5

137 10 2
                                    

Abbasso lo sguardo, mi rimetto composta e noto che la prof mi ha già messo il foglio della verifica sul banco, a prima luce mi sembra che sappia fare tutto ma sicuramente non sarà così.Sospiro, prendo carta e penna ed inizio a svolgere il primo quesito.Ormai è passata mezz'ora ed io ho fatto solo otto esercizi su venti, maledizione a me ed a tutta la mia memoria, non mi resta che chiedere aiuto a...lui.Prendo un pezzetto di carta e ci scrivo sopra alcuni dei quesiti che non ho svolto ed, alla prima occasione, lo getto a Robert. Nel frattempo che lui mi scriva le risposte degli esercizi, io chino la testa sul banco e con la matita inizio a scarabocchiare il banco.I minuti passano ed io non faccio altro che scarabocchiare il banco con la matita, sento bisbigliare i miei compagni.-Hey,Vanessa- questo è Robert, anche se il tono di voce è basso, la sua voce è meravigliosa, è un suono inebriante.Noto che la prof  sta guardando la fila opposta alla mia ed io mi affretto a girarmi, appena mi giro noto i suoi occhi.I suoi limpidi occhi verdi, i suoi occhi sono di un colore incredibile.Non può esistere una persona così bella eppure è qui, proprio dietro di me, che mi guarda con i suoi occhi verde smeraldo e con i suoi capelli perfettamente in disordine che lo rendono ancora più seducente.-Taylor! Girati immediatamente, la prossima volta che ti richiamo ti sposto!-. La voce squillante, terribilmente acuta ed orribile della prof mi stizzisce, eseguo i suoi "ordini" con lo sguardo pieno di rabbia e di vergogna.Dopo circa un'ora finalmente il compito è finito ed io ho fatto quel poco che potevo, tutti si alzano facendo stiracchiare le gambe.Con la coda dell'occhio noto che Robert mette il banco a posto e subito dopo si siede, mi giro dall'altra parte facendo finta di nulla.-Hey Vanessa,com'è andata?- come fa Alessia ad essere così felice?Come riesce a farmi sorridere ogni volta che la incontro? I suoi capelli castani sono perfettamente in ordine, indossa una una maglietta bianca una giacca in jeans ed un pantalone verde acqua, nonostante sia un look abbastanza sportivo riesce comunque ad essere irresistibile.Voglio scoprire il suo segreto.-Diciamo che poteva andare meglio- accenno un piccolo sorriso che ricambia dandomi una piccola e leggera pacca sulla spalla,-Dai su, sai com'è la Stefanelli... ti mette il voto in base a che lato del letto si alza al mattino- -Si lo so, ma quando mette il voto a me si alza sempre dal lato sbagliato perciò mi andrà male anche questa volta.Stanne certa- sbuffa leggermente e subito dopo mi stringe a se avvolgendomi in un tenero abbraccio, io ricambio l'abbraccio stringendola a me più forte che mai.Questo abbraccio sembra infinito eppure saranno passati solo alcuni minuti, Alessia riesce sempre ad incutermi forza e coraggio.Lei è la sorella che non ho mai avuto.Ci stacchiamo e ci guardiamo negli occhi, il suo sguardo è ingenuo, dolce, delicato.I nostri sguardi si staccano appena il professore di inglese entra in classe.Indossa la sua solita camicia celeste chiaro con la solita cravatta nera, come sempre puzza di sigarette e di caffè.Non ci da neanche il buongiorno che inizia a spiegare e dare esercizi da svolgere in classe, evidentemente anche per lui è una giornata NO.

