Torno a casa e sbatto la porta dietro di me; mi butto sul letto, stringo a me il cuscino ed inizio a piangere. Perchè sto piangendo?!Perchè sono così stupida?Mi sono sentita come una falena attratta dalla luce, quelle parole..quelle maledettissime parole! "Mi dispiace, io non sono il ragazzo per te ", le sue parole mi hanno ferito più di un coltello, mai nessuno mi ha lasciato un dolore così grande nel cuore.Non voglio piangere per quello che non c'è mai stato, non voglio piangere per fatti mai avvenuti nella realtà.Mi sento come se stessi affondando, come se stessi cadendo in un vuoto senza fine; oh, ti prego, esci dalla mia testa.Non riesco a spiegare come mi sento. Vorrei ancora sentire la sua mano sulla mia guancia, per l'ultima volta, quella pelle così vellutata che sfiorava la mia, con dolcezza. Sento, dietro di me, aprirsi la porta, è mia madre.Si siede accanto a me sul letto, -Vanessa, perchè stai piangendo?Per caso è colpa di quel ragazzo?- mi giro verso di lei ed annuisco senza dire nulla; stringo il cuscino ancora più forte, come una bambina stringe a se il suo orsacchiotto di peluche.-Non piangere per lui, là fuori ci sono milioni di ragazzi- -NO MAMMA!- le sto urlando contro come non ho mai fatto prima in vita mia,- Non si tratta di bellezza ma di...altro.Lui mi ha fatto sentire così viva in questi ultimi giorni, ogni volta che era nei paraggi mi toglieva il respiro, il cuore batteva a mille, il sangue si congelava, le gambe tremavano...lui non ne aveva idea- mia madre espira profondamente, come se trattenesse il fiato da molto tempo.-Ascolta, adesso vorrei stare da sola, puoi tornare in cucina?- ho le lacrime agli occhi, la mia voce è oscillante.Mi asciuga le lacrime con la sua mano, mi rivolge uno sguardo comprensivo per poi alzarsi dal letto ed uscire dalla stanza senza dire nulla, prendo le cuffie e seleziono 'No-Meghan Trainor'.. ho bisogno di ascoltare un po' di musica.Non faccio che singhiozzare e versare lacrime su lacrime senza un motivo, perchè è successo tutto questo?Ho bisogno di riorganizzare le idee nella mia testa dopo tutto quello che è successo in questi giorni, ho bisogno di stare un po' per conto mio e riflettere.Metto il cellulare in modalità riproduzione casuale e chiudo gli occhi, addormentandomi in un sonno profondo.
-Vane..Vanessa...dai su, è tardi svegliati- è la voce di Alessia, come ha fatto ad entrare qui?Apro leggermente gli occhi con le guance ancora graffiate dalle lacrime, mi bruciano gli occhi per quanto ho pianto. -Finalmente sei sveglia, tua madre mi ha chiamato dicendomi che eri triste, mi ha detto che eri crollata in un pianto senza fine-, già.. sono crollata!Senza dire niente avvolgo Alessia in un abbraccio e ricomincio a piangere, -Ti prego Vanessa, parla, dimmi che ti è successo-. Mi stacco da lei e, con gli occhi pieni di mortificazione, inizio a parlare. -In poche parole ero uscita per fare un po' di spesa per mia madre e come per magia mi ritrovo Robert, appena usciamo dal supermercato lui mi ha invitata a prendere una cioccolata calda, inizialmente non ero molto d'accordo ma lui è riuscito a convincere sia me che mia madre- -Aspetta..hai detto tua madre?-.Annuisco senza dire nulla e ricomincio a parlare, -Si perchè ha insistito affinchè salisse nell'appartamento per convincerla.Dopo neanche 0,3 secondi scendiamo ed andiamo al bar, lì abbiamo entrambi parlato un po' della nostra vita ed un certo punto lui mi ha chiesto se anch'io sono romantica, dato che avevo detto che mamma è romantica, io gli ho risposto di si e..- la mia voce è più oscillante di prima, comincio a singhiozzare, mi stringo le spalle e cerco di continuare a parlare. -E... e lui si è alzato andando a pagare, siamo usciti dal bar e lui non ha fiatato fino a quando io non gli ho chiesto se era fidanzato e lui, con uno sguardo impassibile, mi ha risposto dicendomi che non è un tipo da fidanzate. Mi ha detto che "cuori e fiori" non sono adatti a lui, io in preda al panico me ne sono andata con le lacrime agli occhi...ecco tutto-, espiro profondamente, il mio viso è ancora graffiato dalle lacrime, i miei muscoli sono più tesi che mai. Guardo negli occhi Alessia e lei guarda fuori dalla finestra notando che ormai si è fatto buio, si alza dal letto senza dir nulla e con uno strattone fa alzare anche me, -Ora noi usciamo, non possiamo rimane chiuse qui dentro!Non possiamo rimare chiuse qui a piangere sul latte versato, adesso ti vesti meglio che puoi ed andiamo ad una festa fantastica- festa?Di che festa sta parlando?Mi asciugo le lacrime e finalmente mi torna il sorriso.-Che festa?- -In poche parole stasera c'è l'inaugurazione di un nuovo pub e per fare ciò hanno organizzato una festa alla quale tutti possono entrare, ho pensato che questo sarebbe il posto migliore per dimenticare le regole, per una volta, e lasciarsi andare- mi rivolge uno splendido sorriso che ricambio anche se il mio sorriso non è nulla in confronto al suo. -Aspetta prima hai detto "vestiti meglio che puoi", intendi dire che mi vesto come lo schifo?- cerco di trattenere le risate, -Si, Vanessa, intendo proprio questo- alza un sopracciglio in segno di sfida ma entrambe scoppiamo in una risata fragorosa.Oh Ale, grazie per tutto il tuo supporto; se non fosse per te forse starei ancora in lacrime.
