A svegliarmi quella mattina fu la forte luce proveniente dalla finestra e il corpo di James che si agitava attaccato al mio.
Ebbi l'istinto di alzarmi dal letto ma appena lo feci un forte malditesta si impossessò di me.
Andai in bagno a cercarmi un aspirina,non ero mai stata così male,e decisi che dopo quella notte non avrei mai piu bevuto.
Ricordo a malapena cosa è successo,ma le forti braccia di James attorno al mio corpo non potrei mai scordarle.
Lui mi aveva salvata,di nuovo.
Mentre frugavo tra gli armadietti un conato di vomito mi fece contrarre,e prima che potessi ributtare via anche l anima james fu al mio fianco e mi teneva i capelli.
"Vado a fare la colazione,se vuoi fatti una doccia e cambiati"fu tutto quello che disse,era freddo,duro e scostato,che diavolo avevo fatto adesso?
Ricacciai indietro le lacrime e mi misi dentro la doccia,ne avevo davvero bisogno,indossavo ancora il vestito di ieri sera,il trucco era sceso,le occhiaie erano spaventose,ero un disastro.
Misi una felpa di James,legai i capelli in una coda e scesi.Di Sotto vidi un james impegnato con i fornelli e questa visione mi fece nascere un sorriso da ebete.
Quando mi vide aveva ancora quell 'espressione fredda,e mi guardava come se non mi riconoscesse.
"james smettila ti prego!","cosa?"ribatte indifferente,"di guardarmi così,non capisco cosa ho fatto","già forse perché eri troppo ubriaca per ricordartelo,visto che stavi per essere stuprata".
Oh grazie James di avermelo ricordAto,credi che per me sia stata una cosa bella? No sai,perché ho veramente avuto paura,e ora avrei solo bisogno di te e non delle tue parole che mi ricordano ancora quanto io abbia sbagliato.
Così presi tutte le mie cose,e me ne andai senza neanche guardarlo.
Come se poi era colpa mia se lui faceva l idiota con tutte quelle oche che si strusciavano su di lui.
Ignorai il suo"dove credi di andare adesso" e sbattei forte la porta.
Non potevo e non volevo piangere di nuovo,anche se faceva male dove andare avanti e smetterla di essere la stupida ragazzina fragile e indifesa.
Tanto le persone finivano sempre per ferirmi,come james,ieri sera mi ha abbracciato facendomi sentire felice come non lo ero mai stata e poi stamattina torna qurl james stronzo e freddo.Entrai in casa e feci un respiro pronfondo,andai in cucina e aprii Lo sportello dove c erano i miei soldi.
Ne avevo abbastanza per andarmene da qui,e forse sarebbe stato veramente quello che avrei fatto.
Tanto qui nom avevo nessuno,e l'unica ragione per cui sarei rimasta ora mi odia.
Ho solo andy qui,e so che per quanto le dispiacerà capira che è la cosa migliore.
Decisi di chiamarla visto che era da ieri sera che non la sentivo e sicuramente sarà in pensiero per me.
"pronto?"disse dall'altro capo del telefono,"sono io,come stai?","io bene e tu?!mi spieghi dove diavolo ti sei cacciata ieri sera?", dal suo tono preoccupato decisi di non dirle niente e perciò la rassicurai con un"ero stanca così ho chiamato un taxi e sono tornata a casa".
Dopo aver riattaccato mi buttai sul divano e chiusi gli occhi.Sognai un ragazzo dagli occhi blu,con un sorriso in grado di ricucire le tue ferite aperte,poi una ragazza,che non era in grado di dargli ciò che meritava,troppo fragile per sopportare tutto questo,e troppo non abbastanza per lui.
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La Storia Di Clarissa
RomanceQuesta storia parla di una ragazza, clarissa, lei si odia ed è molto insicura, inoltre a scuola incontra un ragazzo, e la sua vita precipita ancora di più. Non gli resta più niente, sua madre e la sua migliore amica sono morte, suo padre è un alcoli...