•Chapter 10•

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«Molto bene per oggi è tutto, penso che hai capito al meglio la coreografia, spero che tu possa farla domani in puntata. Ah e mi raccomando con le prese, esercitati!» Disse chiudendo la porta il maestro Kledi.

Era venerdì, mancava un giorno alla puntata e non mi sentivo per niente pronta. Fino a qualche ora fa ero sicura di poter spaccare, ora però mi stava assalendo ogni tipo di paura. Avrei preso il punto? E se la mia squadra perdesse? Andrei subito in sfida? E se il pubblico mi odiasse? Non sarei capace di reggere tutta questa pressione.

Posai il mio borsone nell'armadietto insieme a quello di Cosimo e andai a fare la lezione collettiva di Latino Americano.

«Muovi di più il bacino Chanel! Dai so che sai farlo non vergognarti. E tu Lorenzo che stai facendo? Sembri un pinguino! Muovi bene queste gambe dai!» Urlava la maestra Natalia correndo da una parte all'altra della stanza per correggere i nostri strani movimenti.
Mi divertivo un casino a fare queste lezioni, sembravamo tutti dei ciocchi di legno impediti!

La lezione finì con un pò di ritardo e quindi non ebbi tempo per riposarmi prima del ripasso con la Peparini.
Iniziai a ballare l'assolo da sola, la canzone era Elastic Heart di Sia, non era pienamente nel mio stile, però mi piaceva tantissimo provare a fare cose nuove.

«Buongiornoo! Come stiamo messi qua?» Entrò Veronica in Sala 4 con un sorriso a 32 denti.
«Buongiorno maestra, io sto messa bene, almeno credo, vuole dare un'occhiata?» Risposi asciugandomi il sudore dalla fronte.
«Vai.» Accese la musica e si posizionò a gambe incrociate davanti allo specchio.

Ballai cercando di mettercela tutta, per far vedere a Veronica che nonostante non sia il mio stile, sono qui per imparare di tutto e di più.

«Brava mi piace, però un piccolo consiglio, non essendo un'abitudine per te fare questi pezzi, ti concentri troppo sui passi perfetti. Lo sappiamo tutti che hai una tecnica eccellente, ora pensa ad emozionarci e ha far trapassare qualcosa attraverso l'espressione. So che ne sei capace, confido in te. Ora vatti a riposare che domani sará una lunga giornata!»

***

4.00 p.m
Redazione: "Ti avvisiamo che Garrison ha preparato una comparata tra te e Giulia, se vuoi sapere di cosa si parla passa in Sala 2 prima di uscire."

«Chi è?» Mi chiese Alessio affacciandosi da uno dei bagni.
«Boh la redazione, mi hanno detto che Garrison ha preparato una comparata tra me e Giulia. Spero si siano sbagliati perchè mettermi a confronto con Giulia non ha veramente senso.» Risposi titubante sperando che il mio amico avesse qualcosa da dirmi.
«No ma più che altro non c'è paragone tra voi due, fosse per me vinceresti anche sul suo genere.»

«Io non la farei così facile, non capisco perchè vi date tutte queste arie, sei ridicolo, tu e tutti i tuoi amichetti, se volessi io vi batterei a tutti quanti in un batter d'occhio. Abbassate le penne che vi conviene.» Disse con aria di sfida Giulia uscendo da un altro bagno. Non ci eravamo accorti che ci stava ascoltando.
«Non capisco che problema hai tu con me. Io non mi do nessuna aria, anzi mi stavo solo chiedendo perchè mi avessero messo a confronto con te. Acida.» Risposi.

«Senti acida lo dici a qualcun'altra. Non mi conosci e non sai con chi stai parlando quindi fatti i cavoli tuoi.» Rispose Giulia dandomi una spinta sul petto.

In un secondo Giulia era attaccata al muro e Andreas gli urlava in faccia, avevo l'impressione di aver creato un bel casino.

«Toccala un'altra volta e non sai che fine fai.» Continuava ad urlare dentro l'orecchio di Giulia.

«Hei Hei ragazzi che sta succendendo? Che siete matti? Siete maggiorenni per la maggior parte perfavore non fate cazzate che vi giocate il posto qua dentro. Voi quattro seguitemi.» Disse Stefano indicando me Alessio Andreas e Giulia.
«Spiegatemi questa storia, prima che i professori vedano il video e vengano loro a strillarvi che non credo sia il caso.»

Presi in mano la situazione e raccontai passo passo quello che avevo detto e fatto. Alla fine Stefano ci lasciò andare senza dirci niente oltre al fatto che siamo persone mature e da tali dobbiamo comportarci.

***

*toc toc*
«Avanti!» Urlò Shady dal balcone.
«Oh André ciao, che ci fai qui?»
«Emh, cercavo Chanel, non c'è?» lo sentii dire da vicino la porta. Era cosí dolce la sua voce, sembrava troppo timido e vulnerabile.
«Dovrebbere essere in bagno, se non è urgente quando esce gli dico che l'hai cercata ok?» Disse lei con tutta la calma del mondo.
«Si grazie, mandala in stanza.» Disse a mezza voce chiudendo la porta.

***

«Hei Müller insomma, che volevi?» Gli chiesi sorridendo mentre legavo i miei indomabili capelli rossi.
«Te.»
«Eh? Me?»
«Sisi, proprio te. Mi mancavi.»
«Ti avviso Müller io odio troppa dolcezza, però sei troppo carino quando dici queste cose.» Gli dissi dandogli un bacio sulla guancia.
«Vabbé Parker io sono stanco, ci vediamo domani.» Mi rispose in modo freddo e distaccato.
Si alzò mi diede un bacio sulla fronte e si accese una sigaretta sul balcone.
«Buonanotte.» Dissi andandomene velocemente.

Tornai nella mia stanza e parlai con Vittoria di tutto quello che era successo in questa faticosa giornata e mi soffermai sullo strano comportamento di Andreas.

«Sei una stronza Chanel!» Disse dopo che finii di raccontare.
«Che? Una stronza, ma che dici, perchè?»
«Lui ti dice che vuole te e tu gli dici che non ami la dolcezza, ma stai scherzando spero!»
«Mah io sinceramente sono stata me stessa, avrei risposto cosí a chiunque.»
«Eh questo il problema Chan, penso proprio che tu per lui non sia chiunque. Dormici su, ma non pansarci troppo, domani sará una giornata pesante, ti voglio bene. Buonanotte.»
«Mh, anche io, buonanotte.»

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Continuo a 20 preferiti e 5 commenti.

Angolo autrice:
Amori scusate davvero tanto per l'assenza ma giuro che cercherò di essere più presente. Come state? Io ora che è finalmente finita scuola molto meglio!

Spero che non vi siate scordate di me, mi raccomando continuate a farvi sentire!💙

-vostra, Arianna.

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