capitolo 6

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Ero sul letto di andy,la sua casa era stupenda per non parlare della sua camera ma ora tutto quello a cui pensavo era ciò che stavo per dire.
Ora sarebbe venuta a conoscenza dei miei problemi,dei miei demoni,e se mi avrebbe odiato?!
No,no,devo stare calma,lei mi vuole bene, mi ascolterà.
"allora?" "ecco...si...devi sapere... Uff cavolo è cosi difficile,mia madre è morta e anche la mia miglioreamica...." feci un respiro e continuai, sentivo le lacrime pungermi gli occhi, "da allora mio p...padre...iniziò ad ubriacarsi e  a violentarmi,cosi non facendola più ho pensato che sarebbe stato meglio smettere di vivere,di soffrire,ma non ci riuscii,cosi scelsi di cambiare, in modo da soffrire di meno, diventai fredda, antipatica e menefreghista, scusa per il mio comportamento ma cosa ti puoi aspettare da una ragazza che ha passato quello che ho passato io?" ovviamente non gli avevo detto tutto ma questo era anche troppo, lei aveva gli occhi lucidi,e mi abbracciò forte" scusa perdonami non lo sapevo,ti prego scusami,sappi che ci sarò sempe ma hai mai pensato di denunciare tuo padre?","si ma poi sarei finita in un collegio o qualcosa di simile..." "ma non puoi continuare così" "senti ora che sai il mio passato voglio che non ne parlassimo più e che ovviamente restasse tra di noi , si è fatto tardi ciao".
Odiavo quando le persone mi trattavano come una povera malata che ha tentato di uccidersi,o come una depressa,cazzo ma la gente cose ne sa di me?pensano tutti di poter risolvere i miei problemi ma la verità è che sono tutti troppo superficiali.

Ero finalmene a casa,"dove cazzo eri finita?" urlò mio padre e delfina cercava di carmarlo,"vai su in camera"disse lei,cosi abbassai lo sguardo e feci come disse.
Avevo paura, non sapevo fino a dove poteva spingersi,ma se mi uccidesse ni farebbe solo un favore.
Mi feci una doccia,infili il pigiama e sprofondai nel letto, dovevo fare ancora turti i compiti ma non mi importava,volevo solo dormire, per sempre.

La mattina dopo mi alzai molto riposata,ma appena mi ricordai dei compiti non fatti uno stress mi percorse il corpo.
Mi sbrigai a prepararmi e uscii di casa per fortuna mio padre ancora dormiva.
A scuola vidi james Ma cercai di evitare il suo sguardo, troppo tardi e te pareva eccolo che si avvicina ,calma clarissa calma.
Corse da me e mi abbracciò,cazzo ma era impazzito?cosa gli era preso?!" che fai levati!",lui aveva gli occhi lucidi ed un aria preoccupata, non lo avevo mai visto cosi serio,"che succede?","ho saputo.... clarissa so tutto, ed io lo uccido!" disse alzando la voce, cosa?come ha fatto a saperlo!?
Ero senza parole ,mi aveva spiazzato, era come se mi avessero pugnalata, lui continuava a parlare ma io non stavo piu sentendo,mi stavo dirigendo da quella stronza di andy.
"come hai potuto?!" le urlai,"ciao anche a te di cosa parli?"chiese lei tutta tranquilla, che faccia tosta aveva anche il coraggio di chiedermelo,"non fare la finta tonta, hai detto tutto a James!" "ti prego perdonami è che ero preoccupata per te,non puoi continuare così qualcuno deve fermarlo" "devi smetterla!non ho bisogno di nessuno!io mi fidavo di te"urlai quasi piangendo e uscii dalla classe ,sapevo le conseguenze di quel gesto ma non mi importava niente.Avevo urlato e attirato l'attenzione di tutti su di me, perfetto da domani sarei stata "la ragazza pazza".

Ero nell'unico posto dove ero al sicuro,dove mi sentivo a casa.
Al cimitero
Dalle uniche persone che mi amavano e che amavo,mia madre e Kristen,gli avevo portato nuovi fiori.
Ora ero seduta accanto alla tomba di Kristen e gli stavo parlando di tutto quello che era successo,può essere stupido ma a me aiuta molto.
Era tutto il pomeriggio che stavo al cimitero ma non volevo tornare a casa da quel mostro di mio padre.
Ero stanca.
Di tutto e di tutti.
Così mi misi le cuffie che portavo sempre con me,e mi accucciai vicino alla tomba di Kristen.
finche non Mi addormentai.

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