Dopo altre due ore di scuola, finalmente si torna a casa.Cerco Robert con lo sguardo ma non lo trovo, così, mi vado a sedere con Alessia alla nostra panchina ed iniziamo a parlare.Sono le 13:27 e l'autobus deve ancora arrivare.Alessia continua a parlare mai io non riesco a seguirla, sono troppo distratta.Oggi sono successe davvero tante cose, banali se le si guardano da una certa prospettiva, eppure per me non lo so: il numero di cellulare, il suo aiuto nel compito in classe e... quella carezza.Quella meravigliosa carezza dolce e delicata, quella carezza che mi ha fatto percorrere un brivido lungo la schiena.Il solo pensiero di quella carezza mi fa contrarre i muscoli, è una sensazione così...piacevole.Finalmente arriva l'autobus ed io e Alessia, con molta calma, saliamo sul pullman.Ci sediamo su dei sedili a caso ed io i metto a cercare le mie amate cuffie nello zaino ma non le trovo,-Cercavi queste?- Alessia tira fuori dalla tasca del suo zaino le mie cuffie -Si, come facevi ad averle?- -Le avevi scordate sotto al banco ed io le prese, tranquilla, te le avrei ridate lo stesso- le mie labbra si piegano un piccolo sorriso e mi limito a ringraziarla.Metto le mie cuffie ma dopo nemmeno un secondo le tolgo -Ehm, Ale, ti posso parlare?- -Certo, dimmi tutto- Alessia mi guarda con i suoi splendidi occhi castani, voglio capire come faccia ad essere così bella nonostante sia vestita in modo sportivo.Voglio anche capire come faccia ad essere mia amica nonostante io sia un bidone della spazzatura in confronto a lei,-Vorrei parlarti..ecco...di lui-.Sgrana gli occhi sorpresa per quello che ho detto, anche se non c'è nulla di sorprendente.-Dimmi tutto, è successo qualcosa?- -Si ma non è così straordinario come credi, ti spiego tutto in poche parole, per arrivare immediatamente al sodo- lei non distoglie lo sguardo da me, è così curiosa!-In poche parole questa mattina sono salita sul pullman e poi è arrivato Robert, si è seduto accanto a me ed abbiamo parlato un po'.Il fatto che mi ha più sorpreso è che mi abbia accarezzata il viso- Alessia rimane con la bocca socchiusa, mi squadra con il suo sguardo ed esamina la situazione.-Ecco..io non so cosa pensare se devo essere sincera, mi fa piacere il fatto che ti abbia accarezzata ma non so proprio cosa dirti. Robert è un ragazzo molto chiuso, misterioso, ha parlato solo con alcuni della classe, fra cui ci sei tu.Sono sincera, Vanessa, non so proprio cosa dirti; se sapessi qualcosa in più su di lui forse potrei dirti quello che penso ma...- Alessia si blocca abbassando lo sguardo le sue mani che sono posate sulle sue cosce.Metto le cuffie poggiando la testa sul sedile verso il finestrino, seleziono 'Salted Wound-Sia'.Mi rilasso ascoltando la canzone e guardando il panorama, finalmente riesco a distendere i muscoli dopo una giornata piena di contorsioni muscolari per Robert.Chiudo gli occhi e, come per magia, sono già arrivata a destinazione.Io ed Alessia torniamo nelle nostre rispettive case, appena entro noto un bigliettino sul tavolo del soggiorno: "Ciao tesoro, oggi non ci sarò per pranzo.Spero non ti dispiaccia, ti ho lasciato qualcosa da mettere sotto i denti nel forno, basta che lo riscaldi ed il gioco è fatto.TI VOGLIO BENE, MAMMA".Stringo il bigliettino nelle mani e mi cade un lacrima dal viso, lei ha fatto così tanto ed io non faccio nulla per lei.Vorrei tanto rivederla con il sorriso stampato sulle labbra, vorrei vederla sprizzare felicità da tutti i pori come una volta.VOGLIO CHE TORNI FELICE!Dopo la morte di papà io non sono altro che un peso per lei, non sono altro che di troppo.Voglio farle capire che deve gettare via quella corazza che si è costruita nel tempo, quella corazza che ha coperto le feriste del suo cuore.Lascio cadere lo zaino per terra e corro immediatamente in camera, come se fossi una bambina spaventata dal buio, mi butto sul letto ed inizio a piangere senza un motivo.Abbraccio il cuscino come se fosse un peluche, chiudo gli occhi e cerco di riposare e, soprattutto, di dimenticare le sensazioni strane che ho vissuto ultimamente.

Appena riapro gli occhi è pieno pomeriggio, guardo l'orologio e noto che sono le 16:46, ho dormito per tutto questo tempo?Prendo il cellulare e controllo le notifiche, nulla di particolare per adesso così decido di aprire le chat di whatsapp e trovo una sorpresa, Robert mi ha scritto:-Ciao Vanessa, spero che possiamo riprendere qui il discorso che abbiamo lasciato in sospeso sull'autobus.Spero che tu mi risponda al più presto-.Il suo modo di scrivere è decisamente formale, freddo e staccato.Voglio rispondere al suo messaggio, sento di essere sempre più attratta da questo ragazzo così seducente.Sono davvero sicura che è questo ciò che voglio?Lascio perdere la mia ragione ed inizio a scrivere un risposta altrettanto fredda:-Ciao Robert, sarei molto entusiasta di riprendere il discorso che abbiamo lasciato in sospeso sull'autobus, spero di esserti di aiuto nel caso avessi bisogno di me-.Mi prudono le mani, ho il timore di inviargli questo messaggio, eppure è un semplice messaggio fra amici.Robert è così misterioso, sexy, attraente; riesce a farmi sentire a disagio ma quel fottuto disagio è piacevole.Mi mette in soggezione ma quella sensazione è divina se affiancata a lui, oh Signore, cosa mi sta facendo?!Non posso essere attratta da lui, non devo essere attratta da lui.A prima luce siamo così diversi, Alessia mi avrebbe detto, in questo preciso istante, che gli opposti si attraggono.Beh, non è sempre così se dobbiamo essere sinceri.Spengo il cellulare e vado in cucina e con grande stupore noto che mamma n on è ancora tornata, non ha mai fatto così tardi.Decido di chiamarla, fortunatamente risponde dopo qualche squillo.-Mamma!- la "saluto" con tono di rimprovero -Ora mi dici dove stai!- -Sono a lavoro, il cliente di oggi è abbastanza difficile e per questo non sono ancora tornata.Sta' tranquilla, prima di cena torno sicuramente- -Va bene mamma, mi hai fatta preoccupare- -Scusa amore, ora devo proprio andare- sbuffo leggermente e riattacco la telefonata.

Volevo Di PiùDove le storie prendono vita. Scoprilo ora