•Chapter 6•

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La sveglia delle 7.00 suonò più e più volte sul mio comodino, mi alzai di fretta e mi chiusi in bagno per prepararmi alla mia prima giornata di lezioni nella scuola. Una bella doccia fredda era quello che mi serviva. Non vedevo l'ora di poter apprendere tutto quello che avevano da insegnarmi i maestri.

Misi la mia divisa bordeaux, con le superstar bianche e poi scesi a fare colazione insieme a Vitto; Shady ci metteva sempre tanto a prepararsi mi disse lei, e così non l'aspettammo. Dopo due giorni pieni di impegni riuscii a rilassarmi con un caffè, una sigaretta e il mio telefono. Ero piena di messaggi, ma non solo di miei conoscenti, tantissime persone mi scrivevano per dirmi che ero stata bravissima e che mi ero meritata quel posto, mille richieste d'amicizia e seguaci in quantità su instagram.

Stavo scorrendo tra le notifiche, dopo aver chiamato la mia migliore amica Sophie, e notai muller_andreas, alessiomininniofficial, about_riky, causeimtherealshady e mikebirdofficial hanno iniziato a seguirti. Capii subito che loro erano più uniti, chissà magari un giorno avrei fatto parte anche io del loro gruppo.

Mi soffermai sul profilo di Andreas, scorrendo le sue foto.

"Mi spizzi Parker? Non guardarmi sul telefono, hai la fortuna di avermi qui di fronte a te!" Mi sorprese Andreas da dietro con il suo solito sorrisetto da furbo.

"Addirittura fortuna? Dai Muller finiscila!" Risposi ridendo con lui.

"Pensa un po', stai anche per avere la fortuna di essere accompagnata da me fino agli studi, posso signorina?" Mi chiese dopo aver bevuto il suo cappuccino.

"Mh va bene, per questa volta te lo permetto, andiamo va."

Camminammo insieme fino agli studi parlando del più e del meno. Oggi dovevano darci le assegnazioni della giornata, e poi avrei avuto una lezione privata col maestro Kledi. Per adesso era tutto ciò che mi aspettava.

Ero seduta sul divano con Lorenzo che mi stava raccontando un po' di lui, quando entrarono Stefano e Marcello con le assegnazioni per tutti noi.

"Buongiorno ragazzi! Volevamo dare il benvenuto alla nuova allieva Chanel! Siamo felicissimi di averti con noi, ti auguriamo un buon percorso qui nella scuola, iniziando dalle tue assegnazioni, vuoi sapere cosa ti aspetta?"

Annuii con la testa ed un gran sorriso, "prontissima!".

"Allora per te abbiamo un passo a due di Kledi, e un assolo della Peparini. Puoi andare in Sala 4 e iniziare a lavorare."

Presi la mia borsa con le mie cose e andai in Sala, ansiosa di sapere che lezione mi avrebbe aspettata. Era presente Simone, il professionista. Immaginai quindi che questa sarebbe stata la lezione con Kledi.

Simone mi fece vedere la coreografia in un piccolo televisore nell'attesa del maestro. Era un passo a due sulle note di una canzone italiana di un'artista che amo tantissimo, lo ascoltavo anche in Inghilterra, Imbranato di Tiziano Ferro.

"Buongiorno maestro." Dissi vedendo entrate Kledi in saletta con dei fogli in mano.

"Ciao Chanel, sono contento di conoscerti, ma sarò ancora più contento di vederti ballare. Ho portato il testo della canzone, so che sei straniera, ma voglio comunque farti entrare nel pezzo. Dovrai eseguire un passo a due d'amore e quindi ho bisogno che tu esprima le tue emozioni in ogni passo che andrai a fare. Ascoltiamo insieme e in silenzio." Mi comunicò il maestro, consegnandomi il foglio con il testo della canzone.

Partì la musica e ascoltai attentamente le parole.

"E' iniziato tutto per un tuo capriccio, io non mi fidavo.. era solo sesso." Le immagini di me e Luke insieme mi rimbombavano nella mente.

"E scusami se rido, dall'imbarazzo cedo, ti guardo fisso e tremo, all'idea di averti accanto e di sentirmi tua soltanto.." Fissavo queste parole sul foglio, mentre le altre scorrevano nelle mie orecchie, immaginavo Luke vicino a me, pronto a prendersi cura di me, come in un sogno.

Scese una lacrima sul mio viso alla fine della canzone: "..e sono un imbranato si, ma ti amo!" Quanto avrei voluto sentire queste parole da lui...

"E' scesa una lacrima dal tuo viso, il che vuol dire che hai compreso in pieno il testo. Cos'è che ti fa emozionare?" Mi chiese il maestro sedendosi davanti a me in attesa di una risposta.

C'era una tale confusione nella mia testa, spiegare cos'è che mi aveva emozionate era difficile per me, non sapevo da cosa cominciare. O forse, semplicemente non volevo far rivivere alcuni ricordi nella mia testa, avrebbero fatto troppo male.

Luke lo conoscevo da quando avevo 8 anni, fu in quell'età che la mia vita prese una piega sbagliata, e lui era l'unica cosa felice che avevo, ci fermavamo a giocare nel parco della città tutti giorni pur di stare insieme, eravamo due piccole anime felici.

Il problema della nostra storia era che io ero troppo sopra le nuvole per accorgermi del suo doppiogioco.

"Mi torna in mente il mio ex ragazzo sentendo la canzone, ci sono delle parole che vanno veramente dritte al cuore." Risposi al maestro Kledi dopo aver ragionato sul da dire.

"Lo ami ancora?". "No, non lo amo. Credo di non averlo mai amato, ho solamente sprecato tanti anni della mia vita a rincorrere la felicità in una persona che non se lo meritava. Però sentire certe canzoni fa tornare tutti i ricordi in superficie."

Iniziammo a preparare la coreografia, c'era molta tecnica e molte prese. Iniziava con me e Simone palesemente felici di stare insieme, intenti a dimostrare l'amore che doveva esserci tra noi. Nel mezzo della musica la situazione mutava, io scappavo da lui, da tutto, ed ecco le tante prese in cui il ragazzo cercava di farmi tornare da lui. Finivo con un urlo secco e i miei pugni verso di lui fermati dalle sue mani.

Ovviamente dovevo ancora sistemare i dettagli, ma mi piaceva da morire e non vedevo l'ora di poterla ballare davanti a tutti i professori sabato.

**

Avevo finito le lezioni così mi misi sulla poltrona della Sala Relax e chiusi gli occhi per riposarmi, era stata una giornata faticosa.

Sentii un peso appoggiarsi su di me. Avrei riconosciuto quel profumo anche in mezzo ad altri mille, Sauvage-Dior, era Andreas. Mi stava accarezzando i capelli, poi appoggiò la sua testa su di me e mi sussurrò all'orecchio "Baby dobbiamo uscire, le lezioni sono finite, svegliati."

Mi strofinai gli occhi e diedi un bacio sulla guancia ad Andreas "Grazie di avermi avvisato, è stata una giornata pesante oggi mi sono appisolata."

"Dai alzati che stasera si mangia pizza al ristorante e poi ti aspettiamo nella 302." Disse porgendomi la sua mano calda per alzarmi dal divano. Il suo corpo era sempre così caldo in confronto al mio, mi faceva venire i brividi ogni volta.

Uscimmo tutti insieme dagli studi, pronti per mangiare.

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