•Capitolo20•

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Sabrina
Non potevo ancora credere a quello che era appena accaduto.
Ero nella mia stanza a pensare, quando, ad un tratto qualcuno bussó alla porta... era Ross, e io mi sentivo enormemente in colpa!...
"Che vuoi?" chiesi molto acida e ferita
"Volevo parlarti" mi rispose lui con una nota di tristezza nella voce...
"Be io no" non riuscivo a guardarlo negli occhi, avevo paura... paura di perdermi di nuovo nel suo profumo... paura di perdermi soltanto guardandolo... paura di perdermi nel mio mondo rimanendo bloccata...
"Ti... ti prego"
"Parla"
"Non voglio che cambi il nostro rapporto"
"Perchè?... noi abbiamo mai avuto un rapporto?!"
"Sabrina... ti prego"
"Ross, non è colpa tua ma mia... mi innamoro sempre delle persone sbagliate"
"Ma... Sabrina, non è come credi... tu sei una ragazza fantastica,ma io sono più grande e..."
"È che cosa?!" chiesi quasi impaurita
"N-niente lascia stare non è il momento"
"Cosa non è il momento parlami" gridai
"Ho una ragazza"
A quell'affermazione mi si spezzó il cuore... mi sentivo male, male di essere me stessa, ma capii che non era quello che mi voleva dire...
"N-non è soltanto questo" affermai con gli occhi lucidi...
"Sarah ti ha aggiustato il carillon... sta facendo le ultime riparazioni"
"Non è questo"
"D-devo andare Sabrina... a-a dopo" disse uscendo frettolosamente dalla stanza... ma che cazzo aveva?!...
poi il suono del mio cellulare mi tolse dai miei pensieri...
~Pronto?~chiesi
~Sabrina sono Corey~
~Ah... ciao Corey~
~La mia festa di compleanno non si farà più a casa, ma in pizzeria~
~Ok... scrivimi per messaggio dove e a che ora~
~Ok... per quella cosa, nessun rancore... vero?~
~Si... basta che non lo dici a nessuno~
~Ovvio... devo andare ciao~
~Ciao~
Chiusi la telefonata abbastanza nervosa... quella pizzeria era lontana da casa, e io non sapevo come andarci... l'unico modo era il motorino di Jeremy, ma dopo quello che ha fatto non lo chiamo neanche morta...
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L'orario della festa...
"Sarah sei pronta?!" gridai
"Quasi..."
"Dai che è tardi"
"Arrivoooo" gridó mentre si infilava un paio di tacchi ai piedi... poi continuò "Ok... adesso possiamo andare" disse prendendo fiato dopo la corsa che aveva fatto per venire verso di me mentre si infilava le scarpe...
"Finalmente" ribattei sarcasticamente cominciando a scendere le scale. Uscimmo di casa incontrando Bradley, gli andai subito incontro...
"Bradley lo sai che ti voglio tanto bene?"
"Che ti serve"
"Mi porti in motorino con te?"
"Non posso con me viene già Sarah"
Mi girai immediatamente verso Sarah e cominciai a supplicarla...
"Ti prego vai tu con Jeremy... non mi lasciare da sola con lui, fai andare me con Bradley..." quando mi bloccó...
"Io non ci vado manco morta con Jeremy... ma ti rendi conto di che mi stai chiedendo, mi sono appena litigata con lui e mi ci vuoi far andare in motorino"
Grazie Sarah... Sempre gentile!...
"Ti sei litigata con Jeremy?!"
"Si"
"Anche io"
Quando ci girammo entrambe con una voce supplichevole...
"Ti prego, ti prego vai tu con Jeremy, lascia a noi il motorino"
"No"
"Dai ti preeeego"
"Nooooo"
"Uffa" disse lei sbuffando
"Vaffanculo" affermai cominciando a camminare verso Jeremy che si stava infilando il casco... più che altro stava cercando di infilarsi il casco!.
Sospirai prima di andare da lui cercando di farmi coraggio, poi andai...
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Quando fui ormai di fronte a lui...
"C-ciao" affermai cercando di guardarlo negli occhi anche se da quando mi aveva visto dirigermi verso di lui teneva lo sguardo basso...
"Ciao" disse lui quasi fra i denti
"Come va?"
Mi guardó strano, poi parlò... credo sarà molto difficile...
"Lo vuoi sapere davvero?"
"No... era giusto per dire"
"Appunto, so che non sei venuta qui per me... che ti serve?" mi chiese alzando finalmente la testa anche se leggermente guardandomi negli occhi e aggrottando la fronte...
madonna quello sguardo, quello sguardo che mi aveva ipnotizzato da tanto tempo e che continuava tutt'ora...
"Mi accompagni alla festa?" chiesi supplichevole guardandolo per poi sorridere sarcasticamente...
"No"
Cambiai subito atteggiamento, poi lui continuó...
"Perchè dovrei farlo?"
"Non ti preoccupare, non ti disturbare... resto a casa"
dissi cominciando a camminare
"Aspetta"
"Che vuoi?"
"Salta su"
"No, non c'è bisogno che tu ti disturbi così tanto... comunque grazie, davvero ritorniamo al discorso di prima... sei un vero amico"
"Sicura?"
"Ti ho detto di andare"
"Ok... ok"
Si infiló il casco e partì mentre io rimasi lì, davanti la porta di casa a guardarlo sfrecciare su quel dannato motorino. Quando, ad un tratto, una persona da dietro mi mise una mano sulla spalla, riconobbi subito quella persona, il suo odore, il suo tocco... era Ross...
"Ti ha lasciato qui?"
"Si"
"Se vuoi ti accompagno io?... s-sempre se vuoi"
"Dopo tutto quello che è successo" ribattei con voce spezzata
"Dai sono sempre tuo fratello"
"Fratello..."
"Fratello"
"Va bene dai... ma solo perchè non so chi mi possa accompagnare"
"Va beeeeene"
"Ma con quale macchina"
"Con quella di mamma"
"Ma se non c'è la fa n'altro po neanche guardare, come pretendi di guidarla"
"È perchè le dovremmo dire che abbiamo preso la macchina?" mi chiese lui sorridendo...
                                 /----------/
Davanti la pizzeria...
"Be... a-allora io vado"
"Si"
Mi feci coraggio avvicinandomi a lui dandogli un delicato bacio sulla guancia sussurrandogli un "grazie" per poi andarmene alla festa. Appena entrai... O mio dio non ci potevo credere... ero sulla soglia della porta e a vedere quella scena mi veniva il voltastomaco, provavo gelosia... tanta gelosia e non so neanche il perché...

My Brother||Ross Lynch||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora