Six

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-Come hai potuto tenermelo segreto!? Per tutti questi fottuti anni credevo che fossi mia madre! Mi hai fatto piangere la morte di un padre che non era mio padre e tu mi hai sempre amata! Io ti odio! Ti odio così tanto! Io mi sono sempre confidata con Luke! Credevo fosse mio fratello! Quante volte ha visto il mio corpo!? Quante mamma!? Sono... sono stata adottata! Siete delle merde! Avevate paura!? Perché avete aspettato tutto questo tempo!? E i miei veri genitori!? Perché!? Dovevi lasciarmi marcire in quel maledetto orfanotrofio! Quante volte vi ho chiamato mamma e papà? Siete dei pezzi di merda! Potevate dirmelo! Per sedici anni questo segreto di merda non è venuto a galla! Credi che io adesso me ne starò da qualche parte a far niente! Starò peggio di prima e stavolta è colpa tua!-

Urlo piangendo per la prima volta in tutti questi anni. Lucy cerca di abbracciarmi, ma io mi scanso, non ho nessuna voglia di farmi consolare da quella che chiamavo in continuazione mamma....

-Non mi toccare.-

Sussurro per poi correre verso la porta. La apro e inizio a correre più lontano possibile da qui. Sta piovendo. Vedo Jackson in lontananza e spero non mi veda.

Non sei trasparente.

Spiritosa.

Cerco di aggirarlo, ma mi vede e viene verso di me. Inizio di nuovo a correre non volendo che lui sappia di questa cosa. Voglio stare da sola.

-Ehy! Hope! Ferma!-

Mi rincorre.

-Fermati!-

Urla. Non guardo dove vado. La tempesta non me lo permette.

-NO!-

Urla. Mi fermo e una macchina inizia a suonare fermandosi a due millimetri da me. Respiro affannosamente cercando di mettere le cose in ordine. Jackson mi porta via dall'autostrada e mi abbraccia.

-Dio, ho avuto così paura.-

Dice stringendomi di più. Inizio a piangere a singhiozzi dopo essermi ripresa dallo shock preso.

-Vieni ti porto a casa.-

-No. Non li voglio mai più vedere!-

Urlo allontanandomi da lui.

-Sei minorenne, sai che non puoi andare a vivere da sola, qualunque cosa ti abbiano fatto!-

-Ti prego non portarmi da loro-

Gli chiedo guardandolo negli occhi.

-Vorrei portarti con me, a casa mia, per farti calmare, ma se tua madre non ti vede tornare e non ha notizie su di te chiamerà la polizia e_ -

-Quella non è mia madre.-

Dico abbassando la testa.

-Ne parliamo mentre ti accompagno.-

Dice prendendomi dal polso.

Mi trascina fino a che non arriviamo nella sua macchina. Mi siedo e lui parte. È attento alla strada mentre guida e sembra molto concentrato.. o forse non capisce soltanto il perché sono scappata e dico che Lucy non è mia madre. Forse mi crederà pazza o cose così...

-Raccontami tutto.-

Dice facendomi riemergere dai miei pensieri. Mi rendo conto di esserci fermati.

-Mi hanno tenuto nascosto per 16 anni che io ero stata adottata... ho pianto per uno che non era mio padre.. e quello che credevo fosse mio fratello non lo è... Lui ha visto il mio corpo così tante volte e sa tutti i miei segreti...-

Dico piangendo.

-Ti prego non piangere.-

Dice prendendomi il viso tra le mani e accarezzandolo. Siamo in un parcheggio , sotto la pioggia.. per le coppiette questo sembrerà romantico, ma.. per il momento non voglio problemi con le questioni romantiche.. trovo tutti quelli che si  baciano sempre disgustosi... forse perché non ho un ragazzo..

-Hope, capisco cosa intendi, e... mi dispiace, ma sei minorenne.-

-Ti prego, digli che oggi dormo da te... non voglio stare con loro oggi..-

Gli chiedo abbracciandolo.
Sospira.

-Chiamo tuo fratello.-

Prende il telefono e fa il numero di Luke e porta il telefono all'orecchio.

-Tranquillo, è qui con me. Vuole dormire da me. Si. Ciao.-

-Grazie. -

Dico abbracciandolo.

-Di niente. Adesso andiamo a casa mia.-

Dice baciandomi la fronte. Annuisco e partiamo.
Appena arriviamo suona alla porta di casa e sua madre ci viene ad aprire.

-Mamma, Hope resta qui a dormire per una notte.-

Dice Jackson guardando sua madre. Lei annuisce.

-Vuoi mangiare qualcosa Hope?-

Chiede mentre va in cucina.

-No grazie.-

Dico mentre Jack mi guarda male. Distolgo il mio sguardo dal suo.

 Andiamo di sopra nella sua stanza e intravedo Charlotte vicino alla porta. Non ci faccio poi così caso e io e Jack entriamo. Ci sediamo sul letto e mi guarda senza dire una parola.

-Posso fumare qui?-

Chiedo alzandomi nervosa dal sul letto e quindi dissolvendo il suo sguardo che cercava qualcosa dentro di me. Qualcosa che non riesco a capire nemmeno io. Sto cambiando a poco a poco e mi sento diversa... Vorrei riuscire a pensare positiva e mantenere la mente lucida, ma quando qualcosa va storto va a finire che tutta la tua fatica di cambiare andasse a puttane. Cedo sempre qualunque cosa faccia.. sono una stupida come tutti oramai pensano. Oramai sono come un diario segreto, che ha perso tutte le pagine, che volano nel vento e poi cadono nelle mani di tutti, leggendole, per poi strapparle a piccoli pezzettini che adesso volano nell'aria senza una meta, senza sapere dove appartengono o chi sono.. ed è così che mi sento. Ho un vuoto dentro che non so colmare e in realtà non so nemmeno cosa sia. Non so cosa mi manca... sono solo un disastro...

-Fai pure, anche se non voglio che fumi. Lo sai.-

Lo guardo e per due secondi che sembrano non finire mai i nostri occhi si incrociano e sembrano volessero conoscere il nostro passato e tutte le cose che teniamo nascoste. Distolgo lo sguardo dal suo e guardando a terra estraggo dalla tasca una sigaretta e l'accendo.

-Si.. anche se non mi hai mai detto il perché.-

Inizio ad ispirare ed espirare fino a quando non l'ho finita. La sua risposta non si è fatta sentire. Ha rifiutato di rispondere e si è steso sul suo letto. Butto la sigaretta dalla finestra e guardo le goccioline d'acqua che colano sul vetro.

-Vado a prenderti un pantalone di tuta e una maglia dalla camera di Charlotte, così starai comoda.-

Dice andandosene. Non mi giro, continuo a guardare dalla finestra, delusa dalla mia "famiglia" come hanno potuto farmi questo? Ancora non riesco a capirlo.

Sento qualcuno toccarmi i fianchi, facendomi sobbalzare.

-Sei pazzo!? Mi hai fatto venire un colpo!-

Dico girandomi. Inizia a farmi il solletico e cadiamo sul letto mentre rido e cerco di liberarmi.

Si ferma solamente quando io sono sotto al suo corpo. 

Mi guarda e giuro di aver visto i suoi occhi brillare per un momento.

-Sei bellissima.-

Dice guardandomi. Mi sposta i capelli che ho sopra il viso, si avvicina pericolosamente a me e...

To be continue :)

●ROSSA come il SANGUE● (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora