dentro, questo ragazzo mi mandava fuori di testa.
Scesi dalle sue gambe e mi sedetti sulla sedia vicino la sua. Stavo cercando di tenere la concentrazione sul film, ma qualcuno vicino teneva fisso il suo sguardo su di me, mi girai verso Andreas, Sei bellissima, uscirono queste parole dalla sua grande bocca.
Gli sorrisi perché non sapevo che altro fare, erano anni che non mi sentivo così strana con un ragazzo, e non volevo rovinare tutto, volevo un'amicizia con lui, anzi con tutti loro..
Uscimmo dal cinema a film finito, i ragazzi andarono a farsi un giro per la città, io e Andreas invece rimanemmo nel parco sotto il cinema, stavamo passeggiando tranquillamente.
«Raccontami qualcosa di te, sei tipo una lastra di ghiaccio, non riesco a vedere dentro il tuo cuore.» Mi disse Andreas, guardandomi fisso negli occhi come per trovare una risposta a quello che mi aveva appena detto.
«Non mi piace parlare di me, ho troppi fantasmi nell'armadio per poterli aprire tutti insieme, mi inghiottirebbero.» Dissi tutto d'un fiato, guardando a terra.
«Piano piano, non devi raccontarmi tutta la tua vita, vorrei solo capirti meglio, per esempio quel tatuaggio lì, che significa?»
Stava indicando il mio polso, c'era scritto Stronger than I was, "Più forte di quello che ero."
«Ho 10 tatuaggi in tutto, stanno a indicare i 10 avvenimenti che hanno segnato la mia vita. Facciamo così, te ne racconteró uno ogni settimana.»
«Perfetto, inizia da questa frase, mi piace un sacco.»
«È stato il mio secondo tatuaggio, l'ho fatto 3 anni fa, avevo 15 anni e la mia vita non era per niente semplice.» Deglutii, odiavo mostrarmi debole.
«I miei genitori non andavano d'accordo, un giorno trovai una lettera sul mio letto. Era un giorno come un altro, mi ero svegliata, ero andata a scuola, ed ero tornata a casa.. poi si trasformó nell'inferno.
Era una lettera di mia madre.» Le lacrime scendevano veloci sul mio viso, cercavo di sistemarmi il mascara ma ormai avevo tutti gli occhi e le guance bagnate. Mi sentivo così vulnerabile in quel momento.Peró in qualche modo mi fidavo di lui, quindi continuai il racconto..
«Aveva scritto delle parole stupende, cose che non mi aveva mai detto, mi stavo sentendo amata per la prima volta nella mia vita, e in più capii tantissime cose su chi era lei, e chi era veramente mio padre.
Poi arrivai alle ultime due righe, me le ricordo a memoria: "Se ora stai leggendo questo, è perché ora la tua mamma ti sta guardando dal cielo. Sei la ragazza più forte che io conosco, e sono certa che ce la farai anche senza di me. Ti amo, tua mamma.".» Scoppiai in un pianto isterico, Andreas mi prese e mi abbracció, mi strinse così forte che quasi mi scordai di tutto ció che avevo appena raccontato. Avete presente quegli abbracci che ti rompono le costole ma che invece di farti male, ti aggiustano? Ecco lui in quel momento mi aveva aggiustata.«Scusami, non pensavo fosse così difficile raccontare il significato dei tuoi tatuaggi, non volevo farti star male, sei così bella quando ridi, queste lacrime non ti si meritano!» Mi parló Andreas a 2 centimetri dalla mia faccia, ero ipnotizzata dai suoi occhi marroni.
«Non scusarti, niente nella mia vita è facile, però riesco a fidarmi di te, quindi riusciró anche a finire il racconto.
Quindi questo tatuaggio lo feci una settimana dopo i funerali. Era la frase che più mi rappresentava. Ero cambiata, ed ero diventata più forte di quanto non lo fossi mai stata. Volevo che fosse inciso su di me, in modo tale che in ogni momento brutto, avrei potuto guardare questa scritta e dirmi "Chanel, ce l'hai già fatta un milione di volte, ci riuscirai anche questa volta.".» Finii così il racconto del mio tatuaggio, con il cuore a pezzi ma un nuovo amico al mio fianco, pronto ad ascoltarmi.
Pov's Andreas-
Era davvero magnifica, mi aveva raccontato un pezzo della sua vita, si fidava di me, e io non dovevo deluderla.
Avrei voluto abbracciarla e tenerla stretta a me tutta la notte, ma dovevo fare con calma, in fin dei conti la conoscevo da appena un giorno. Non volevo confonderla, volevo diventare il suo punto di riferimento.Chiamammo un taxi per tornare in hotel, perché non avevo voglia di far vedere Chanel in quelle condizioni da tutto il gruppo.
Pov's Chanel-
Tornammo in resicende verso mezzanotte, sarei voluta rimanere ancora con lui, ma il coprifuoco datomi dal programma, non ce lo permetteva.
«Buonanotte tesoro, dormi bene, e se non riesci chiamami, questo è il mio numero.» Mi disse accarezzandomi il viso dopo avermi dato un dolce bacio sulla guancia.
«Grazie della bella serata Andrè, buonanotte anche a te.»Rientrai nella 306, la mia stanza, e vidi Shady e Vittoria giá nel letto a dormire.
Andai in bagno, mi feci una doccia veloce infilai il mio pigiama e andai nel letto.
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MyHero•AM
FanfictionMi tolse la maglietta con cautela, e inizió a baciarmi il collo, fino al merletto delle mutande. Mi sono sentita viva per la prima volta nella mia vita. •• "Ti amo." "Io non ho mai amato, non so cosa vuol dire, questa parola mi fa paura." "Baciami...