Finalmente siamo arrivate in questo nuovo pub, indosso una maglietta a maniche lunghe porpora abbastanza aderente, mette in risalto le piccole curve che ho, con dei jeans ed una giacca di pelle nera e, ovviamente, non possono mancare le mie all stars bianche.La musica è molto alta, se non sbaglio hanno messo 'The only way is up' di Martin Garrix, non mi piace molto questa canzone però almeno mi mette di buon umore in tutto quel trambusto.-Allora?Che te ne pare?- mi chiede Alessia con voce alta cercando di farsi sentire,-Diciamo che non è proprio il posto adatto a me- uso lo stesso tono di voce -Si che lo è, dai su.LASCIATI ANDARE-.So perfettamente che Alessia ha ragione ma non credo che resterò qui a lungo, ci andiamo a sedere al bancone e dopo pochi minuti iniziamo a parlare con due ragazzi molto carini.Thomas e Lorenzo.Sin dal primo istante, Thomas, si è subito avvicinato a me.Ha i capelli castani, molto ricci, indossa una maglietta sfumata di bianco e grigio ed un paio di pantaloni neri.Ha dei bellissimi occhi castani ed un filo di barba che gli copre leggermente la mascella, è una ragazzo abbastanza alto e magro.Dopo un drink e l'altro ed una bella chiaccherata, usciamo dal pub e con grande sorpresa, un orribile sorpresa, noto che c'è...Robert. Cos'è?Uno stalker?L'ha fatto apposta a venire qui oppure è stata una coincidenza?Ci scambiamo uno sguardo diffidente ed impassibile, cerco di non farci tanto caso.Thomas mi rivolge un bellissimo sorriso, -Sai...è da quando ti ho vista che volevo fare una cosa..- si avvicina sempre di più a me ma io mi allontano, dov'è Alessia?TI PREGO VIENI DA ME! -Che cosa vuoi fare Thomas?- -Oh adesso lo vedrai..-si avvicina al mio viso cercando di baciarmi, tento di staccarmi da lui ma in vano dato che è molto più forte di me.-Oh dai piccola, lasciati andare, vieni da paparino-, provo a staccarmi da lui ma ogni sforzo è completamente inutile.-AIUTO!QUALCUNO MI VENGA AD AIUTARMI- nessuno mi viene ad aiutare, porca troia dove sei Alessia?Ormai riesco a sentire il respiro di Thomas sulle mie labbra, io mi abbandono fra le sue braccia, ormai mi sono arresa.Dopo pochi secondi che ho chiuso gli occhi per quel bacio, non voluto, sento le sue braccia staccarsi dal mio corpo.Appena li riapro lo vedo steso per terra notando che gli esce un po' di sangue dal naso, di fronte a lui c'è Robert con il fiatone.-Ascoltami bene brutto stronzo, lasciala stare, hai capito?Ti ha detto di no, non so se ti è chiaro il concetto- la voce di Robert è al di sopra della musica -E tu chi cazzo sei?-, mi pare che sia riuscito a spaventarlo, -Non ha importanza chi sono, lasciala stare!- perche è venuto ad aiutarmi?Eppure mi sembrava che non gli importasse nulla di me.Thomas accenna una risata, a dir poco spaventoso, subito gli tira un pugno allo stomaco e lui si inginocchia per terra con le braccia avvolte allo stomaco.Non si da per vinto e, fortunatamente, si rialza.-Tutto qui quello che sai fare?Ti immaginavo molto più forte di così- da qui iniziano di nuovo a picchiarsi.-NO!VI PREGO BASTA!- non mi degnarono neanche uno sguardo, sento un cerchio alla testa.-VI PREGO BASTA!SMETTETELA- alcune lacrime iniziano a scendere sul mio viso, ad un tratto sento delle mani sfiorarmi.Mi voltai e, con piacere, scopro che è Alessia.-Ti prego falli smettere- le dico con voce flebile e con il dito puntato su di loro che continuavano a picchiarsi senza sosta, lei annuì e si avvicinò a loro iniziando a gridargli contro.Il cerchio alla testa si fece più intenso, mi accasciai a terra e chiusi gli occhi. -Ale...Alessia- sussurai a fin di voce, vidi avvicinarsi a me e dopo quello non ricordo più nulla.Niente.Ricordo solo il buio, quell'orribile buio così..freddo.
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Volevo Di Più
Teen FictionQuando Vanessa,graziosa ed ingenua studentessa del liceo,incontra Robert,anche lui studente del liceo con un carattere molto particolare,si accorge di essere attratta da questo ragazzo bellissimo e misterioso.Vanessa è convinta che il loro incontro...