Busan 26 Dicembre

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"Tesoro, Jin al telefono!" 

La zia apre la porta, disturbando il nostro sonno. Allungo una mano cercando il cellulare sul comodino per controllare l'ora mentre, con difficoltà, Jimin si tira a sedere e prende il cordless in mano. 

Le nove, ma lo sanno che oggi è festa?

Porto un braccio a coprire gli occhi,
la zia ha acceso la luce e mi da fastidio. Anche mia mamma si è affacciata nella stanza, forse è la prima volta che ci mette piede.

Scosto appena il piumone dal viso per salutarla mentre Min chiude la chiamata. 

"Davvero possiamo andare?"

Chiede euforico alle due donne che annuiscono, ferme sulla porta. 

Andare dove? E perché è così contento?

"Preparatevi, noi usciamo a prendervi qualcosa di caldo."

Si chiudono la porta alle spalle. 

Perché Caldo?

L'arancio si lascia andare di peso sul mio corpo, bloccandomi il respiro. Tossisco portando poi una mano nei suoi capelli, accarezzandoli.

"Anche se hai tentato di uccidermi...
Buongiorno"

Sussurro, cercando di svegliarmi bene.

"Giorno Tae"

Lascia un bacio sulle mie labbra e posa la testa sul mio petto, accoccolandosi. Tanta tenerezza di primo mattino. 

Da quando non mi dispiace?

"Perché già così felice?"

chiedo.

Stende le labbra in un sorriso dolce mentre si stira sul mio corpo, facendomi sussultare. Sembra un piccolo gattino.

"Perché andiamo a sciare"

spalanco gli occhi

"Sciare?"

annuisce, posando un bacio umido sul mio collo. 

Ero ancora piccolo l'ultima volta che ho sciato, non ricordo come si fa. 

"Non sembri molto contento..."

mi guarda preoccupato. 

Bravo Taehyung hai spento la sua euforia.

Sorrido, o meglio cerco di farlo per rivedere le sue fossette tanto carine.

"No sto solo pensando che non mi ricordo come si scia..."

Porta le mani sul materasso ed aiutandosi con le braccia si alza, restando a gattoni sopra di me.
Il piumone, tirato fin sopra la sua testa, copre i nostri corpi.

"Ti insegno io"

Si lecca le labbra, scostando poi i capelli dal viso. 

E' sempre così sensuale

"E se non sei bravo?"

Chiedo portando le mani a tastare la pelle del suo ventre, scoperta per colpa della maglia troppo larga. Trema e si morde le labbra sotto i miei tocchi. 

"Se non sono bravo puoi punirmi."

Sorride malizioso e di nuovo quelle succulenti prelibatezze vengono torturate dalla perfetta dentatura del mio lontano parente. Alzo la testa per impossessarmi delle sue labbra, mi blocca prima di riuscire a sfiorarle

Un Natale Arancio [VMin] COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora